Tesi etd-06122013-194402 |
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Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
GAETANO, FABRIZIO
URN
etd-06122013-194402
Titolo
Scrivere la storia: memoria, tempo e prova nei libri etnografici di Erodoto
Dipartimento
FILOLOGIA, LETTERATURA E LINGUISTICA
Corso di studi
FILOLOGIA E STORIA DELL'ANTICHITA'
Relatori
relatore Prof. Taddei, Andrea
correlatore Prof. Di Donato, Riccardo
correlatore Prof. Di Donato, Riccardo
Parole chiave
- anthropology
- antropologia
- Cirene
- Cyrene
- Erodoto
- genealogia
- genealogy
- Herodotus
- memoria
- memory
- proof
- prova
- tempo
- Thucydides
- time
- Tucidide
Data inizio appello
01/07/2013
Consultabilità
Parziale
Data di rilascio
01/07/2053
Riassunto
Lo studio, condotto secondo il metodo storico-antropologico, si propone di indagare le nozioni di memoria, tempo e prova nei libri cosiddetti etnografici delle Storie di Erodoto. Ogni percorso di ricerca è affrontato non solo di per se stesso, ma anche in relazione ed interazione con gli altri.
L’analisi del lessico della memoria rivela come Erodoto si serva di verbi e sintagmi verbali legati alla sfera semantica della memoria più per guidare il fruitore della sua opera nella struttura del racconto che per esercitare un’autonoma azione di ricordo, tesa ad una ricostruzione storica; il rimaneggiamento, creativo o sintetico, della memoria culturale – patrimonio mitico tradizionale – che lo storico condivide con il proprio pubblico suggerisce inoltre di prestare attenzione alle modalità di elaborazione del discorso storiografico.
Le forme di temporalità individuabili nelle Storie variano da contesto a contesto: esse dipendono tanto dai caratteri specifici dell’ethnos descritto quanto dal tipo di evento riferito. Gli esempi di indagine proposti – la civiltà egiziana, le fondazioni di Tera e Cirene – mostrano come Erodoto si sforzi di delineare un quadro cronologico non solo valido, ma anche comprensibile al destinatario ultimo della sua opera: alcuni aspetti della nozione di tempo appaiono così oggettivati nel quadro di un sapere condiviso e sviluppati sullo sfondo di un comune sistema di riferimenti.
Lo studio di tekmerion, la ‘prova indiziaria’, richiede di considerare anche gli impieghi del verbo etimologicamente collegato, tekmairomai. L’analisi si costruisce nel solco di un doppio percorso, che tocca, da un lato, la tradizione epica e la riflessione filosofica “presocratica”, dall’altro, l’opera storiografica di Tucidide. Tramite l’indagine diacronica ed il confronto sincronico, è possibile pertanto individuare gli elementi caratterizzanti l’uso di tekmerion fatto da Erodoto.
The present study, developed along the lines of historical-anthropological method, aims to investigate the notions of memory, time and evidence in the so-called ethnographical books of Herodotus’ Histories. Each research path is dealt with not only by itself, but also in relation to the other ones.
An analysis of the vocabulary of memory reveals how Herodotus’ use of verbs and verbal phrases conveying the idea of memory is intended more towards guiding his readers through the structure of his story than towards enacting a personal recollection of events meant for historical reconstruction. Moreover, the re-handling, be it creative or synthetic, of cultural memory – that is, the mythical, traditional heritage the historian shares with his public – suggests that more attention be paid to the ways in which historiographical discourse is elaborated.
The forms of temporality detectable in the Histories vary according to context: they depend as much on the specific traits of the ethnos as on the type of event being described. The examples of analysis proposed – such as Egyptian civilization, the founding of Tera and Cyrene – show Herodotus’ effort to delineate a chronological frame that is not only valid, but also understandable to the audience of his work. Thus, certain aspects of the notion of time are objectified within the wider frame of a shared knowledge, and developed on the background of a common system of references.
The study of the term tekmerion, “legal evidence, proof” also calls into consideration the study of its cognate verb, tekmairomai. Such an analysis is carried out along a twofold path. On the one hand, it deals with the epic tradition and with “Pre-Socratic” philosophical thought; on the other hand, it touches on Thucydides’ historiographical work. Through diachronic analysis and synchronic comparison, it is therefore possible to detect the elements that characterize Herodotus’ use of tekmerion.
L’analisi del lessico della memoria rivela come Erodoto si serva di verbi e sintagmi verbali legati alla sfera semantica della memoria più per guidare il fruitore della sua opera nella struttura del racconto che per esercitare un’autonoma azione di ricordo, tesa ad una ricostruzione storica; il rimaneggiamento, creativo o sintetico, della memoria culturale – patrimonio mitico tradizionale – che lo storico condivide con il proprio pubblico suggerisce inoltre di prestare attenzione alle modalità di elaborazione del discorso storiografico.
Le forme di temporalità individuabili nelle Storie variano da contesto a contesto: esse dipendono tanto dai caratteri specifici dell’ethnos descritto quanto dal tipo di evento riferito. Gli esempi di indagine proposti – la civiltà egiziana, le fondazioni di Tera e Cirene – mostrano come Erodoto si sforzi di delineare un quadro cronologico non solo valido, ma anche comprensibile al destinatario ultimo della sua opera: alcuni aspetti della nozione di tempo appaiono così oggettivati nel quadro di un sapere condiviso e sviluppati sullo sfondo di un comune sistema di riferimenti.
Lo studio di tekmerion, la ‘prova indiziaria’, richiede di considerare anche gli impieghi del verbo etimologicamente collegato, tekmairomai. L’analisi si costruisce nel solco di un doppio percorso, che tocca, da un lato, la tradizione epica e la riflessione filosofica “presocratica”, dall’altro, l’opera storiografica di Tucidide. Tramite l’indagine diacronica ed il confronto sincronico, è possibile pertanto individuare gli elementi caratterizzanti l’uso di tekmerion fatto da Erodoto.
The present study, developed along the lines of historical-anthropological method, aims to investigate the notions of memory, time and evidence in the so-called ethnographical books of Herodotus’ Histories. Each research path is dealt with not only by itself, but also in relation to the other ones.
An analysis of the vocabulary of memory reveals how Herodotus’ use of verbs and verbal phrases conveying the idea of memory is intended more towards guiding his readers through the structure of his story than towards enacting a personal recollection of events meant for historical reconstruction. Moreover, the re-handling, be it creative or synthetic, of cultural memory – that is, the mythical, traditional heritage the historian shares with his public – suggests that more attention be paid to the ways in which historiographical discourse is elaborated.
The forms of temporality detectable in the Histories vary according to context: they depend as much on the specific traits of the ethnos as on the type of event being described. The examples of analysis proposed – such as Egyptian civilization, the founding of Tera and Cyrene – show Herodotus’ effort to delineate a chronological frame that is not only valid, but also understandable to the audience of his work. Thus, certain aspects of the notion of time are objectified within the wider frame of a shared knowledge, and developed on the background of a common system of references.
The study of the term tekmerion, “legal evidence, proof” also calls into consideration the study of its cognate verb, tekmairomai. Such an analysis is carried out along a twofold path. On the one hand, it deals with the epic tradition and with “Pre-Socratic” philosophical thought; on the other hand, it touches on Thucydides’ historiographical work. Through diachronic analysis and synchronic comparison, it is therefore possible to detect the elements that characterize Herodotus’ use of tekmerion.
File
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Indice.pdf | 38.38 Kb |
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