Tesi etd-06102019-181201 |
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Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
GIANARDI, VALERIA
URN
etd-06102019-181201
Titolo
Progetto per un Museo della Ceramica nel complesso Vaccari di Ponzano Ceramica a S. Stefano Magra.
Dipartimento
CIVILTA' E FORME DEL SAPERE
Corso di studi
ARCHEOLOGIA
Relatori
relatore Prof.ssa Donati, Fulvia
Parole chiave
- archeologia
- ceramica
- museologia
Data inizio appello
08/07/2019
Consultabilità
Completa
Riassunto
La società contemporanea affonda le sue radici in un passato non sempre così evidente e comprensibile a tutti. Il compito della museologia archeologica è quello di creare un ponte tra passato e presente, in maniera il più possibile coinvolgente, diretta e fruibile, nel pieno rispetto della conservazione e della tutela del bene archeologico.
Partendo da tali considerazioni e sull’onda del progetto N.O.V.A. nasce il lavoro di questo elaborato.
Il progetto N.O.V.A., (Nuovo Opificio Vaccari per le Arti), promosso dal comune di S. Stefano Magra (SP), mira alla realizzazione di un polo culturale ed alla riprogrammazione urbana di tutta l’area del vecchio stabilimento della Ceramica Ligure Vaccari, fabbrica per la produzione di ceramica industriale, presente sul territorio spezzino a partire dalla fine del 1800 fino ai primi anni del nuovo millennio. Si tratta di uno spazio di oltre 180.000 mq, una vera e propria città “nascosta” nel tessuto urbano esistente. E’ stato recuperato dal Comune, in collaborazione con la Sovrintendenza per i Beni Archivistici, gran parte del materiale cartaceo di interesse storico e delle strumentazioni antiche ancora abbandonate nella fabbrica. E’ stato acquisito un capannone di particolare pregio (area ex Calibratura) che ospita tutta la consistenza storica salvata e che racconta la vita ultracentenaria di una fabbrica che è stata per decenni sinonimo di eccellenza italiana nel mondo, tanto importante da cambiare il volto di una località di questo Comune che tutt’oggi viene chiamata la “Ceramica”. La condizione di semi abbandono in cui versa gran parte dell’area costituisce un vero e proprio vuoto funzionale in contrasto con le notevoli dimensioni degli edifici, con le loro bellezze storico-architettoniche e con il forte carattere identitario che rappresentano.
Da qui l’idea di sviluppare un progetto che possa promuovere un nuovo spazio museale unico nel suo genere per la conoscenza della produzione ceramica del passato.
Ai fini dello sviluppo del progetto sono state effettuate ricerche presso il Comune di S. Stefano e l’Archivio dell’ex “Ceramica Vaccari”, dove è stata reperita gran parte della documentazione cartacea e fotografica.
Questi studi preliminari hanno permesso di capire la storia di questa realtà e di conoscere le intenzioni del Comune sul futuro del complesso: creare un centro polifunzionale per le arti e la cultura, di servizio all’intera Provincia della Spezia.
Per quanto concerne i materiali archeologici, la ricerca è stata effettuata presso il Museo Archeologico del Castello di San Giorgio di La Spezia e il Museo Archeologico di Luni, che hanno messo a disposizione ceramiche provenienti da contesti locali che sono state inserite nel progetto allestitivo qui presentato.
Il primo capitolo offre una panoramica sulla storia dell’Opificio Vaccari con particolare attenzione all’impatto economico, sociale ed artistico che la sua attività ha avuto sul territorio della Provincia.
Nel secondo capitolo si procede all’analisi degli elementi motivanti il recupero e la riqualificazione,sull’onda di esempi eccellenti.
Il terzo capitolo riguarda i contenuti e la mission che si è pensato di attribuire al museo caratterizzandolo con un filo conduttore che unisca in continuum il passato più remoto a quello più recente coniugando l’archeologia tradizionale, l’archeologia della produzione e l’archeologia industriale.
Nel quarto capitolo si entra nel vivo della proposta espositiva con un progetto allestitivo che si ritiene idoneo all’esposizione di una collezione peculiare.
Infine nel quinto ed ultimo capitolo, a conclusione di questo lavoro, si presentano alcune proposte relative all’offerta dei servizi.
Partendo da tali considerazioni e sull’onda del progetto N.O.V.A. nasce il lavoro di questo elaborato.
Il progetto N.O.V.A., (Nuovo Opificio Vaccari per le Arti), promosso dal comune di S. Stefano Magra (SP), mira alla realizzazione di un polo culturale ed alla riprogrammazione urbana di tutta l’area del vecchio stabilimento della Ceramica Ligure Vaccari, fabbrica per la produzione di ceramica industriale, presente sul territorio spezzino a partire dalla fine del 1800 fino ai primi anni del nuovo millennio. Si tratta di uno spazio di oltre 180.000 mq, una vera e propria città “nascosta” nel tessuto urbano esistente. E’ stato recuperato dal Comune, in collaborazione con la Sovrintendenza per i Beni Archivistici, gran parte del materiale cartaceo di interesse storico e delle strumentazioni antiche ancora abbandonate nella fabbrica. E’ stato acquisito un capannone di particolare pregio (area ex Calibratura) che ospita tutta la consistenza storica salvata e che racconta la vita ultracentenaria di una fabbrica che è stata per decenni sinonimo di eccellenza italiana nel mondo, tanto importante da cambiare il volto di una località di questo Comune che tutt’oggi viene chiamata la “Ceramica”. La condizione di semi abbandono in cui versa gran parte dell’area costituisce un vero e proprio vuoto funzionale in contrasto con le notevoli dimensioni degli edifici, con le loro bellezze storico-architettoniche e con il forte carattere identitario che rappresentano.
Da qui l’idea di sviluppare un progetto che possa promuovere un nuovo spazio museale unico nel suo genere per la conoscenza della produzione ceramica del passato.
Ai fini dello sviluppo del progetto sono state effettuate ricerche presso il Comune di S. Stefano e l’Archivio dell’ex “Ceramica Vaccari”, dove è stata reperita gran parte della documentazione cartacea e fotografica.
Questi studi preliminari hanno permesso di capire la storia di questa realtà e di conoscere le intenzioni del Comune sul futuro del complesso: creare un centro polifunzionale per le arti e la cultura, di servizio all’intera Provincia della Spezia.
Per quanto concerne i materiali archeologici, la ricerca è stata effettuata presso il Museo Archeologico del Castello di San Giorgio di La Spezia e il Museo Archeologico di Luni, che hanno messo a disposizione ceramiche provenienti da contesti locali che sono state inserite nel progetto allestitivo qui presentato.
Il primo capitolo offre una panoramica sulla storia dell’Opificio Vaccari con particolare attenzione all’impatto economico, sociale ed artistico che la sua attività ha avuto sul territorio della Provincia.
Nel secondo capitolo si procede all’analisi degli elementi motivanti il recupero e la riqualificazione,sull’onda di esempi eccellenti.
Il terzo capitolo riguarda i contenuti e la mission che si è pensato di attribuire al museo caratterizzandolo con un filo conduttore che unisca in continuum il passato più remoto a quello più recente coniugando l’archeologia tradizionale, l’archeologia della produzione e l’archeologia industriale.
Nel quarto capitolo si entra nel vivo della proposta espositiva con un progetto allestitivo che si ritiene idoneo all’esposizione di una collezione peculiare.
Infine nel quinto ed ultimo capitolo, a conclusione di questo lavoro, si presentano alcune proposte relative all’offerta dei servizi.
File
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