Tesi etd-06122016-193324 |
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Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
ARDILIO, MICHELE
URN
etd-06122016-193324
Titolo
Dalla Microfinanza nel contesto europeo al Progetto Jeremie FSE di Banca Popolare Etica. Il caso Jeremie FSE Sicilia.
Dipartimento
ECONOMIA E MANAGEMENT
Corso di studi
BANCA, FINANZA AZIENDALE E MERCATI FINANZIARI
Relatori
relatore Prof.ssa Quirici, Maria Cristina
Parole chiave
- ALI Coop Sociale
- Banca Popolare Etica
- banche tradizionali
- EMN
- finanza etica
- inclusione finanziaria
- JEREMIE FSE
- MFIs
- microfinanza
Data inizio appello
04/07/2016
Consultabilità
Completa
Riassunto
La Microfinanza vuole rappresentare l'offerta di prodotti e servizi finanziari a clienti che, per la loro condizione economica e sociale, hanno difficoltà di accesso al settore finanziario tradizionale per mancanza di sufficienti garanzie richieste dall'istituto creditore.
La Microfinanza aiuta le persone che vivono in povertà ad aumentare il loro reddito, a creare imprese sostenibili, a migliorare la loro condizione di vita.
E' importante considerare la Microfinanza come uno strumento che permette a tali soggetti, generalmente esclusi dai sistemi finanziari tradizionali, di accedere al credito, al risparmio e ad una serie di prodotti finanziari.
Più che di diritto al credito dobbiamo, in questo caso, parlare di diritto allo sviluppo e di diritto all'iniziativa economica, la quale deve poter essere equamente accessibile a tutti. Una iniziativa per essere “equa e sostenibile”, non puo' essere a priori garantita nel risultato, ma deve avvenire sulla base di impegni precisi da parte di chi accede a un credito.
La Microfinanza è stata resa nota da M. Yunus (Premio Nobel per la Pace - 2006), conosciuto come “il banchiere dei poveri”, che ha fondato da GrameenBank in Bangladesh (primissimo caso di microfinanziamento nel Mondo).
Il focus stà nello sviluppo di un approccio che individua l'identità della Microfinanza, ossia il suo <<fare banca>> ponendo al centro le relazioni e riconoscere proprio nelle relazioni banca-cliente il principale asset della banca stessa.
C'è da riconoscere che oggi la Microfinanza vive una fase di trasformazione cruciale e molteplici sono i possibili sentieri di sviluppo futuro. Essa, in particolare, ha saputo sfidare quella “facile tendenza del mondo ricco a colpevolizzare il povero”, dimostrando inoltre come la frequente sfiducia nelle capacità e nelle potenzialità dello stesso sia un pregiudizio del tutto immotivato, sottolineando come dalla povertà non si esce da soli ma è necessario <<essere in relazione>>.
La complessa crisi economica degli ultimi anni ha generato rilevanti instabilità nei mercati finanziari e negli scenari socioeconomici di molti Paesi. Il fallimento del colosso bancario statunitense Lehman Brothers e la successiva crisi dell’area Euro hanno generato pesanti ripercussioni sulla crescita economica, sullo sviluppo e sul welfare di ogni Stato. I tassi di disoccupazione, soprattutto quella giovanile, crescono vertiginosamente mese dopo mese e, sulla stessa lunghezza d’onda, si muovono i tassi di povertà e di esclusione sociale e finanziaria, che implicano difficoltà nel ricorso al tradizionale credito al consumo. Ampie fasce di popolazione sia del Sud del Mondo sia dei paesi più industrializzati, infatti, non hanno la possibilità di accedere ai circuiti bancari per ottenere prestiti, in quanto prive di garanzie reali.
In questo aspro contesto, in cui gli istituti bancari e finanziari “non sono interessati” ai soggetti inaffidabili dal punto di vista creditizio o, quantomeno, poveri, si affermano forme di Microfinanza.
