Tesi etd-06112017-171335 |
Link copiato negli appunti
Tipo di tesi
Tesi di specializzazione (5 anni)
Autore
BERTONI, CLARA
URN
etd-06112017-171335
Titolo
monitoraggio del rischio trombotico nel paziente politraumatizzato
Dipartimento
PATOLOGIA CHIRURGICA, MEDICA, MOLECOLARE E DELL'AREA CRITICA
Corso di studi
ANESTESIA, RIANIMAZIONE, TERAPIA INTENSIVA E DEL DOLORE
Relatori
relatore Prof. Forfori, Francesco
correlatore Dott.ssa Pini, Silvia
correlatore Dott.ssa Pini, Silvia
Parole chiave
- politrauma
- rischio trombotico
Data inizio appello
05/07/2017
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
05/07/2087
Riassunto
L’incidenza di MTEV nel politrauma è molto alta e pone questi pazienti nella categoria a rischio più elevato e pertanto è di fondamentale importanza eseguire una monitorizzazione del rischio trombotico.
La difficoltà nell' eseguire il monitoraggio è sicuramente dovuta alla mancanza di marcatori specifici ma anche alla mancanza di studi su un argomento cosi difficile da affrontare,il bilanciamento del rischio trombotico e emorragico nei pazienti ricoverati in terapia intenvisa che devono affrontare più volte interventi chirurgici,monitoraggi invasivi e pluri somministrazione di emocomponenti.
Strumenti come l' ultrasonografia a compressione e il tromboelastogramma possono essere di grande auitoUno screening frequente dello sviluppo di TVP mediante una metodica validata e di basso costocome l' ultrasonografia a compressione potrebbe permettere di instaurare precocemente unaadeguata terapia antitrombotica in questi pazienti evitando che l’evento si complichi con l’emboliapolmonare.
Il tromboelastogramma è l unico strumento a disposizione che permette di monitorare visivamente i cambiamenti dello stato coagulativo di un paziente.
La metodica non è a basso costo come l 'ultrasonografia pertanto dev' essere mirata ed eseguita nei pazienti con rischio trombotico/emorragico non facile da gestire.
La difficoltà nell' eseguire il monitoraggio è sicuramente dovuta alla mancanza di marcatori specifici ma anche alla mancanza di studi su un argomento cosi difficile da affrontare,il bilanciamento del rischio trombotico e emorragico nei pazienti ricoverati in terapia intenvisa che devono affrontare più volte interventi chirurgici,monitoraggi invasivi e pluri somministrazione di emocomponenti.
Strumenti come l' ultrasonografia a compressione e il tromboelastogramma possono essere di grande auitoUno screening frequente dello sviluppo di TVP mediante una metodica validata e di basso costocome l' ultrasonografia a compressione potrebbe permettere di instaurare precocemente unaadeguata terapia antitrombotica in questi pazienti evitando che l’evento si complichi con l’emboliapolmonare.
Il tromboelastogramma è l unico strumento a disposizione che permette di monitorare visivamente i cambiamenti dello stato coagulativo di un paziente.
La metodica non è a basso costo come l 'ultrasonografia pertanto dev' essere mirata ed eseguita nei pazienti con rischio trombotico/emorragico non facile da gestire.
File
Nome file | Dimensione |
---|---|
La tesi non è consultabile. |