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Archivio digitale delle tesi discusse presso l'Università di Pisa

Tesi etd-06112014-161126


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
DALLE LUCHE, ALESSIA
URN
etd-06112014-161126
Titolo
L'anomalia italiana: una società che cambia, un welfare che non tiene il passo.
Dipartimento
SCIENZE POLITICHE
Corso di studi
SOCIOLOGIA E POLITICHE SOCIALI
Relatori
relatore Prof. Villa, Matteo
correlatore Prof. Ruggeri, Fedele
Parole chiave
  • terzo settore
  • trasformazioni economiche e socio-demografiche
  • nuovi bisogni
  • partecipazione
  • welfare state
Data inizio appello
01/07/2014
Consultabilità
Completa
Riassunto
Nel presente lavoro si sostiene che il caso italiano è caratterizzato da una desincronizzazione tra società e welfare state. Si tratta di una situazione che è stata, diciamo, costruita gradualmente nel tempo, principalmente per opera dei policy makers, non di un qualcosa che fatalmente si è prodotto e che non poteva non verificarsi. C’è tuttavia da sottolineare che un certo scarto tra società e welfare state, quindi tra domanda sociale e risposta, è praticamente ineluttabile – soprattutto nelle società odierne altamente complesse e dinamiche. In Italia però tale desincronizzazione è decisamente eccessiva, quindi non più sostenibile, nella misura in cui essa fa sì che sia la stessa tenuta della coesione sociale ad essere minacciata. Si deve aggiungere altresì che il welfare italiano presenta ab origine anomalie e limiti significativi, cosicché quella desincronizzazione diviene ancora più problematica. La conseguenza di un siffatto stato di cose è che oggi la questione sociale raggiunge dimensioni inedite. Si capisce allora come sia non più ulteriormente rinviabile l’avvio di un processo di modernizzazione del sistema di welfare. Date le difficoltà dello Stato nel riuscire a far fronte a una domanda sociale crescente, in specie a causa del dissesto della finanza pubblica, da più parti si ritiene che tale processo sarà trainato dal terzo settore e altresì che nel nuovo assetto della politica sociale la partecipazione costituirà una componente fondamentale. Con riferimento ad entrambi questi aspetti, lo scenario che si presenta però è alquanto complesso e si intravedono varie criticità che ostacolano il raggiungimento di risultati concreti e positivi. Intraprendere un percorso di riforma del welfare si rende necessario nella misura in cui quest'ultimo costituisce un sistema istituzionale storicamente e socialmente determinato, il cui scopo è quello di garantire il benessere sociale in un determinato spazio/tempo. Se la società cambia per una serie di trasformazioni economiche e socio-demografiche radicali, affinché il welfare continui a svolgere in modo efficace e efficiente la funzione per cui esso è stato istituito, è essenziale che venga modificato, per cercare di renderlo il più possibile adeguato alle nuove dinamiche e ai nuovi assetti sociali. Venendo all’impianto del lavoro, questo si compone di cinque capitoli. Nel primo vi è una presentazione generale del welfare state, in cui si argomenta circa il che cosa sia, il come si sia originato e sviluppato, vengono inoltre illustrate le principali tipologie che sono state elaborate. Il secondo capitolo restringe il focus sul welfare italiano, al fine di metterne in evidenza evoluzione, particolarità e debolezze. Nel terzo capitolo vengono analizzate le trasformazioni economiche e socio-demografiche che hanno investito la società italiana, vale a dire crisi economica, globalizzazione, dinamiche del mercato del lavoro, invecchiamento demografico, immigrazione, mutamenti della struttura familiare. Il quarto capitolo si propone di indagare quella che è oggi la questione sociale, che si manifesta con un ampliamento dell’area della vulnerabilità e della esclusione sociale e altresì con un incremento dei livelli di diseguaglianza. L’ultimo capitolo offre una riflessione sui possibili scenari futuri per il welfare state, in particolare con riferimento al tema della partecipazione e al ruolo del terzo settore.
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