Tesi etd-06132017-210138 |
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Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
DEI, IRENE
URN
etd-06132017-210138
Titolo
Empoli tra età romana e Medioevo.
Analisi critica per la ricostruzione di un insediamento nel Medio Valdarno
Dipartimento
CIVILTA' E FORME DEL SAPERE
Corso di studi
ARCHEOLOGIA
Relatori
relatore Prof. Cantini, Federico
Parole chiave
- archeologia
- Empoli
Data inizio appello
30/06/2017
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
30/06/2087
Riassunto
Questo elaborato ha come scopo l’indagine della consistenza dell’insediamento empolese dall’epoca romana a quella medievale, attraverso un vaglio critico delle fonti edite.
Numerose evidenze archeologiche testimoniano la vitalità dell’insediamento romano, che risulta ben inserito nei traffici commerciali della regione, facilitati dalla posizione geografica e dalla viabilità sia terrestre che fluviale. Dal V secolo d.C., invece, una lacuna nelle fonti materiali e scritte impedisce una ricostruzione puntuale della consistenza dell’insediamento, ma alcuni indizi lasciano intuire un impoverimento della cultura materiale ed un parziale ed apparente abbandono della zona in cui oggi sorge Empoli. Con l’XI secolo, benché manchino ancora evidenze archeologiche, si fanno più numerose le fonti scritte. Si giunge così al 1119, data in cui i Conti Guidi, con la famosa concessione della contessa Emilia, decretarono la nascita di quell’ insediamento che, posto in terra di confine tra varie diocesi e poteri comitali, si svilupperà fino a diventare l’attuale cittadina.
Un valido supporto alla ricostruzione dell’insediamento è venuta dalla geolicalizzazione delle evidenze archeologiche individuate: particolarmente interessanti i risultati ottenuti per il periodo romano, per il quale vi sono più studi riguardanti i materiali rinvenuti durante gli scavi o i recuperi di emergenza empolesi.
Numerose evidenze archeologiche testimoniano la vitalità dell’insediamento romano, che risulta ben inserito nei traffici commerciali della regione, facilitati dalla posizione geografica e dalla viabilità sia terrestre che fluviale. Dal V secolo d.C., invece, una lacuna nelle fonti materiali e scritte impedisce una ricostruzione puntuale della consistenza dell’insediamento, ma alcuni indizi lasciano intuire un impoverimento della cultura materiale ed un parziale ed apparente abbandono della zona in cui oggi sorge Empoli. Con l’XI secolo, benché manchino ancora evidenze archeologiche, si fanno più numerose le fonti scritte. Si giunge così al 1119, data in cui i Conti Guidi, con la famosa concessione della contessa Emilia, decretarono la nascita di quell’ insediamento che, posto in terra di confine tra varie diocesi e poteri comitali, si svilupperà fino a diventare l’attuale cittadina.
Un valido supporto alla ricostruzione dell’insediamento è venuta dalla geolicalizzazione delle evidenze archeologiche individuate: particolarmente interessanti i risultati ottenuti per il periodo romano, per il quale vi sono più studi riguardanti i materiali rinvenuti durante gli scavi o i recuperi di emergenza empolesi.
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