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Archivio digitale delle tesi discusse presso l'Università di Pisa

Tesi etd-06112018-220459


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
BOSCHI, FABIO
URN
etd-06112018-220459
Titolo
L'applicazione delle norme in tema di anticorruzione e trasparenza alle società partecipate. Criticità e pregi della disciplina vigente
Dipartimento
SCIENZE POLITICHE
Corso di studi
SCIENZE DELLE PUBBLICHE AMMINISTRAZIONI
Relatori
relatore Prof.ssa Passalacqua, Michela
Parole chiave
  • d.lgs. n. 175/2016
  • d.lgs. n. 39/2013
  • d.lgs. n.33/2013
  • M.O.G. 231
  • prevenzione della corruzione
  • enti di diritto privato in controllo pubblico
  • disclosure
Data inizio appello
02/07/2018
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
02/07/2088
Riassunto
Il presente lavoro si propone di analizzare le dinamiche che hanno condotto all’applicazione della disciplina in tema di anticorruzione e trasparenza alle società in partecipazione pubblica, alla luce dei recenti interventi legislativi e regolatori succedutisi in materia.
Il primo capitolo tratta della progressiva diffusione, all’interno del nostro ordinamento, dell’approccio preventivo nel contrasto alla corruzione a partire dall’emanazione della legge 6 novembre 2012, n. 190. Particolare attenzione è stata riservata alla definizione del concetto di maladministration, all’importanza che la trasparenza amministrativa ha assunto come principale strumento di lotta al fenomeno corruttivo, nonché ai poteri sempre più incisivi che l’Autorità Nazionale Anticorruzione si è vista conferire come vera e propria Authority di settore.
Nel secondo capitolo è stata effettuata una ricostruzione dei vari interventi legislativi che si sono susseguiti negli ultimi anni e che hanno condotto ad un graduale ampliamento dell’ambito soggettivo di applicazione di tale disciplina pubblicistica, arrivando ad includervi soggetti in veste formalmente privata quali le società partecipate. Sono state analizzate le principali criticità presenti nella normativa di riferimento (il c.d. “pacchetto anticorruzione”) e i costanti interventi interpretativi messi in atto dall’A.N.AC. È stato, inoltre, sottolineato come il legislatore, nella scelta di assoggettare o meno tali soggetti alle norme in materia di anticorruzione e trasparenza, non abbia seguito la distinzione dottrinale tra “società-imprese pubbliche” e “società quasi-amministrazioni”, quanto piuttosto quella relativa alla “misura” della partecipazione.
Infine, il terzo capitolo è stato dedicato ai necessari adattamenti derivanti dalla concreta adozione di tale normativa da parte delle società partecipate. Rilievo centrale è stato dato agli obblighi di pubblicazione e alle misure organizzative e gestionali integrative del c.d. “modello 231”, con particolare riferimento alla figura del Responsabile della prevenzione della corruzione e della trasparenza e ai casi di inconferibilità e incompatibilità.
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