Thesis etd-06122011-195406 |
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Thesis type
Tesi di laurea specialistica
Author
BERTI MANTELLASSI, CHIARA
URN
etd-06122011-195406
Thesis title
Apollo, la Musica e la Geometria da Batoni: storia, diagnostica e restauro.
Department
INTERFACOLTA'
Course of study
STORIA DELL'ARTE
Supervisors
relatore Prof.ssa Gioli, Antonella
correlatore Prof.ssa Colombini, Maria Perla
correlatore Dott. Legnaioli, Stefano
correlatore Prof.ssa Colombini, Maria Perla
correlatore Dott. Legnaioli, Stefano
Keywords
- Batoni
- copia
- diagnostica
Graduation session start date
04/07/2011
Availability
Withheld
Release date
04/07/2051
Summary
La tesi, che ha come oggetto lo studio di una copia da Batoni Apollo, la Musica e la Geometria, si articolerà in una prima parte storico-artistica nella quale verrà ripercorsa la storia dell’originale nel tentativo di chiarire meglio la genesi della copia anche attraverso lo studio della bottega di Batoni.
Seguirà una seconda parte dedicata alla diagnostica non invasiva (infrarosso, infrarosso in falso colore, fluorescenza ultravioletta e colorimetria) .
Una terza parte tratterà delle analisi effettuate sui campioni prelevati dall’opera.
La diagnostica è stata resa possibile da uno stage durato alcuni mesi (luglio-dicembre 2010) presso il Consiglio Nazionale delle Ricerche di Pisa - Istituto di Chimica dei Composti Organo-Mettalici (ICCOM). Attraverso questo tirocinio è stato per me possibile conoscere, grazie all’aiuto del Dott. Stefano Legnaioli e del Dott. Vincenzo Palleschi responsabile del Laboratorio di Spettroscopia Laser Applicata, alcune tecniche non invasive come la riflettografia, il falso colore, la colorimetria, la spettroscopia Raman, e tra le tecniche invasive la L.I.B.S (Laser Induced Breakdown Spectroscopy). Per le analisi chimiche devo ringraziare la Dott.ssa Ilaria Degano della Facoltà di Chimica dell’Università di Pisa che ha analizzato i campioni attraverso la spettrofotometria infrarossa in trasformata di Fourier, la spettrometria di massa ad introduzione diretta, la pirolisi accoppiata alla gas cromatografia con spettrometria di massa e la gas cromatografia accoppiata alla spettrometria di massa.
Conclude una quarta parte dedicata allo stato di conservazione del dipinto e alla descrizione delle fasi dell’intervento di restauro cui è stato sottoposto il quadro.
Seguirà una seconda parte dedicata alla diagnostica non invasiva (infrarosso, infrarosso in falso colore, fluorescenza ultravioletta e colorimetria) .
Una terza parte tratterà delle analisi effettuate sui campioni prelevati dall’opera.
La diagnostica è stata resa possibile da uno stage durato alcuni mesi (luglio-dicembre 2010) presso il Consiglio Nazionale delle Ricerche di Pisa - Istituto di Chimica dei Composti Organo-Mettalici (ICCOM). Attraverso questo tirocinio è stato per me possibile conoscere, grazie all’aiuto del Dott. Stefano Legnaioli e del Dott. Vincenzo Palleschi responsabile del Laboratorio di Spettroscopia Laser Applicata, alcune tecniche non invasive come la riflettografia, il falso colore, la colorimetria, la spettroscopia Raman, e tra le tecniche invasive la L.I.B.S (Laser Induced Breakdown Spectroscopy). Per le analisi chimiche devo ringraziare la Dott.ssa Ilaria Degano della Facoltà di Chimica dell’Università di Pisa che ha analizzato i campioni attraverso la spettrofotometria infrarossa in trasformata di Fourier, la spettrometria di massa ad introduzione diretta, la pirolisi accoppiata alla gas cromatografia con spettrometria di massa e la gas cromatografia accoppiata alla spettrometria di massa.
Conclude una quarta parte dedicata allo stato di conservazione del dipinto e alla descrizione delle fasi dell’intervento di restauro cui è stato sottoposto il quadro.
File
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