Tesi etd-06112019-162912 |
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Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
PAPINI, FRANCESCA
URN
etd-06112019-162912
Titolo
Ruolo del myo-inositolo come integratore alimentare
Dipartimento
FARMACIA
Corso di studi
SCIENZE DELLA NUTRIZIONE UMANA
Relatori
relatore Prof.ssa La Motta, Concettina
correlatore Dott.ssa Ferrari, Silvia Martina
correlatore Dott.ssa Ferrari, Silvia Martina
Parole chiave
- inositolo
- integratori alimentari
- myo-inositolo
Data inizio appello
10/07/2019
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
10/07/2089
Riassunto
Dalla data della loro scoperta nel 1850 sempre maggiore interesse è stato rivolto agli inositoli, in particolare al myo-inositolo (l’isoforma più abbondante in natura), grazie alla scoperta della posizione centrale che quest’ultimo ha nel metabolismo cellulare e del ruolo cruciale che i suoi derivati, i fosfoinositidi e gli inositol-fosfati, giocano nella trasduzione del segnale cellulare. 1
Il myo-inositolo è catalogato come integratore alimentare ed ha mostrato un profilo di sicurezza rassicurante, anche in condizioni delicate come la gravidanza. L’inositol 1, 4, 5-trifosfato (insP3) e l’inositol esafosfato (insP6), derivati dal myo-inositolo, sono gli inositolfosfati più studiati nella clinica umana. InsP3 gioca un ruolo essenziale come secondo messaggero nel sistema di trasduzione del segnale mediato da InsP3/Ca++, responsabile della modulazione dell’attività di numerosi processi cellulari mediata dalla liberazione intracellulare di calcio. La modifica di questa via di segnalazione è implicata in numerose malattie neurologiche e psichiatriche come il disturbo bipolare, la malattia di Alzheimer, il morbo di Parkinson e l’ipertermia maligna. InsP6 (o acido fitico) è l’inositolfosfato più abbondante e si trova ubiquitariamente nelle cellule dei mammiferi, ed è coinvolto in numerose endocrinopatie, come l’ipotiroidismo autoimmune, la sindrome metabolica, il diabete mellito, il diabete gestazionale e la sindrome dell’ovaio policistico. Per l’InsP6 è stato recentemente suggerito inoltre un potenziale anti-neoplastico a causa delle sue proprietà antiossidanti.
Lo scopo di questa tesi è raccogliere le evidenze scientifiche ad oggi prodotte in letteratura riguardo i potenziali usi dell’integrazione alimentare orale con myo-inositolo per coadiuvare il trattamento medico delle sopracitate patologie, nell’ottica di un sempre maggiore interesse verso soluzioni nutraceutiche o dietistiche di supporto nella gestione di patologie croniche spesso gravate da una scarsa compliance dei pazienti ai farmaci tradizionali.
Il myo-inositolo è catalogato come integratore alimentare ed ha mostrato un profilo di sicurezza rassicurante, anche in condizioni delicate come la gravidanza. L’inositol 1, 4, 5-trifosfato (insP3) e l’inositol esafosfato (insP6), derivati dal myo-inositolo, sono gli inositolfosfati più studiati nella clinica umana. InsP3 gioca un ruolo essenziale come secondo messaggero nel sistema di trasduzione del segnale mediato da InsP3/Ca++, responsabile della modulazione dell’attività di numerosi processi cellulari mediata dalla liberazione intracellulare di calcio. La modifica di questa via di segnalazione è implicata in numerose malattie neurologiche e psichiatriche come il disturbo bipolare, la malattia di Alzheimer, il morbo di Parkinson e l’ipertermia maligna. InsP6 (o acido fitico) è l’inositolfosfato più abbondante e si trova ubiquitariamente nelle cellule dei mammiferi, ed è coinvolto in numerose endocrinopatie, come l’ipotiroidismo autoimmune, la sindrome metabolica, il diabete mellito, il diabete gestazionale e la sindrome dell’ovaio policistico. Per l’InsP6 è stato recentemente suggerito inoltre un potenziale anti-neoplastico a causa delle sue proprietà antiossidanti.
Lo scopo di questa tesi è raccogliere le evidenze scientifiche ad oggi prodotte in letteratura riguardo i potenziali usi dell’integrazione alimentare orale con myo-inositolo per coadiuvare il trattamento medico delle sopracitate patologie, nell’ottica di un sempre maggiore interesse verso soluzioni nutraceutiche o dietistiche di supporto nella gestione di patologie croniche spesso gravate da una scarsa compliance dei pazienti ai farmaci tradizionali.
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