Tesi etd-06112009-100428 |
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Tipo di tesi
Tesi di laurea vecchio ordinamento
Autore
NAPPI, FRANCESCA
URN
etd-06112009-100428
Titolo
Progettazione razionale della riqualificazione di sovrastrutture aeroportuali con la tecnica del riciclaggio a freddo
Dipartimento
INGEGNERIA
Corso di studi
INGEGNERIA CIVILE
Relatori
Relatore Lancieri, Fausto
Relatore Marradi, Alessandro
Relatore Tempestini, Mario
Relatore Ulini, Gregorio Maria
Relatore Marradi, Alessandro
Relatore Tempestini, Mario
Relatore Ulini, Gregorio Maria
Parole chiave
- aeroporti
- analisi di sensitività
- bitume schiumato
- dimensionamento
- riciclaggio a freddo
Data inizio appello
06/07/2009
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
06/07/2049
Riassunto
Negli ultimi anni, a causa della continua crescita della domanda di trasporto aereo,
si sta moltiplicando il numero di scali aerei che hanno la necessità di riqualificare le aree esistenti che, ancorché deteriorate, vengono chiamate ad un nuovo ciclo di vita operativa. Ciò pone il problema di come intervenire per ripristinare tali pavimentazioni in modo contemporaneamente efficiente ed economico e ricercare una metodologia di risanamento che contemperi le due esigenze. L’aumentata sensibilità nei confronti delle tematiche ambientali, la scarsa disponibilità di materie prime e l’elevato valore intrinseco dei materiali di risulta delle vecchie sovrastrutture parallelamente all’istituzione di nuove norme, come il “decreto Ronchi”, che individuano i materiali di risulta delle demolizioni stradali “rifiuto di tipo speciale non pericoloso”, hanno portato, ad orientarsi verso un riutilizzo o riuso di tali materiali (un tempo semplicemente scartati) e ad un crescente interesse per il fresato ottenuto con operazioni di scarifica degli strati legati a bitume.
In questa ottica il “rifiuto” diventa una preziosa risorsa da reinserire efficacemente nel processo produttivo. Una tecnica che ha suscitato e ancora suscita molto interesse in questo campo, per i suoi bassi costi ambientali ed energetici, è il riciclaggio a freddo, sviluppatosi grazie ai notevoli passi avanti fatti sia nello studio dei materiali, in particolare delle emulsioni bituminose, che nelle tecniche di produzione ed in quelle di messa in opera. Con questa tecnica si ottiene conglomerato bituminoso pronto per la stesa, miscelando, a temperatura ambiente, fresato, emulsione bituminosa, acqua e filler minerale o di cemento, in impianto fisso o semovente. Tale tecnica, affacciatasi inizialmente in ambito stradale, vede oggi le sue prime applicazioni anche in campo aeroportuale. Le problematiche che si devono affrontare nel dimensionamento di sovrastrutture aeroportuali, sono tuttavia molto diverse da quelle relative al caso stradale, principalmente per la differente entità dei carichi che interessano la pavimentazione, inoltre negli ultimi anni l’introduzione sul mercato di aerei di nuova generazione, con pesi e configurazione dei carrelli di atterraggio sostanzialmente differenti da quelli precedenti, ha evidenziato il problema della limitatezza di applicazione dei metodi di dimensionamento empirici delle pavimentazioni aeroportuali da sempre utilizzati per il dimensionamento di tali sovrastrutture. Da più parti si sta allora valutando l’opportunità dell’impiego di metodi razionali e negli ultimi anni numerosi programmi di ricerca hanno messo a punto software di calcolo basati sul modello del multistrato elastico e sugli elementi finiti. Nel presente lavoro si è affrontato lo studio di riqualificazione di una sovrastruttura aeroportuale mediante la tecnica del riciclaggio a freddo. In linea con i correnti sviluppi in campo aeroportuale, la fase di dimensionamento è stata condotta attraverso un approccio completamente razionale, con l’ausilio del programma di calcolo APSDS. Il software ha permesso di analizzare agevolmente l’effettivo stato tenso-deformativo per tutti i punti della sezione trasversale dell’infrastruttura e per tutti i velivoli componenti lo spettro di traffico, tenendo conto della curva di distribuzione degli aeromobili sulla pista. Lo studio si è concluso con un’ analisi di sensitività, volta a stimare l’incidenza di taluni parametri sui risultati progettuali.
