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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-06102021-114558


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
PINZONE, GABRIELE
URN
etd-06102021-114558
Titolo
IMPRENDITORIALITA IMMIGRATA NELLE START-UP INNOVATIVE ITALIANE.
Dipartimento
ECONOMIA E MANAGEMENT
Corso di studi
STRATEGIA, MANAGEMENT E CONTROLLO
Relatori
relatore Prof. Bianchi Martini, Silvio
Parole chiave
  • start-up act
  • Italy
  • start-up
  • Italia
  • Start-up act
  • immigrant entrepreneurship
  • entrepreneurship innovative
  • start-up innovative
  • imprenditorialità
  • imprenditorialità immigrata
Data inizio appello
12/07/2021
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
12/07/2091
Riassunto
Come emerso da alcuni dei dati piu’ recenti rilasciati da UnionCamere, in Italia un’impresa su dieci è guidata da imprenditori immigranti. L’imprenditorialità immigrata è un tema di cui, nelle sue diverse accezioni, spesso si è sentito parlare e tutt’ora riveste un ruolo cruciale nel dibattito pubblico. Ad esempio, a livello politico sembra che l’Europa stia iniziando a prestare sempre più attenzione alla voce di quegli Stati che per diverso tempo hanno chiesto di rivedere quanto sancito dal trattato di Dublino del 1990 che circoscrive l’onere di gestione del fenomeno esclusivamente allo Stato di ‘’primo approdo”. Inoltre, al fronte di un netto calo delle imprese fondate da italiani oggi, le imprese etniche sono in grado di fornire nuove tipologie di servizi anche e soprattutto nei mercati in cui accedono gli autoctoni. Inoltre, come riportato nell’edizione piu’ recente del Rapporto Immigrazione e Imprenditoria (2019-2020), si riscontra una maggiore, seppure ancora limitata, partecipazione degli immigrati alle start-up innovative, introdotte nel panorama italiano con lo Start-up Act del 2012 e definite dal Ministero dello Sviluppo Economico come imprese giovani, ad alto contenuto tecnologico ed operanti in settori innovativi. Considerando quanto presentato, il proposito dell’elaborato sopracitato è quello di analizzare attraverso un’indagine statistica descrittiva semplice il rispetto dei requisiti indicati dal decreto legislativo 179/2012 all’interno delle start-up innovative a conduzione esclusiva di immigranti. La ricerca sarà inoltre approfondita introducendo una distinzione tra i sub-campioni delle giovani donne imprenditrici e quello dei giovani uomini imprenditori.

As emerged from some of the most recent data released by UnionCamere, in Italy one company out of ten is led by immigrant entrepreneurs. Immigrant entrepreneurship is a topic that, in its various meanings, has often been heard of and still plays a crucial role in the public debate. For example, at the political level it seems that Europe is beginning to pay more and more attention to the voice of those States which for some time have asked to review the provisions of the 1990 Dublin Treaty which limits the burden of managing the phenomenon exclusively to State of '' first landing ". Furthermore, in the face of a sharp decline in companies founded by Italians today, ethnic companies are able to provide new types of services also and above all in the markets where the natives enter. Furthermore, as reported in the most recent edition of the Immigration and Entrepreneurship Report (2019-2020), there is a greater, albeit still limited, participation of immigrants in innovative start-ups, introduced in the Italian panorama with the Start-up Act of 2012 and defined by the Ministry of Economic Development as young, high-tech companies operating in innovative sectors. Considering what has been presented, the purpose of the aforementioned paper is to analyze, through a simple descriptive statistical survey, compliance with the requirements indicated by Legislative Decree 179/2012 within innovative start-ups run exclusively by immigrants. The research will also be deepened by introducing a distinction between the sub-samples of young female entrepreneurs and that of young male entrepreneurs.
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