Tesi etd-06132019-121724 |
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Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
CARTA, MARTA
URN
etd-06132019-121724
Titolo
Adozione e omogenitorialità nel Diritto italiano
Dipartimento
SCIENZE POLITICHE
Corso di studi
SOCIOLOGIA E MANAGEMENT DEI SERVIZI SOCIALI
Relatori
relatore Prof.ssa Bargelli, Elena
Parole chiave
- adozioni
- omogenitorialità
Data inizio appello
01/07/2019
Consultabilità
Completa
Riassunto
Nelle società occidentali, negli ultimi anni, il dibattito sul tema dei diritti delle coppie dello stesso sesso e sull’omogenitorialità è stato centrale in molte Corti Costituzionali ed Internazionali. Il dibattito, poi, si è esteso fino ad assumere una dimensione globale e le pronunce da esso scaturite sono in quantità talmente elevata che si può ragionevolmente affermare che la questione riguardante il tema dei diritti degli omosessuali sia uno dei temi più turbolenti degli ultimi quindici anni.
L’obiettivo di questo studio è quello di analizzare il tema dell’omogenitorialità, in particolare nel Diritto italiano, evidenziando anche alcune sentenze della Corte Europea dei Diritti dell’Uomo.Il termine Omogenitorialità è un termine che sostanzialmente sta ad indicare diverse e molteplici realtà familiari, in cui almeno un genitore ha un orientamento sessuale omosessuale: si parla di famiglie in cui i figli o le figlie sono nati e nate da precedenti relazioni eterosessuali dei genitori; famiglie composte da madri lesbiche single o in coppia che hanno adottato o che hanno fatto ricorso alla procreazione medicalmente assistita; famiglie composte da padri omosessuali che hanno adottato o che hanno avuto accesso alla maternità surrogata e, inoltre, ci sono anche famiglie composte da un uomo gay e una donna lesbica che, insieme, decidono di portare avanti un progetto di cogenitorialità insieme ai loro eventuali partner.
La grande eterogeneità di queste famiglie e di quelle composte da genitori eterosessuali, è supportata oggi dalla complessità e dalla varietà di combinazioni possibili, dovute alla molteplicità di unioni, separazioni, ricongiunzioni, adozioni e nuove tecniche di accesso alla genitorialità cui è possibile fare ricorso.
Nella prima parte di questo lavoro di tesi sono stati analizzati gli aspetti riguardanti i diritti delle famiglie omosessuali e il riconoscimento da parte della società dei diritti della comunità LGBTQ in Italia e in Europa. Il pieno riconoscimento dei diritti delle persone e delle coppie omosessuali, infatti, è una realtà che si sta affermando, progressivamente e irreversibilmente, ma con grandissimo ritardo e con non poche difficoltà ancora da superare, nel diritto internazionale e nel diritto interno di un crescente numero di paesi.
Nella seconda parte è stato approfondito il tema dell’omogenitorialità in Italia e l’urgente necessità di comprendere ed accogliere i nuovi e diversificati paradigmi familiari che si sono venuti e che si verranno a creare, come, ad esempio, le famiglie ricomposte, le famiglie di fatto, le famiglie con un solo genitore, le famiglie miste e con genitori oltre i 50 anni d’età, le famiglie composte da genitori gay, lesbiche e bisessuali. .
Nell'ultima parte verrà esaminato lo scenario italiano a seguito dell’approvazione della Legge 20 maggio 2016, n. 76 con particolare riferimento alla Stepchild Adoption e alle cosiddette “adozioni arcobaleno”.La procedura di adozione del “figlio del partner”, stando alle pronunce della Corte europea, dunque, può essere considerata una legittima alternativa alla trascrizione del certificato straniero solo nel caso in cui permetta il riconoscimento giuridico in modo certo e nel minor tempo possibile, e qualora sia l’unica consentita nell'ordinamento al fine di salvaguardare il diritto ex art. 8 Cedu del bambino al riconoscimento della relazione giuridica con chi lo ha messo al mondo, nel pieno rispetto del diritto alla vita familiare. La valutazione in merito, poi, è rimessa al giudice nazionale.
In Italia non vi è alcuna espressa regolamentazione della cosiddetta omogenitorialità.
L’obiettivo di questo studio è quello di analizzare il tema dell’omogenitorialità, in particolare nel Diritto italiano, evidenziando anche alcune sentenze della Corte Europea dei Diritti dell’Uomo.Il termine Omogenitorialità è un termine che sostanzialmente sta ad indicare diverse e molteplici realtà familiari, in cui almeno un genitore ha un orientamento sessuale omosessuale: si parla di famiglie in cui i figli o le figlie sono nati e nate da precedenti relazioni eterosessuali dei genitori; famiglie composte da madri lesbiche single o in coppia che hanno adottato o che hanno fatto ricorso alla procreazione medicalmente assistita; famiglie composte da padri omosessuali che hanno adottato o che hanno avuto accesso alla maternità surrogata e, inoltre, ci sono anche famiglie composte da un uomo gay e una donna lesbica che, insieme, decidono di portare avanti un progetto di cogenitorialità insieme ai loro eventuali partner.
La grande eterogeneità di queste famiglie e di quelle composte da genitori eterosessuali, è supportata oggi dalla complessità e dalla varietà di combinazioni possibili, dovute alla molteplicità di unioni, separazioni, ricongiunzioni, adozioni e nuove tecniche di accesso alla genitorialità cui è possibile fare ricorso.
Nella prima parte di questo lavoro di tesi sono stati analizzati gli aspetti riguardanti i diritti delle famiglie omosessuali e il riconoscimento da parte della società dei diritti della comunità LGBTQ in Italia e in Europa. Il pieno riconoscimento dei diritti delle persone e delle coppie omosessuali, infatti, è una realtà che si sta affermando, progressivamente e irreversibilmente, ma con grandissimo ritardo e con non poche difficoltà ancora da superare, nel diritto internazionale e nel diritto interno di un crescente numero di paesi.
Nella seconda parte è stato approfondito il tema dell’omogenitorialità in Italia e l’urgente necessità di comprendere ed accogliere i nuovi e diversificati paradigmi familiari che si sono venuti e che si verranno a creare, come, ad esempio, le famiglie ricomposte, le famiglie di fatto, le famiglie con un solo genitore, le famiglie miste e con genitori oltre i 50 anni d’età, le famiglie composte da genitori gay, lesbiche e bisessuali. .
Nell'ultima parte verrà esaminato lo scenario italiano a seguito dell’approvazione della Legge 20 maggio 2016, n. 76 con particolare riferimento alla Stepchild Adoption e alle cosiddette “adozioni arcobaleno”.La procedura di adozione del “figlio del partner”, stando alle pronunce della Corte europea, dunque, può essere considerata una legittima alternativa alla trascrizione del certificato straniero solo nel caso in cui permetta il riconoscimento giuridico in modo certo e nel minor tempo possibile, e qualora sia l’unica consentita nell'ordinamento al fine di salvaguardare il diritto ex art. 8 Cedu del bambino al riconoscimento della relazione giuridica con chi lo ha messo al mondo, nel pieno rispetto del diritto alla vita familiare. La valutazione in merito, poi, è rimessa al giudice nazionale.
In Italia non vi è alcuna espressa regolamentazione della cosiddetta omogenitorialità.
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