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Nell’ambito della filologia digitale, gli studiosi si sono interrogati negli anni sul come presentare le edizioni critiche, mantenendo gli standard di eleganza e di qualità raggiunti con la stampa, e sfruttando le caratteristiche dell’ambiente digitale. Tuttora non esiste uno standard consolidato, che indichi quale debba essere l’aspetto finale di un’edizione digitale e difficilmente verrà definito in futuro. Tuttavia confrontandosi con le convenzioni tipografiche delle edizioni cartacee, è possibile studiare delle soluzioni grafiche affini alla tradizione, che risultino più familiari agli utenti, e stabilire i requisiti minimi, affinché un’edizione digitale riesca a soddisfare le aspettative di base del filologo.
EVT è un progetto sviluppato in seno all’Università di Pisa che si occupa dello sviluppo di un software open source per la visualizzazione di edizioni critiche codificate in XML TEI. Nel presente elaborato sono illustrate le diverse fasi del lavoro che hanno portato all’implementazione in EVT di un apparato critico modellato sulla tradizione a stampa e completo di apparato delle fonti, loci paralleli e gestione della doppia recensione. Il risultato è un’interfaccia omogenea e gradevole, che permette all’utente di usufruire da un lato dei contenuti in modalità più affini a quelle tradizionali, dall’altro di consultare le informazioni servendosi di funzionalità innovative.