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ETD

Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-06122023-144606


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
BORSELLI, LUCA
URN
etd-06122023-144606
Titolo
CARATTERIZZAZIONE FISIOLOGICA E BIOMECCANICA DEL PADEL
Dipartimento
MEDICINA CLINICA E SPERIMENTALE
Corso di studi
SCIENZE E TECNICHE DELLE ATTIVITA' MOTORIE PREVENTIVE E ADATTATE
Relatori
relatore Dott. Franzoni, Ferdinando
Parole chiave
  • Padel
  • Regolamento
  • Fondamentali
  • Biomeccanica
Data inizio appello
27/09/2023
Consultabilità
Completa
Riassunto
Il padel è uno sport di derivazione tennistica nato in Messico intorno alla metà del '900. Il padel può essere praticato da tutti con un parere medico per chi ha problematiche a schiena a colonna. Ha numerosi vantaggi ma può causare problematiche a livello muscolare, tendineo, articolare e legamentoso. Il padel deve rispettare delle regole riguardo a dimensioni del campo, superficie, accessi, illuminazione, composizione delle squadre, palla da gioco, racchetta, punteggio, durata della partita, rimbalzi sulle pareti, servizio, tocco della palla sulla rete e invasione. Rispetto al tennis presenta delle differenze significative.
I principali fondamentali nel padel sono: servizio, dritto e rovescio, pallonetto, uscita di parete, la Cuchilla, la Volèe, la Bandeja, la Vibora, lo Smash, la Chiquita e la Contro-parete.
Le qualità fisiche più importanti da allenare nel padel sono: forza, velocità, coordinazione, resistenza e flessibilità.
La spalla è una delle articolazioni maggiormente coinvolte nel padel e per questo è la parte del corpo più soggetta a dolori e infortuni. La spalla è un’articolazione capace di eseguire un ampio range di movimenti che permettono di svolgere attività di tutti i giorni e gesti sportivi specifici che coinvolgono l’arto superiore. E’ un complesso articolare che prende vita grazie all’insieme di quattro ossa: la parte prossimale dell’omero, la scapola, la clavicola e lo sterno. Le quattro articolazioni principali della spalla sono: sterno-clavicolare, acromion-claveare, scapolo-toracica e gleno-omerale.
I muscoli che compongono la spalla si suddividono in muscoli che muovono la scapola, muscoli della cuffia dei rotatori e muscoli che muovono la spalla.
I muscoli che muovono la scapola sono: trapezio, elevatore della scapola, piccolo e grande romboide, piccolo pettorale e gran dentato.
I muscoli della cuffia dei rotatori sono: piccolo rotondo, sottospinato, sovraspinato, sottoscapolare e tendine del capo lungo del bicipite brachiale.
I muscoli che muovono la spalla sono: deltoide, grande pettorale, gran dorsale e grande rotondo, bicipite brachiale e capo lungo del tricipite brachiale.
La spalla nel suo complesso è in grado di effettuare movimenti lungo tutti i piani attraverso i muscoli che la compongono.
L’articolazione gleno-omerale è in grado di compiere quattro coppie di movimenti lungo tre differenti piani: abduzione/adduzione, flessione/estensione, rotazione esterna, rotazione interna e circonduzione.
Esistono numerosi test per valutare la funzionalità e biomeccanica della spalla.
Il test per la mobilità generale della spalla è lo Shoulder Mobility dell'FMS. Per valutare l'intrarotazione della spalla un criterio di valutazione è analizzare l’altezza che raggiunge il pollice dietro la schiena.
Per valutare l'extrarotazione è necessario posizionare il paziente in decupito supino e si valuta, dalla posizione neutra di braccio abdotto a 90° e gomito flesso a 90°, la rotazione esterna sia passiva che attiva; l'extrarotazione può anche essere valutata tramite l'Apley scratch test.
Per valutare la flessione e l'abduzione della spalla si effettua valutando un’abduzione o una flessione dell’omero.
La valutazione di estensione e adduzione della spalla si può eseguire con lo stesso criterio con cui sono state valutate flessione e abduzione tendendo conto del movimento di adduzione scapolare.
I test per valutare la spalla patologica sono: test di Hawkins, test di Yocum e test di Neer.
Per diagnosticare l'integrità dei muscoli della cuffia dei rotatori vengono eseguiti: test di Jobe, test di Patte, Lift off test, IRLS test, Drop sign, Palm Up Test, test di Yergason e segno di Popeye.
Una maggior conoscenza della biomeccanica nel padel consentirebbe di migliorare i risultati e ridurre i danni a livello articolare e muscolo-tendineo.
L’obiettivo del mio lavoro è quello di analizzare se il giocatore professionista, che si allena giornalmente su flessibilità e coordinazione, evidenzia differenze nei parametri angolari di flesso-estensione rispetto a un giocatore amatore nell'esecuzione dello smash.
Verranno effettuate osservazioni per valutare eventuali differenze angolari nell'esecuzione dello smash da parte del professionista da solo e contro un avversario.
Questo potrà essere utile per capire quanto la presenza o meno di un avversario sia in grado di incidere sulla biomeccanica dello smash e sulla performance.

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