Sono molteplici, oggi, le iniziative e le istituzioni nel mondo che vogliono dare una risposta concreta alle necessità e ai bisogni che l'economia e la finanza tradizionale hanno messo in luce, in particolare dall'inizio della crisi recente, promuovendo azioni, iniziative e progetti volti a riscrivere l'economia secondo una “prospettiva nuova”, scevra dalle sole logiche del mero profitto ad ogni costo e rivolgendo lo sguardo alla persona umana: l'individuo e i suoi bisogni, in primis.
Questo elaborato si prefigge lo scopo, in prima battuta, di descrivere in maniera esaustiva l'evoluzione storico-economica della Microfinanza ed, in particolare, la sua importanza nel contesto europeo “in rapporto” con le istituzioni finanziarie e creditizie.
Nel proseguo del lavoro, grazie soprattutto alla fondamentale e stretta collaborazione con i responsabili nazionali (che ringrazio) del Progetto JEREMIE FSE di Banca Popolare Etica e della preziosa attenzione concessami da Microfinanza srla nel circoscrivere, attraverso la loro attività di networking, in modo puntuale il concetto di Microfinanza nel consteno nostrano, vedremo che attraverso la spiegazione tecnico-pratica del Progetto JEREMIE, attraverso l’analisi dei Report trimestrali della Situazione JEREMIE FSE delle concessioni alle PMI Siciliane, e riportando un caso pratico di microfinanziamento attraverso di esso, sarà possibile avere una percezione concreta di Microfinanza attraverso uno degli strumenti più innovativi oggi a disposizione delle PMI Italiane, che garantisce l'accesso a forme di finanziamento basate su logiche e garanzie alternative a quelle puramente economico-patrimonali.
Tale strumento, grazie soprattutto alla mission perseguita da Banca Popolare Etica attraverso l'utilizzo dei Fondi Strutturali Europei 2007-2013 all'interno di un Programma di Inclusione Sociale e grazie alla stretta collaborazione che definirei “innovativa” tra una pluralità di soggetti coinvolti quali Banche, FEI e le Regioni, vuole rappresentare una seria risposta alla necessità, sempre più evidente, di poter aver accesso a forme di credito con requisiti diversi da quelli normalmente richiesti dal circuito finanziario tradizionale.
Sono forme di garanzia nuove, basate sulla responsabilità sociale di impresa che sta alla base della definizione stessa di Microfinanza, poiché quest'ultima sembra in grado di poter di dare solvibiltà ad una comunità di imprese composta, molto spesso, da individui comunemente non solvibili, ma che avendo a disposizione i mezzi, la fiducia da parte del loro creditore-garante, e un concetto nuovo di fare impresa, possono trasformarsi in solvibili o potenziali tali.
La Microfinanza aiuta le persone che vivono in povertà ad aumentare il loro reddito, a creare imprese sostenibili, a migliorare la loro condizione di vita.
E' importante considerare la Microfinanza come uno strumento che permette a tali soggetti, generalmente esclusi dai sistemi finanziari tradizionali, di accedere al credito, al risparmio e ad una serie di prodotti finanziari.
Più che di diritto al credito dobbiamo, in questo caso, parlare di diritto allo sviluppo e di diritto all'iniziativa economica, la quale deve poter essere equamente accessibile a tutti. Una iniziativa per essere “equa e sostenibile”, non puo' essere a priori garantita nel risultato, ma deve avvenire sulla base di impegni precisi da parte di chi accede a un credito.
La Microfinanza è stata resa nota da M. Yunus (Premio Nobel per la Pace - 2006), conosciuto come “il banchiere dei poveri”, che ha fondato da GrameenBank in Bangladesh (primissimo caso di microfinanziamento nel Mondo).
Il focus stà nello sviluppo di un approccio che individua l'identità della Microfinanza, ossia il suo <<fare banca>> ponendo al centro le relazioni e riconoscere proprio nelle relazioni banca-cliente il principale asset della banca stessa.
C'è da riconoscere che oggi la Microfinanza vive una fase di trasformazione cruciale e molteplici sono i possibili sentieri di sviluppo futuro. Essa, in particolare, ha saputo sfidare quella “facile tendenza del mondo ricco a colpevolizzare il povero”, dimostrando inoltre come la frequente sfiducia nelle capacità e nelle potenzialità dello stesso sia un pregiudizio del tutto immotivato, sottolineando come dalla povertà non si esce da soli ma è necessario <<essere in relazione>>.
