Tesi etd-06132012-201209 |
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Tipo di tesi
Tesi di laurea specialistica
Autore
TERRENI, NOEMI
URN
etd-06132012-201209
Titolo
Un leader sdoppiato? Il pensiero e le campagne di Martin Luther King, Jr.
Dipartimento
SCIENZE POLITICHE
Corso di studi
POLITICHE E RELAZIONI INTERNAZIONALI
Relatori
relatore Prof.ssa Neri Gualdesi, Marinella
Parole chiave
- Martin Luther King Jr.
Data inizio appello
02/07/2012
Consultabilità
Completa
Riassunto
I biografi di Martin Luther King Jr. e gli storici del movimento per i diritti civili hanno spesso sottolineato alternativamente o contestualmente la matrice cristiana e l'eredità di Gandhi nel suo pensiero senza dare molta importanza agli sviluppi avvenuti nell'analisi di King; molto frequentemente una personalità ricca e complessa come quella di King è stata uniformata dall'opinione comune in un icona semplificata della nonviolenza, dell'integrazione e della convivenza razziale nella fase della storia degli Stati Uniti che va dal 1954 al 1968. In realtà, proprio la ricchezza della sua azione pastorale e politica merita un giudizio meno tradizionale e più articolato, attento in particolare all'evoluzione della sua osservazione della società americana, delle sue contraddizioni e del suo ruolo nel contesto internazionale, vigile anche a cogliere gli importanti cambiamenti che si ebbero nella società statunitense proprio in quegli anni.
Lo scopo di questa tesi è in parte quello di analizzare se vi sia stato un passaggio lineare da un obiettivo all’altro o se al contrario vi sia stato fin dagli inizi un intreccio di finalità nella conduzione del movimento guidato da King per la conquista dei diritti dei neri; principalmente vi è l’intenzione di verificare se effettivamente sia esistito “un altro” King, un King meno popolare e celebre, che condusse le manifestazioni di protesta nel Nord industrializzato, che dialogava con il Black Power, che, pur non abbandonando mai il principio della nonviolenza e la politica dell'integrazione, orientò le sue posizioni ed iniziative verso una critica radicale alle strutture del potere politico, economico e culturale degli Stati Uniti e che pertanto negò il suo appoggio al Presidente Johnson il quale aveva promulgato il Civil Rights Act, concedendo il pieno diritto di voto ai cittadini afroamericani. Per valutare se effettivamente vi sia stata un’evoluzione del pensiero e dell'iniziativa politica di King verranno presi in esame i suoi più importanti discorsi, dall'inizio del movimento fino al suo scritto pubblicato postumo A Testament of Hope, seguendo attentamente il percorso delle campagne di protesta da lui condotte ed ogni rilevante collaborazione con altre organizzazioni che cercavano anch’esse, pur avendo qualche divergenza con King sul metodo adottato, di far ottenere al popolo nero la parità dei diritti con i bianchi in ogni campo: civile, politico, ed economico. Per una puntuale analisi è stato necessario suddividere in tre principali periodi le campagne di protesta condotte da King nel corso della sua vita. Questa separazione tende già ad evidenziare una diversificazione del comportamento di King in seguito alle prime reazioni violente dei neri. Infatti lo studio è stato così suddiviso: la prima parte verterà sul movimento condotto da King nella sua fase iniziale quindi dal 1955 con il boicottaggio degli autobus a Montgomery all'approvazione della legge sui diritti politici, a ridosso dello scoppio delle rivolte razziali nei ghetti del Nord; nella seconda fase l’analisi si soffermerà sulla reazione di King in seguito alle sommosse razziali, ed infine si concluderà con lo studio delle sue posizioni dopo gli avvenimenti di Watts fino al suo assassinio.
Lo scopo di questa tesi è in parte quello di analizzare se vi sia stato un passaggio lineare da un obiettivo all’altro o se al contrario vi sia stato fin dagli inizi un intreccio di finalità nella conduzione del movimento guidato da King per la conquista dei diritti dei neri; principalmente vi è l’intenzione di verificare se effettivamente sia esistito “un altro” King, un King meno popolare e celebre, che condusse le manifestazioni di protesta nel Nord industrializzato, che dialogava con il Black Power, che, pur non abbandonando mai il principio della nonviolenza e la politica dell'integrazione, orientò le sue posizioni ed iniziative verso una critica radicale alle strutture del potere politico, economico e culturale degli Stati Uniti e che pertanto negò il suo appoggio al Presidente Johnson il quale aveva promulgato il Civil Rights Act, concedendo il pieno diritto di voto ai cittadini afroamericani. Per valutare se effettivamente vi sia stata un’evoluzione del pensiero e dell'iniziativa politica di King verranno presi in esame i suoi più importanti discorsi, dall'inizio del movimento fino al suo scritto pubblicato postumo A Testament of Hope, seguendo attentamente il percorso delle campagne di protesta da lui condotte ed ogni rilevante collaborazione con altre organizzazioni che cercavano anch’esse, pur avendo qualche divergenza con King sul metodo adottato, di far ottenere al popolo nero la parità dei diritti con i bianchi in ogni campo: civile, politico, ed economico. Per una puntuale analisi è stato necessario suddividere in tre principali periodi le campagne di protesta condotte da King nel corso della sua vita. Questa separazione tende già ad evidenziare una diversificazione del comportamento di King in seguito alle prime reazioni violente dei neri. Infatti lo studio è stato così suddiviso: la prima parte verterà sul movimento condotto da King nella sua fase iniziale quindi dal 1955 con il boicottaggio degli autobus a Montgomery all'approvazione della legge sui diritti politici, a ridosso dello scoppio delle rivolte razziali nei ghetti del Nord; nella seconda fase l’analisi si soffermerà sulla reazione di King in seguito alle sommosse razziali, ed infine si concluderà con lo studio delle sue posizioni dopo gli avvenimenti di Watts fino al suo assassinio.
File
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Noemi_Terreni2.pdf | 902.75 Kb |
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