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L’idea di questa ricerca nasce da un problema tecnologico quotidiano riscontrato nelle farmacie che possiedono una comprimitrice e che vogliono produrre multipli, o compresse a dosaggio personalizzato. Infatti, pur essendo la forma farmaceutica più diffusa, non è semplice formulare la corretta miscela di polveri di alimentazione e modulare i parametri di compressione. Il farmacista preparatore deve quindi tenere in considerazione diverse variabili e proprietà, sia della miscela di polveri, come la scorrevolezza, densità, comprimibilità, che delle compresse risultanti, come la durezza, il tempo di disaggregazione e di dissoluzione, la friabilità.
Ad oggi la formulazione della miscela ottimale da comprimere avviene per lo più in maniera empirica, variando i range percentuali all’ interno dei quali gli eccipienti esplicano la loro funzione in maniera efficace, procedendo per tentativi, e in rari casi applicando alcune relazioni conosciute. Questo tipo di approccio risulta essere dispendioso a livello economico e di tempo. Tra le vie percorribili per la ricerca di una soluzione risulta di particolare interesse la possibilità di applicare degli algoritmi per relazionare le caratteristiche fisiche generalmente fornite nelle schede descrittive delle polveri per uso farmaceutico e le compresse ottenute. In particolare, la possibilità di sostituire un diluente organico (es. lattosio) con uno di natura inorganica, ottenendo compresse semplici con caratteristiche fisiche simili.
Gli eccipienti selezionati sono stati caratterizzati con valori di granulometria, densità al versamento ed impaccamento, attraverso procedure standardizzate.
Per ottenere il maggior numero di dati con il minimo numero di prove, è stato adottato un metodo sperimentale frazionato, che ha permesso di confrontare velocemente i risultati e trarre le conclusioni di questo studio.