Tassonomia integrata sulle popolazioni toscane afferenti al gruppo di Dianthus virgineus (Caryophyllaceae)
Dipartimento
BIOLOGIA
Corso di studi
CONSERVAZIONE ED EVOLUZIONE
Relatori
relatore Prof. Peruzzi, Lorenzo relatore Dott. Astuti, Giovanni relatore Dott. Fior, Simone
Parole chiave
altitudinal gradient
cariologia
carnations
Caryophyllaceae
Dianthus
Dianthus longicaulis
Dianthus morisianus
Dianthus sylvestris
Dianthus virgineus
garofani
genetica di popolazione
gradiente altitudinale
isolamento geografico
isolation by distance
karyology
morfometria
morphometry
phenotypic plasticity
plasticità fenotipica
population genetics
sistematica
systematics
tassonomia
taxonomy
Data inizio appello
13/07/2021
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
13/07/2091
Riassunto
In questa tesi è stato impiegato un approccio integrato volto a indagare le relazioni sistematiche tra alcune popolazioni toscane afferenti a specie del gruppo di Dianthus virgineus L. In particolare, nella porzione più mediterranea della Toscana è segnalato D. longicaulis Ten., nell’area appenninica ed apuana D. sylvestris Wulfen subsp. sylvestris e sull’Isola di Capraia D. morisianus Vals.. Per testare quantitativamente la robustezza dell’ipotesi tassonomica di partenza e per definire il grado di variabilità complessiva delle popolazioni toscane, sono state effettuate analisi morfometriche, conteggi cromosomici e una caratterizzazione su scala genomica di single nucleotide polymorphisms (SNPs). Sono state campionate 12 popolazioni distribuite dalle coste dell’Arcipelago Toscano (39 m s.l.m.) fino ai rilievi appenninici (1874 m s.l.m.). Le analisi genetiche ed i conteggi cromosomici rivelano la presenza di un singolo gruppo diploide (2n = 2x = 30), geneticamente strutturato lungo un gradiente latitudinale. Al contrario, dalle analisi morfometriche emerge la differenziazione di questo gruppo in due fenotipi principali, statisticamente correlati alla variazione altitudinale. In conclusione, le popolazioni toscane del gruppo di D. virgineus sono da aggregare in un unico gruppo sistematico, dove l’incongruenza della variazione del fenotipo e del genotipo fa supporre un importante ruolo della plasticità fenotipica.