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Archivio digitale delle tesi discusse presso l'Università di Pisa

Tesi etd-06112018-204236


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
GULLO, GIUSEPPE
URN
etd-06112018-204236
Titolo
Istruzione, capitale umano e crescita economica: un'analisi per l'Italia
Dipartimento
ECONOMIA E MANAGEMENT
Corso di studi
STRATEGIA, MANAGEMENT E CONTROLLO
Relatori
relatore Corsini, Lorenzo
Parole chiave
  • istruzione
  • crescita economica
  • capitale umano
  • nuove riforme
  • PIL
Data inizio appello
02/07/2018
Consultabilità
Completa
Riassunto
L’obiettivo di questo elaborato è quello di dimostrare se la crescita economica sia positivamente influenzata dal livello del capitale umano della popolazione, quindi approfondire in maniera più analitica il rapporto istruzione/sviluppo economico ed illustrare perché le conoscenze e le competenze degli individui siano rilevanti nel rendere la società nel suo complesso più ricca. Dimostrato, quindi, se esiste o meno una correlazione tra istruzione e sviluppo economico, passerò al secondo obiettivo dell’elaborato, ovvero analizzerò alcune riforme orientate a migliorare a parer mio, attraverso principalmente l’educazione scolastica, la competitività dell’Italia. Inoltre, mostrerò possibili aree di azione per perfezionare le skills necessarie a ridurre i disallineamenti di abilità e favorire una maggiore produttività, benessere sociale e di conseguenza una ripresa della crescita economica.
Ho organizzato il mio lavoro in tre capitoli:
Nel primo capitolo, inizialmente si preciserà il concetto di capitale umano dal punto di vista economico evidenziando una serie di motivazioni sul perché l’istruzione deve essere considerata un bene d’investimento; quindi, si sottolineerà l’importanza della qualità della scuola, soprattutto a livello terziario; e come una forza lavoro più competente ed istruita incrementi la produttività del lavoro, la capacità delle imprese di svilupparsi ed adottare le tecnologie più avanzate e favorire l’innovazione.
Nel secondo capitolo si delineeranno le due teorie della crescita di lungo periodo, esogena ed endogena, con una breve analisi dei principali modelli. La teoria della crescita tradizionale si basava essenzialmente sul meccanismo di accumulazione del capitale fisico (macchinari e infrastrutture). Le nuove teorie della crescita hanno, invece, posto l’accento sull’importanza di considerare la conoscenza e le competenze incorporate dalla forza lavoro, spostando così l’attenzione sull’accumulazione di capitale umano. Il concetto che queste teorie cercano di formalizzare è proprio quello che ad un più alto livello di istruzione corrisponda un progresso tecnologico ed una crescita economica più sostenuta, redditi da lavoro maggiori associati ad una minore probabilità di restare disoccupati e, più in generale, condizioni di vita e di lavoro migliori per l’intera popolazione.
A tal riguardo, ho mostrato la specifica relazione sul tasso di crescita del PIL pro capite del capitale umano nella popolazione. L’idea alla base dell’analisi è che un grado più alto di istruzione innalzi la qualità del capitale umano comportando un PIL maggiore. Partendo dai risultati della letteratura teorica e da alcune evidenze empiriche sono stati, in conclusione, confrontati con i dati elaborati dai database Eurostat, OECD data, World Bank, ecc..
Infine, nel terzo capitolo si porrà l’attenzione su alcune riforme, politiche per l’istruzione ed interventi di governo su pratiche economiche finalizzate a stimolare il progresso e la crescita nel contesto italiano. I governi dei paesi, infatti, possono intervenire per aumentare la produttività del proprio sistema economico cercando di agire sulle determinanti che la favoriscono. Da un punto di vista economico, l’aspetto fondamentale del capitale umano, su cui ci si concentrerà, è l’accumulazione di capacità e competenze utili alla popolazione per entrare nel mondo del lavoro attraverso l’educazione formale, il tirocinio e l’esperienza professionale. Si tratta dunque, in crescendo, di capacità generali (alfabetizzazione, nozioni quantitative di base, capacità di svolgere ragionamenti astratti), specifiche (funzionamento di particolari processi produttivi o software) e competenze tecniche e scientifiche molto specialistiche.
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