Thesis etd-06132013-221847 |
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Thesis type
Tesi di specializzazione
Author
CIPOLLINI, ILARIA
URN
etd-06132013-221847
Thesis title
Gravidanza e rene: analisi della casistica della UO di Nefrologia
Department
MEDICINA E CHIRURGIA
Course of study
NEFROLOGIA
Supervisors
relatore Prof. Tramonti, Gianfranco
Keywords
- progressione nefropatia
- gravidanza
- insufficienza renale cronica
- preeclampsia
Graduation session start date
05/07/2013
Availability
Full
Summary
La gravidanza in donne con malattia renale si associa ad una maggiore incidenza di complicanze sia materne che fetali quali preeclampsia, progressione della nefropatia, ritardo di crescita e parto pretermine. D'altro canto, le donne che hanno avuto gravidanze complicate da preeclampsia hanno un rischio aumentato di circa quattro volte di sviluppare nel tempo malattie cardiovascolari, ipertensione arteriosa, microalbuminuria e insufficienza renale cronica rispetto a donne con gravidanze fisiologiche.
L'obiettivo di questa tesi è quello di verificare la relazione tra gravidanza e malattie renali attraverso uno studio retrospettivo, confrontando i nostri dati con quelli della letteratura.
I risultati del nostro studio dimostrano, nelle donne con nefropatia pregravidica, un peggioramento della funzione renale nel 64,5% dei casi. Tale peggioramento si è riscontrato anche in caso di funzione renale normale (ma con presenza di anomalie urinarie) o solo moderatamente ridotta (CKD II). I nostri dati sono quindi discordanti con quelli della letteratura, dove viene indicato un valore di GFR inferiore a 60 ml/min come fattore di progressione della nefropatia. Mentre per quanto riguarda i valori di proteinuria i nostri risultati sono in linea con quelli pubblicati, confermando il valore di 1 grammo nelle 24 ore come discriminante per una eventuale peggioramento o meno della malattia renale.
In merito alla natura della nefropatia, i dati da noi raccolti sono in linea con quelli di letteratura, avendo riscontrato una distribuzione uniforme delle varie glomerulonefriti tra i casi che hanno sviluppato un peggioramento e quelli che hanno invece mantenuto stabilità della funzione renale. A questo fa eccezione la glomerulonefrite a depositi mesangiali di IgA, dove abbiamo assistito ad una progressione della nefropatia nell'84% dei casi.
Per quanto riguarda la preeclampsia i nostri dati confermano che questa predispone allo sviluppo sia di ipertensione arteriosa che di insufficienza renale cronica, riscontrate rispettivamente nel 100% e nel 65% dei casi.
Oltre a outcomes materni peggiori, nelle gravidanze di donne nefropatiche si riscontrano inoltre anche peggiori esiti fetali quali aborti spontanei, parti pretermine e basso peso alla nascita.
Per tutte queste ragioni la gravidanza in donne con patologia renale è da considerarsi ad alto rischio e pertanto è auspicabile che le condizioni cliniche, sia materne che fetali, vengano costantemente seguite da un team medico multidisciplinare composto da ginecologo-ostetrica-nefrologo-neonatologo.
L'obiettivo di questa tesi è quello di verificare la relazione tra gravidanza e malattie renali attraverso uno studio retrospettivo, confrontando i nostri dati con quelli della letteratura.
I risultati del nostro studio dimostrano, nelle donne con nefropatia pregravidica, un peggioramento della funzione renale nel 64,5% dei casi. Tale peggioramento si è riscontrato anche in caso di funzione renale normale (ma con presenza di anomalie urinarie) o solo moderatamente ridotta (CKD II). I nostri dati sono quindi discordanti con quelli della letteratura, dove viene indicato un valore di GFR inferiore a 60 ml/min come fattore di progressione della nefropatia. Mentre per quanto riguarda i valori di proteinuria i nostri risultati sono in linea con quelli pubblicati, confermando il valore di 1 grammo nelle 24 ore come discriminante per una eventuale peggioramento o meno della malattia renale.
In merito alla natura della nefropatia, i dati da noi raccolti sono in linea con quelli di letteratura, avendo riscontrato una distribuzione uniforme delle varie glomerulonefriti tra i casi che hanno sviluppato un peggioramento e quelli che hanno invece mantenuto stabilità della funzione renale. A questo fa eccezione la glomerulonefrite a depositi mesangiali di IgA, dove abbiamo assistito ad una progressione della nefropatia nell'84% dei casi.
Per quanto riguarda la preeclampsia i nostri dati confermano che questa predispone allo sviluppo sia di ipertensione arteriosa che di insufficienza renale cronica, riscontrate rispettivamente nel 100% e nel 65% dei casi.
Oltre a outcomes materni peggiori, nelle gravidanze di donne nefropatiche si riscontrano inoltre anche peggiori esiti fetali quali aborti spontanei, parti pretermine e basso peso alla nascita.
Per tutte queste ragioni la gravidanza in donne con patologia renale è da considerarsi ad alto rischio e pertanto è auspicabile che le condizioni cliniche, sia materne che fetali, vengano costantemente seguite da un team medico multidisciplinare composto da ginecologo-ostetrica-nefrologo-neonatologo.
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