Thesis etd-06132013-164527 |
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Thesis type
Tesi di laurea magistrale
Author
MALASOMA, LISA
URN
etd-06132013-164527
Thesis title
BENESSERE PSICOLOGICO E ALIMENTAZIONE DISFUNZIONALE NELL'OBESITA'
Department
PATOLOGIA CHIRURGICA, MEDICA, MOLECOLARE E DELL'AREA CRITICA
Course of study
PSICOLOGIA CLINICA E DELLA SALUTE
Supervisors
relatore Prof.ssa Lippi, Chita
Keywords
- benessere psicologico
- craving
- emotional eating
- obesità
Graduation session start date
26/07/2013
Availability
Withheld
Release date
26/07/2053
Summary
L’obiettivo di questo studio sperimentale è stato quello di indagare se ed in quale misura alcuni comportamenti caratteristici dell’obesità, tra cui il craving e l’emotional eating, erano in relazione alla Qualità di Vita intesa come benessere psicologico, in un gruppo di 92 pazienti obesi (12 maschi e 90 femmine). Sono stati somministrati una serie di test psicologici tra cui: Psychological General Well Being Index (PGWBI; Dupuy H.J., 1984) per indagare gli aspetti del benessere psicologico/ Qualità di vita; Food Cravings Questionnaire- Trait (FCQ-T; Cepeda-Benito et al., 2000) per indagare la presenza di craving per il cibo; Emotional Eating Scale (EES; Arnow et al., 1995) per la valutazione dell’influenza delle emozioni sull’introito di cibo. Il campione è stato inoltre suddiviso in base alla presenza del disturbo da alimentazione incontrollata, (DAI) ed è stato calcolato per ogni soggetto l’IMC (indice di massa corporea) per classificare il grado di obesità.
Risultati: l’IMC è sembrato correlare direttamente con la “depressione” del EES ed inversamente con il “senso di colpa” (Guilt) del FCQ-T nei soggetti con DAI. Sono emerse numerose correlazioni inverse tra benessere psicologico confrontato con craving ed emotional eating, poiché ad alti punteggi relativi al benessere corrispondono bassi punteggi relativi ai questionari sul comportamento alimentare. FCQ-T ed EES mostravano, inoltre, numerose correlazioni tra loro evidenziando una parziale sovrapposizione tra questi due costrutti.
Nonostante il campione dei maschi fosse esiguo, sono emerse delle differenze sostanziali con le femmine nella relazione tra aspetti comportamentali (craving ed emotional eating) e percezione del benessere psicologico. I maschi sembravano riportare comunque una migliore percezione del proprio benessere psicologico. Inoltre, i soggetti con DAI mostravano una minore percezione di benessere psicologico e più alti punteggi al craving e all’emotional eating, rispetto ai NO DAI.
In conclusione, dallo studio emerge l’importanza del craving e dell’influenza delle emozioni sull’introito di cibo nei soggetti obesi, mentre la percezione di salute (aspetto relativo al benessere psicologico) non sembra essere in relazione ai comportamenti alimentari associati all’obesità né al grado dell’obesità stessa. Emergono, inoltre, differenti caratteristiche legate all’obesità tra femmine e maschi e DAI vs NO-DAI. Questo studio pone le basi per ulteriori ricerche sul benessere psicologico, craving ed emotional eating nell’obesità.
Ulteriori studi saranno necessari per un approfondimento di questi temi.
Risultati: l’IMC è sembrato correlare direttamente con la “depressione” del EES ed inversamente con il “senso di colpa” (Guilt) del FCQ-T nei soggetti con DAI. Sono emerse numerose correlazioni inverse tra benessere psicologico confrontato con craving ed emotional eating, poiché ad alti punteggi relativi al benessere corrispondono bassi punteggi relativi ai questionari sul comportamento alimentare. FCQ-T ed EES mostravano, inoltre, numerose correlazioni tra loro evidenziando una parziale sovrapposizione tra questi due costrutti.
Nonostante il campione dei maschi fosse esiguo, sono emerse delle differenze sostanziali con le femmine nella relazione tra aspetti comportamentali (craving ed emotional eating) e percezione del benessere psicologico. I maschi sembravano riportare comunque una migliore percezione del proprio benessere psicologico. Inoltre, i soggetti con DAI mostravano una minore percezione di benessere psicologico e più alti punteggi al craving e all’emotional eating, rispetto ai NO DAI.
In conclusione, dallo studio emerge l’importanza del craving e dell’influenza delle emozioni sull’introito di cibo nei soggetti obesi, mentre la percezione di salute (aspetto relativo al benessere psicologico) non sembra essere in relazione ai comportamenti alimentari associati all’obesità né al grado dell’obesità stessa. Emergono, inoltre, differenti caratteristiche legate all’obesità tra femmine e maschi e DAI vs NO-DAI. Questo studio pone le basi per ulteriori ricerche sul benessere psicologico, craving ed emotional eating nell’obesità.
Ulteriori studi saranno necessari per un approfondimento di questi temi.
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