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Thesis etd-06122015-135515


Thesis type
Tesi di laurea magistrale
Author
MANCINI, MARCO
URN
etd-06122015-135515
Thesis title
Gli ancetres del Roman de Tristan in prosa. Studio e saggio di edizione (ms. Paris, BnF, fr. 756, cc.1-21)
Department
FILOLOGIA, LETTERATURA E LINGUISTICA
Course of study
LETTERATURE E FILOLOGIE EUROPEE
Supervisors
relatore Prof. Cigni, Fabrizio
Keywords
  • ms. fr. 756
  • Tristan en prose
Graduation session start date
29/06/2015
Availability
Partial
Release date
29/06/2085
Summary
Il presente studio consiste nell'esame ravvicinato di un manoscritto inedito riportante il testo del Roman de Tristan in prosa, il ms. Paris, BnF, fr. 756.
A seguito di un'attenta analisi della tradizione, del testimone in questione e di altri manoscritti affini, abbiamo deciso di fornire la trascrizione della sezione iniziale del testo, quella relativa agli ancêtres di Tristano, comprendente i paragrafi §§1-19 individuati da Löseth nella sua Analyse del 1891.
Nella parte introduttiva di questa dissertazione ci siamo dedicati a inquadrare le problematiche inerenti alla tradizione del romanzo attraverso l'esposizione della teoria secondo la quale esistono due principali “versioni” del Tristan: V.I, più antica e breve e V.II, ciclica e interpolata con episodi della Queste. In un secondo momento, e cercando di approfondire la questione relativa all'esistenza di V.I e V.II, ci siamo interrogati su chi potesse essere stato l'autore (o gli autori) del romanzo.
Dopo aver riportato la lista completa e aggiornata agli studi più recenti dei manoscritti e frammenti riportanti il Roman de Tristan in prosa, abbiamo focalizzato sempre più l'attenzione sul testimone da noi preso in esame.
Passando attraverso l'illustrazione della circolazione italiana del romanzo, per meglio inquadrare la problematica relativa al fr. 756, fin dai primi studi ritenuto di provenienza italiana, abbiamo cercato di determinare la posizione del manoscritto all'interno della complicata tradizione tristaniana attraverso la formulazione di un'ipotesi di collocazione della storia degli antenati di Tristano.
Nel realizzare l'edizione del testo, abbiamo proceduto a un'accurata descrizione della fisionomia del codice, corredata da una tabella contenente tutti i segni tachigrafici incontrati nella porzione di testo da noi presa in esame. In seguito alla realizzazione di una scrupolosa nota linguistica, elaborata tenendo conto delle osservazioni fatte a proposito del manoscritto “gemello”, il fr. 757, edito a cura di Ménard in 5 Voll. tra il 1997 e il 2007, abbiamo provato a formulare delle congetture relative alla collocazione geografica del testimone, cercando di capire se sia ancora plausibile ritenerlo afferente all'area napoletana.
Dopo aver esposto le motivazioni per cui siamo giunti alla scelta dei testimoni per la collatio, abbiamo proceduto a uno studio rigoroso delle varianti, il risultato del quale è stato riportato nel paragrafo che segue l'edizione del testo.
La realizzazione di una sezione conclusiva di note al testo, in cui sono state discusse le lezioni più controverse, ci ha infine aiutato a proporre delle ipotesi di posizionamento, familiarità e interdipendenze tra i testimoni presi in analisi.

Numerose sono le questioni che si sono sollevate procedendo nella nostra analisi: il ms. Paris, BnF, fr. 756 è afferente a V.II, come ha ritenuto a suo tempo Löseth, o è più corretto parlare di V.I per la coppia di manoscritti rappresentata da fr. 756-757? il codice è stato esemplato con certezza in Italia o è possibile proporre una collocazione alternativa? è vero che, come ha ritenuto Curtis nella sua Introduzione all'edizione del Vol. I del Tristan, il fr. 756 riporta una versione abregée e insoddisfacente del romanzo?

Attraverso un nuovo studio del manoscritto, della lingua del copista e delle varianti scaturite dalla collatio, abbiamo cercato di formulare nuove congetture dalle quali poter prendere spunto, in un prossimo futuro, nel tentativo di fare chiarezza all'interno della complessa tradizione di questo discusso romanzo arturiano.
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