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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-06122023-114024


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
SICHI, MIRCO
URN
etd-06122023-114024
Titolo
La necessità di riordino della disciplina in materia di società a partecipazione pubblica: un dibattito tra razionalizzazione e valorizzazione economica e industriale delle imprese partecipate dal settore pubblico
Dipartimento
ECONOMIA E MANAGEMENT
Corso di studi
STRATEGIA, MANAGEMENT E CONTROLLO
Relatori
relatore Milazzo, Pietro
Parole chiave
  • companies in public participation
  • razionalization of public participations
  • razionalizzazione delle partecipazioni pubbliche
  • società a partecipazione pubblica
Data inizio appello
29/06/2023
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
29/06/2093
Riassunto
Il tema delle società a partecipazione pubblica ha acquisito crescente interesse nel corso degli ultimi anni, in relazione all’esigenza di assicurare un quadro chiaro e trasparente delle informazioni di carattere quantitativo riguardanti un settore sempre più rilevante dell’economia nazionale, ma soprattutto in relazione all’avvertita necessità di prevedere un intervento di razionalizzazione, con lo scopo finale di produrre beneficio alla finanza pubblica.
A tale scopo si sono susseguite negli anni un complesso di regole speciali il cui risultato è stato quello di rendere scarsamente efficaci le diverse normative, in particolar modo, quelle con cui legislatore aveva inteso conseguire una significativa riduzione del numero delle società a partecipazione pubblica.
È in questo contesto che è intervenuta la nuova disciplina introdotta con il d.lgs. 19 agosto 2016, n. 175, che ha inteso semplificare e razionalizzare il quadro delle regole vigenti, allo scopo di assicurare l’efficiente gestione delle partecipazioni pubbliche, la tutela e la promozione della concorrenza e del mercato, nonché di ridurre e razionalizzare la spesa pubblica.
I principali obiettivi perseguiti, oggetto di analisi del presente elaborato, sono:
- il riordino normativo, resosi necessario a causa della frammentarietà del
quadro regolatorio;
- La riduzione del numero delle società partecipate, direttamente o indirettamente, da amministrazioni pubbliche.
Infine, nell’ultimo capitolo, viene analizzato con sguardo critico, come il decreto legislativo appaia maggiormente segnato da vincoli, restrizioni e controlli rispetto ad incentivi e strumenti di politica industriale ed economica. Premettendo che sia fin troppo chiaro, comunque, come non fosse più differibile l’emanazione di una disciplina, in qualche modo più organica ed unitaria delle società a partecipazione pubblica, e come un intervento di razionalizzazione e standardizzazione del numero e della qualità delle società pubbliche esistenti appariva indispensabile, viene sottolineato come nella redazione dello stesso testo unico sia prevalsa quindi quella che viene chiamata “paura dell’abuso” e quindi la maggior enfasi sugli degli aspetti negativi piuttosto che su una logica di crescita e di valorizzazione degli aspetti positivi di questo settore fondamentale per il nostro Paese.
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