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Archivio digitale delle tesi discusse presso l'Università di Pisa

Tesi etd-06122022-220712


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
DIAMANTI, MARTINA
URN
etd-06122022-220712
Titolo
Epistulis conveniunt multa eorum, quae de sermone praecepta sunt. Precetti sulla sermocinatio e sulle epistole nell'Ars rhetorica di Giulio Vittore.
Dipartimento
FILOLOGIA, LETTERATURA E LINGUISTICA
Corso di studi
FILOLOGIA E STORIA DELL'ANTICHITA'
Relatori
relatore Prof. Russo, Alessandro
correlatore Prof.ssa Rossi Linguanti, Elena
Parole chiave
  • Giulio Vittore Ars rhetorica epistole sermocinatio
Data inizio appello
11/07/2022
Consultabilità
Completa
Riassunto
Giulio Vittore è un retore solitamente datato al IV secolo, proveniente forse dalla Gallia, sulla cui figura regna l'incertezza più completa. L'opera stessa, l'Ars rhetorica, ha ricevuto ben poca attenzione da parte degli studiosi: si tratta di un manuale che segue la tradizione precedente dei trattati di retorica, distinguendosi soltanto per i tre capitoli finali. I capitoli de sermocinatio e de epistulis, insieme al de exercitatione, costituiscono nell'Ars rhetorica di Giulio Vittore una novità assoluta: una trattazione teorica di questi argomenti non è presente in nessun manuale di retorica precedente a Vittore. Egli è il primo ad intuire che anche questi temi necessitino di regole peculiari che permettano a chiunque di conversare o scrivere una lettera nel modo corretto. Conversazione ed epistola appaiono profondamente legati perché, come Vittore stesso afferma, molti dei precetti che sono validi per l'una valgono anche per l'altra. Vittore delinea in maniera molto sintetica, in uno stile adatto ad un manuale di retorica, i precetti fondamentali sia per la sermocinatio che per le epistole: il principio che sembra regnare ovunque è un giusto equilibrio tra le parti unito alla fuga dagli eccessi. Il lavoro si concentra proprio su questi precetti, avendo come obiettivo quello di verificare il rapporto tra Vittore e la tradizione e le novità apportate.
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