si sta moltiplicando il numero di scali aerei che hanno la necessità di riqualificare le aree esistenti che, ancorché deteriorate, vengono chiamate ad un nuovo ciclo di vita operativa. Ciò pone il problema di come intervenire per ripristinare tali pavimentazioni in modo contemporaneamente efficiente ed economico e ricercare una metodologia di risanamento che contemperi le due esigenze. L’aumentata sensibilità nei confronti delle tematiche ambientali, la scarsa disponibilità di materie prime e l’elevato valore intrinseco dei materiali di risulta delle vecchie sovrastrutture parallelamente all’istituzione di nuove norme, come il “decreto Ronchi”, che individuano i materiali di risulta delle demolizioni stradali “rifiuto di tipo speciale non pericoloso”, hanno portato, ad orientarsi verso un riutilizzo o riuso di tali materiali (un tempo semplicemente scartati) e ad un crescente interesse per il fresato ottenuto con operazioni di scarifica degli strati legati a bitume.
In questa ottica il “rifiuto” diventa una preziosa risorsa da reinserire efficacemente nel processo produttivo. Una tecnica che ha suscitato e ancora suscita molto interesse in questo campo, per i suoi bassi costi ambientali ed energetici, è il riciclaggio a freddo, sviluppatosi grazie ai notevoli passi avanti fatti sia nello studio dei materiali, in particolare delle emulsioni bituminose, che nelle tecniche di produzione ed in quelle di messa in opera. Con questa tecnica si ottiene conglomerato bituminoso pronto per la stesa, miscelando, a temperatura ambiente, fresato, emulsione bituminosa, acqua e filler minerale o di cemento, in impianto fisso o semovente. Tale tecnica, affacciatasi inizialmente in ambito stradale, vede oggi le sue prime applicazioni anche in campo aeroportuale. Le problematiche che si devono affrontare nel dimensionamento di sovrastrutture aeroportuali, sono tuttavia molto diverse da quelle relative al caso stradale, principalmente per la differente entità dei carichi che interessano la pavimentazione, inoltre negli ultimi anni l’introduzione sul mercato di aerei di nuova generazione, con pesi e configurazione dei carrelli di atterraggio sostanzialmente differenti da quelli precedenti, ha evidenziato il problema della limitatezza di applicazione dei metodi di dimensionamento empirici delle pavimentazioni aeroportuali da sempre utilizzati per il dimensionamento di tali sovrastrutture. Da più parti si sta allora valutando l’opportunità dell’impiego di metodi razionali e negli ultimi anni numerosi programmi di ricerca hanno messo a punto software di calcolo basati sul modello del multistrato elastico e sugli elementi finiti. Nel presente lavoro si è affrontato lo studio di riqualificazione di una sovrastruttura aeroportuale mediante la tecnica del riciclaggio a freddo. In linea con i correnti sviluppi in campo aeroportuale, la fase di dimensionamento è stata condotta attraverso un approccio completamente razionale, con l’ausilio del programma di calcolo APSDS. Il software ha permesso di analizzare agevolmente l’effettivo stato tenso-deformativo per tutti i punti della sezione trasversale dell’infrastruttura e per tutti i velivoli componenti lo spettro di traffico, tenendo conto della curva di distribuzione degli aeromobili sulla pista. Lo studio si è concluso con un’ analisi di sensitività, volta a stimare l’incidenza di taluni parametri sui risultati progettuali.
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