Tesi etd-06122011-112052 |
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Tipo di tesi
Tesi di laurea specialistica
Autore
ANFUSO, ALESSIO
URN
etd-06122011-112052
Titolo
Metodologie geofisiche (geoelettrica e sismica) applicate allo studio dei corpi franosi: il caso della frana di Patigno di Zeri (Appennino settentrionale)
Dipartimento
SCIENZE MATEMATICHE, FISICHE E NATURALI
Corso di studi
GEOFISICA DI ESPLORAZIONE ED APPLICATA
Relatori
correlatore Prof. Marchisio, Mario
controrelatore Prof. Mazzotti, Alfredo
relatore Dott. Ribolini, Adriano
relatore Prof. Stucchi, Eusebio Maria
controrelatore Prof. Mazzotti, Alfredo
relatore Dott. Ribolini, Adriano
relatore Prof. Stucchi, Eusebio Maria
Parole chiave
- geoelettrica
- metodi geofisici
- sismica a riflessione
- sismica a rifrazione
Data inizio appello
01/07/2011
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
01/07/2051
Riassunto
L'obbiettivo generale di questo lavoro è quello di valutare vantaggi e limiti dei metodi geoelettrico e sismico a rifrazione e riflessione applicati allo studio dei movimenti franosi di grandi dimensioni, tipici dei versanti appenninici.
Il corpo franoso sui cui è stato svolto il lavoro è la “Grande frana di Patigno” (Toscana settentrionale), in quanto classico movimento franoso appenninico che coinvolge un ampio settore di versante, e per il quale i dati disponibili di superficie (geomorfologici) e di sottosuolo (carotaggi) possono permettere un controllo sulla qualità del lavoro svolto.
Il lavoro è stato sviluppato in tre principali parti distinte nelle quali sono state descritte le scelte progettuali e le sequenze di acquisizione, l’elaborazione e l’interpretazione per ognuna delle indagini svolte.
Nella progettazione delle fasi di acquisizione dati sono stati presi in considerazione quegli aspetti che possono influire sull’esito delle indagini. Per l’indagine geoelettrica sono stati valutati i parametri d’acquisizione che influiscono sulla profondità d’investigazione e sulla risoluzione del dato finale: la scelta della configurazione elettrodica in relazione all’obbiettivo che vuole essere investigato, la lunghezza dello stendimento ed il passo di campionamento spaziale.
Allo stesso modo, per le indagini sismiche, sono state valutate le geometrie d’acquisizione, con le opportune scelte da fare sugli offset e sui passi di campionamento. In modo particolare, questo lavoro di orientazione dei parametri d’acquisizione, è stato sviluppato ampiamente per l’indagine di sismica a riflessione, in funzione delle problematiche che porta in dote questa metodologia quando applicata ad obbiettivi molto superficiali.
Sono state poi presentate sequenze di elaborazioni dei dati per i tre metodi esaminati: i dati geoelettrici, elaborati mediante il software commerciale Res2DInv, i dati di sismica a rifrazione, elaborati preliminarmente con l’ausilio del software Matlab e poi invertiti con soluzione tomografica mediante il software commerciale Rayfract, ed i dati di sismica a riflessione, elaborati mediante l’utilizzo del software commerciale Promax.
Infine nell’ultima parte, per ogni metodologia, sono state presentate le interpretazioni dei dati geofisici con un confronto con dati stratigrafici reali di pozzo e geomorfologici che hanno fornito il grado della qualità espressa dalle metodologie d’indagine in funzione delle sequenze di elaborazione proposte per lo studio di un corpo franoso.
La metodologia sismica a rifrazione e geoelettrica hanno dimostrato la loro applicabilità poichè coniugano velocità di acquisizione ed elaborazione dati a buoni risultati.
La metodologia sismica a riflessione è una metodologia di indagine complessa sia nell’acquisizione ma soprattutto nell’elaborazione dati, ma tuttavia si è rilevata applicabile con successo a corpi franosi di grandi dimensioni con superfici di scivolamento mediamente profonde 40 – 50 metri.
Il corpo franoso sui cui è stato svolto il lavoro è la “Grande frana di Patigno” (Toscana settentrionale), in quanto classico movimento franoso appenninico che coinvolge un ampio settore di versante, e per il quale i dati disponibili di superficie (geomorfologici) e di sottosuolo (carotaggi) possono permettere un controllo sulla qualità del lavoro svolto.
Il lavoro è stato sviluppato in tre principali parti distinte nelle quali sono state descritte le scelte progettuali e le sequenze di acquisizione, l’elaborazione e l’interpretazione per ognuna delle indagini svolte.
Nella progettazione delle fasi di acquisizione dati sono stati presi in considerazione quegli aspetti che possono influire sull’esito delle indagini. Per l’indagine geoelettrica sono stati valutati i parametri d’acquisizione che influiscono sulla profondità d’investigazione e sulla risoluzione del dato finale: la scelta della configurazione elettrodica in relazione all’obbiettivo che vuole essere investigato, la lunghezza dello stendimento ed il passo di campionamento spaziale.
Allo stesso modo, per le indagini sismiche, sono state valutate le geometrie d’acquisizione, con le opportune scelte da fare sugli offset e sui passi di campionamento. In modo particolare, questo lavoro di orientazione dei parametri d’acquisizione, è stato sviluppato ampiamente per l’indagine di sismica a riflessione, in funzione delle problematiche che porta in dote questa metodologia quando applicata ad obbiettivi molto superficiali.
Sono state poi presentate sequenze di elaborazioni dei dati per i tre metodi esaminati: i dati geoelettrici, elaborati mediante il software commerciale Res2DInv, i dati di sismica a rifrazione, elaborati preliminarmente con l’ausilio del software Matlab e poi invertiti con soluzione tomografica mediante il software commerciale Rayfract, ed i dati di sismica a riflessione, elaborati mediante l’utilizzo del software commerciale Promax.
Infine nell’ultima parte, per ogni metodologia, sono state presentate le interpretazioni dei dati geofisici con un confronto con dati stratigrafici reali di pozzo e geomorfologici che hanno fornito il grado della qualità espressa dalle metodologie d’indagine in funzione delle sequenze di elaborazione proposte per lo studio di un corpo franoso.
La metodologia sismica a rifrazione e geoelettrica hanno dimostrato la loro applicabilità poichè coniugano velocità di acquisizione ed elaborazione dati a buoni risultati.
La metodologia sismica a riflessione è una metodologia di indagine complessa sia nell’acquisizione ma soprattutto nell’elaborazione dati, ma tuttavia si è rilevata applicabile con successo a corpi franosi di grandi dimensioni con superfici di scivolamento mediamente profonde 40 – 50 metri.
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