Thesis etd-06112021-132604 |
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Thesis type
Tesi di laurea magistrale LM5
Author
CASINI, MATTEO
URN
etd-06112021-132604
Thesis title
L'istruzione probatoria nel procedimento arbitrale
Department
GIURISPRUDENZA
Course of study
GIURISPRUDENZA
Supervisors
relatore Prof.ssa Zumpano, Maria Angela
Keywords
- istruzione probatoria
Graduation session start date
19/07/2021
Availability
Full
Summary
La presente tesi si propone di analizzare la fase istruttoria nell'ambito del processo arbitrale, dedicando particolare attenzione al ruolo e ai poteri degli arbitri, sempre tenendo presenti le particolarità dell'istituto.
La tematica in questione è da anni terreno di numerosi scontri interpretativi, complice la scarna disciplina codicistica, rimasta lacunosa nonostante i recenti interventi del legislatore.
Cionondimeno, i suddetti interventi sono serviti a ribadire che l'attività degli arbitri ha natura giurisdizionale e sostitutiva della funzione del giudice ordinario.
In particolare, occorre ricordare che in questa direzione si è espressa per prima la Corte Costituzionale che, con la sentenza n. 376 del 2001, riconoscendo al Collegio arbitrale la possibilità di sollevare questione di legittimità costituzionale su una norma relativa al procedimento arbitrale, ha sancito la natura giurisdizionale dell'arbitrato, riaffermandone la conformità agli artt. 24 e 102 Cost.
Ecco che, quindi, nel passare in rassegna le peculiarità del procedimento arbitrale, le implicazioni relative alla sua natura privata e alla ratio stessa dell'istituto, occorrerà sempre utilizzare la sopramenzionata funzione giurisdizionale come caposaldo per orientarsi all'interno delle varie interpretazioni possibili, onde evitare che la libertà e i poteri delle parti si spingano fino a superare i limiti imposti dal rispetto dell'ordine pubblico processuale, una rete di garanzie che regge il sistema della giustizia privata.
Ed è proprio la cristallizzazione del ruolo dell'arbitro che, al pari del giudice, su investitura delle parti, può - tramite il lodo - fornire una risposta di tipo giurisdizionale, che introduce l'esigenza di un’analisi approfondita del thema probandum nel procedimento arbitrale, alla luce delle carenze della disciplina positiva in materia.
Orbene, dall'equiparazione del lodo alla sentenza quanto ad effetti, si ricava che il ruolo dell'arbitro è del tutto analogo a quello del giudice statale; resta da capire se, nell'ambito dell'accertamento dei fatti, si debbano ricalcare anche i principi e la struttura che caratterizzano il percorso decisionale del giudice statale.
Il presente elaborato indagherà, quindi, le principali questioni relative all'istruzione probatoria partendo dalle previsioni codicistiche, ancorché scarne, per poi scandagliare le principali soluzioni, prevalentemente dottrinali, a questioni di cui le norme positive non si occupano in maniera esplicita.
La tematica in questione è da anni terreno di numerosi scontri interpretativi, complice la scarna disciplina codicistica, rimasta lacunosa nonostante i recenti interventi del legislatore.
Cionondimeno, i suddetti interventi sono serviti a ribadire che l'attività degli arbitri ha natura giurisdizionale e sostitutiva della funzione del giudice ordinario.
In particolare, occorre ricordare che in questa direzione si è espressa per prima la Corte Costituzionale che, con la sentenza n. 376 del 2001, riconoscendo al Collegio arbitrale la possibilità di sollevare questione di legittimità costituzionale su una norma relativa al procedimento arbitrale, ha sancito la natura giurisdizionale dell'arbitrato, riaffermandone la conformità agli artt. 24 e 102 Cost.
Ecco che, quindi, nel passare in rassegna le peculiarità del procedimento arbitrale, le implicazioni relative alla sua natura privata e alla ratio stessa dell'istituto, occorrerà sempre utilizzare la sopramenzionata funzione giurisdizionale come caposaldo per orientarsi all'interno delle varie interpretazioni possibili, onde evitare che la libertà e i poteri delle parti si spingano fino a superare i limiti imposti dal rispetto dell'ordine pubblico processuale, una rete di garanzie che regge il sistema della giustizia privata.
Ed è proprio la cristallizzazione del ruolo dell'arbitro che, al pari del giudice, su investitura delle parti, può - tramite il lodo - fornire una risposta di tipo giurisdizionale, che introduce l'esigenza di un’analisi approfondita del thema probandum nel procedimento arbitrale, alla luce delle carenze della disciplina positiva in materia.
Orbene, dall'equiparazione del lodo alla sentenza quanto ad effetti, si ricava che il ruolo dell'arbitro è del tutto analogo a quello del giudice statale; resta da capire se, nell'ambito dell'accertamento dei fatti, si debbano ricalcare anche i principi e la struttura che caratterizzano il percorso decisionale del giudice statale.
Il presente elaborato indagherà, quindi, le principali questioni relative all'istruzione probatoria partendo dalle previsioni codicistiche, ancorché scarne, per poi scandagliare le principali soluzioni, prevalentemente dottrinali, a questioni di cui le norme positive non si occupano in maniera esplicita.
File
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Tesi_Cas...atteo.pdf | 565.59 Kb |
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