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Archivio digitale delle tesi discusse presso l'Università di Pisa

Tesi etd-06132011-175424


Tipo di tesi
Tesi di laurea specialistica
Autore
SABATINO, GIOVANNI
URN
etd-06132011-175424
Titolo
L'emergenza sicurezza in Italia oggi: percorsi critici
Dipartimento
SCIENZE POLITICHE
Corso di studi
SOCIOLOGIA
Relatori
relatore Borghini, Andrea
Parole chiave
  • intelligence del marciapiede
  • investigazione
  • criminalità organizzata
  • stato
  • globalizzazione
  • sicurezza
Data inizio appello
04/07/2011
Consultabilità
Parziale
Data di rilascio
04/07/2051
Riassunto
Lo studio ha come oggetto l’analisi della sicurezza in Italia oggi.
La trama che alimenta il tessuto narrativo è costituita dall’analisi del pensiero dominante e delle relative politiche varate su questo tema.
In particolare, le dinamiche criminali strumentali all’acquisizione di un risultato economico vengono esplorate alla luce di una duplice prospettiva, empirica e teorica: da un lato l’esperienza professionale, maturata in oltre venti anni di servizio prestati presso reparti speciali a carattere investigativo dell’Arma dei Carabinieri, e, dall’altro gli studi universitari esperiti.
La ricerca non si pone l’obiettivo di dare una spiegazione onnicomprensiva del perché esista il crimine, ma associandolo convintamente al pensiero durkhemiano di “normalità”, tratta del come questo esista rispetto all’attuale concezione della “sicurezza” e sua conseguente strutturazione e attuazione.
Il nodo attorno a cui ruotano gli scenari, le ipotesi e le formule proposte è rappresentato da esercizi di anticriminologia.
Ossia esperienze investigative maturate in operazioni in materia di criminalità organizzata che, alla luce di alcune recenti teorie sociologiche e criminologiche, evidenziano come, criminalità comune e criminalità organizzata, abbiano, sebbene entrambe costituite da peculiari complessità, una reciproca interpenetrazione funzionale.
Sulla base di tale assunto, viene quindi tracciato un quadro su come potrebbero essere alcune politiche in tema di “sicurezza” per rendere la stessa più “sicura”, alleviando il senso di insicurezza che permea la quotidianità dei cittadini.
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