• "pkk" "öcalan" "curdi"

Fondato nel 1978 il Partîya Karkerén Kurdîstan si definì un movimento marxista-leninista il cui scopo era quello di creare una società senza classi attraverso la formazione di un nuovo potere statale: il Bakur era il suo campo di battaglia, la Turchia kemalista il suo nemico, la guerriglia il suo mezzo e l’autodeterminazione il suo obiettivo. Poiché l’identità e la linea politica del PKK furono notevolmente influenzate dalle condizioni della Guerra Fredda e dal pensiero socialista, il crollo dell’Unione Sovietica rese imperativo per il movimento costruire una nuova prospettiva ideologico-politica e una nuova struttura organizzativa. Mentre il vuoto di significato derivante dal declino del socialismo sovietico costrinse il partito a rinunciare al suo obiettivo di indipendenza, lo stesso vuoto di significato portò il leader Öcalan ad elaborare un nuovo socialismo autoreferenziale basato sui diritti umani e sulla democrazia. Fu questo processo di ricostruzione e stabilizzazione che permise al partito di riemergere come entità sovrana rendendosi adattabile alle sfide della contemporaneità. Il modello sovietico ed i suoi archetipi furono del tutto sostituiti dal culto di Öcalan, il PKK da classico movimento di liberazione nazionale basato sui principi marxisti-leninisti si trasformò in un’organizzazione sui generis, incarnata nella figura del leader supremo.