La complessa crisi economica degli ultimi anni ha generato rilevanti instabilità nei mercati finanziari e negli scenari socioeconomici di molti Paesi. Il fallimento del colosso bancario statunitense Lehman Brothers e la successiva crisi dell’area Euro hanno generato pesanti ripercussioni sulla crescita economica, sullo sviluppo e sul welfare di ogni Stato. I tassi di disoccupazione, soprattutto quella giovanile, crescono vertiginosamente mese dopo mese e, sulla stessa lunghezza d’onda, si muovono i tassi di povertà e di esclusione sociale e finanziaria, che implicano difficoltà nel ricorso al tradizionale credito al consumo. Ampie fasce di popolazione sia del Sud del Mondo sia dei paesi più industrializzati, infatti, non hanno la possibilità di accedere ai circuiti bancari per ottenere prestiti, in quanto prive di garanzie reali.
In questo aspro contesto, in cui gli istituti bancari e finanziari “non sono interessati” ai soggetti inaffidabili dal punto di vista creditizio o, quantomeno, poveri, si affermano forme di Microfinanza.
Sono molteplici, oggi, le iniziative e le istituzioni nel mondo che vogliono dare una risposta concreta alle necessità e ai bisogni che l'economia e la finanza tradizionale hanno messo in luce, in particolare dall'inizio della crisi recente, promuovendo azioni, iniziative e progetti volti a riscrivere l'economia secondo una “prospettiva nuova”, scevra dalle sole logiche del mero profitto ad ogni costo e rivolgendo lo sguardo alla persona umana: l'individuo e i suoi bisogni, in primis.
Questo elaborato si prefigge lo scopo, in prima battuta, di descrivere in maniera esaustiva l'evoluzione storico-economica della Microfinanza ed, in particolare, la sua importanza nel contesto europeo “in rapporto” con le istituzioni finanziarie e creditizie.
Nel proseguo del lavoro, grazie soprattutto alla fondamentale e stretta collaborazione con i responsabili nazionali (che ringrazio) del Progetto JEREMIE FSE di Banca Popolare Etica e della preziosa attenzione concessami da Microfinanza srla nel circoscrivere, attraverso la loro attività di networking, in modo puntuale il concetto di Microfinanza nel consteno nostrano, vedremo che attraverso la spiegazione tecnico-pratica del Progetto JEREMIE, attraverso l’analisi dei Report trimestrali della Situazione JEREMIE FSE delle concessioni alle PMI Siciliane, e riportando un caso pratico di microfinanziamento attraverso di esso, sarà possibile avere una percezione concreta di Microfinanza attraverso uno degli strumenti più innovativi oggi a disposizione delle PMI Italiane, che garantisce l'accesso a forme di finanziamento basate su logiche e garanzie alternative a quelle puramente economico-patrimonali.
Tale strumento, grazie soprattutto alla mission perseguita da Banca Popolare Etica attraverso l'utilizzo dei Fondi Strutturali Europei 2007-2013 all'interno di un Programma di Inclusione Sociale e grazie alla stretta collaborazione che definirei “innovativa” tra una pluralità di soggetti coinvolti quali Banche, FEI e le Regioni, vuole rappresentare una seria risposta alla necessità, sempre più evidente, di poter aver accesso a forme di credito con requisiti diversi da quelli normalmente richiesti dal circuito finanziario tradizionale.
Sono forme di garanzia nuove, basate sulla responsabilità sociale di impresa che sta alla base della definizione stessa di Microfinanza, poiché quest'ultima sembra in grado di poter di dare solvibiltà ad una comunità di imprese composta, molto spesso, da individui comunemente non solvibili, ma che avendo a disposizione i mezzi, la fiducia da parte del loro creditore-garante, e un concetto nuovo di fare impresa, possono trasformarsi in solvibili o potenziali tali.
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