Tesi etd-06122018-111419 |
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Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
RE, GIULIA
URN
etd-06122018-111419
Titolo
Polivalenza delle funzioni divine nell'"Ippolito" di Euripide
Dipartimento
FILOLOGIA, LETTERATURA E LINGUISTICA
Corso di studi
FILOLOGIA E STORIA DELL'ANTICHITA'
Relatori
relatore Prof. Taddei, Andrea
correlatore Prof. Medda, Enrico
correlatore Prof. Medda, Enrico
Parole chiave
- Afrodite
- antropologia storica
- Artemide
- Euripide
- iniziazione
- Ippolito
- polivalenza
- religione naturale
- tragedia
Data inizio appello
02/07/2018
Consultabilità
Completa
Riassunto
La tesi si compone di tre capitoli che prendono in considerazioni aspetti storico-antropologici dell'"Ippolito" di Euripide (428 a.C.).
Al centro dell'analisi è la nozione di polivalenza delle funzioni divine, con particolare riferimento alla dimensione cultuale di Artemide e Afrodite, come espressa nel dramma.
Poli dell'indagine sono, oltre allo scenario rituale relativo alle dee, il ruolo degli spazi sacri nella comunicazione fra la tragedia e il pubblico; i rituali di iniziazione giovanile e le loro implicazioni sociali e religiose nel panorama della polis di V secolo; le intersezioni di genere come elemento costitutivo della fase di transizione all'età adulta.
L'analisi si avvale dei metodi degli strumenti canonici dell'Antropologia Storica, come lo studio della polivalenza delle immagini leggendarie, che consentono di rintracciare connessioni e associazioni fra la vicenda tragica, la versione non-Attica del mito di Ippolito e le leggende del ciclo di Teseo.
Particolare attenzione è dedicata, infine, al ruolo degli spazi naturali come sede di "puissance divine" e alle ambiguità create da allusioni a spazi differenti nella narrazione tragica.
Al centro dell'analisi è la nozione di polivalenza delle funzioni divine, con particolare riferimento alla dimensione cultuale di Artemide e Afrodite, come espressa nel dramma.
Poli dell'indagine sono, oltre allo scenario rituale relativo alle dee, il ruolo degli spazi sacri nella comunicazione fra la tragedia e il pubblico; i rituali di iniziazione giovanile e le loro implicazioni sociali e religiose nel panorama della polis di V secolo; le intersezioni di genere come elemento costitutivo della fase di transizione all'età adulta.
L'analisi si avvale dei metodi degli strumenti canonici dell'Antropologia Storica, come lo studio della polivalenza delle immagini leggendarie, che consentono di rintracciare connessioni e associazioni fra la vicenda tragica, la versione non-Attica del mito di Ippolito e le leggende del ciclo di Teseo.
Particolare attenzione è dedicata, infine, al ruolo degli spazi naturali come sede di "puissance divine" e alle ambiguità create da allusioni a spazi differenti nella narrazione tragica.
File
Nome file | Dimensione |
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Polivale...olito.pdf | 2.50 Mb |
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