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Thesis etd-06102012-175104


Thesis type
Tesi di laurea specialistica
Author
MALIGNAGGI, ENRICA
URN
etd-06102012-175104
Thesis title
Twitter come news medium: l'ipotesi dell'agenda setting in internet
Department
INTERFACOLTA'
Course of study
SISTEMI E PROGETTI DI COMUNICAZIONE
Supervisors
correlatore Prof. Guidi, Marco Enrico Luigi
relatore Dott.ssa Bracciale, Roberta
Keywords
  • agenda setting
  • informazione
  • mass media
  • pubblico
  • Twitter
Graduation session start date
16/07/2012
Availability
Withheld
Release date
16/07/2052
Summary
Sebbene i postulati della teoria dell'agenda setting siano stati formulati in un periodo profondamente diverso dall'attuale scenario, sia dal punto di vista tecnologico che sociale, molte sono le prospettive di ricerca che questa teoria permette di estendere al sistema dei media digitali. La teoria si compone di più livelli: un primo livello che accosta l'agenda dei media, in particolare della stampa tradizionale, a quella del pubblico; un secondo livello che suppone un trasferimento alla “mente” del pubblico, oltre che dell'ordine del giorno, anche dell'insieme di attributi che circondano le notizie fornite dai media, infine, la così detta agenda building che, per via della complessa relazione tra il sistema dei media e quello politico, viene considerato un filone a parte.
Quando si accede a Twitter, la prima cosa che l'utente si trova dinnanzi, oltre agli aggiornamenti delle persone che segue, è una lista di dieci notizie, la maggior parte delle quali sono contrassegnate dal simbolo dell'hashtag. Gli hashtag che si incontrano sulla home page di Twitter hanno la funzione di segnalare agli utenti gli argomenti di cui in un preciso momento si sta parlando. Tali argomenti abbracciano le tematiche più svariate, ci si può imbattere in hashtag che riportano strane combinazioni di frasi e parole, alcune evocano una canzone o un film, alcune comunicano il nome di qualche personaggio che ha fatto o detto qualcosa, o come già osservato, si riscontrano notizie di assoluta attualità e di particolare rilevanza che piombano inaspettate. Qualunque sia la natura e l'oggetto delle notizie, gli utenti vengono incuriositi e stimolati a twittare le loro opinioni a riguardo, innescando il più delle volte vere e proprie discussioni. È come se Twitter invitasse le persone a dire la loro e a esprimere un parere su “qualcosa”. Ed è proprio su questo “qualcosa” che bisogna riflettere per capire che nesso possa esistere tra Twitter e la teoria dell'agenda setting.
L'aspetto più interessante, che meglio esprime la relazione con la teoria, lo si coglie quando Twitter accosta l'hashtag a una notizia veicolata da altri mass media, come la stampa o i notiziari televisivi. Quando ciò accade gli utenti si cimentano a fare conversazione attorno a quella notizia, a postare le proprie posizioni e a palesare le proprie posizioni. L'idea che su Twitter gli utenti parlino e si confrontino su argomenti riportati dai tradizionali mezzi d'informazione, rende questo servizio non solo uno strumento di intermediazione tra il pubblico e il sistema dei mass media in generale, ma anche un luogo aperto alle impressioni che la gente matura nei confronti delle informazioni.
Da questa prima osservazione, si può dedurre che la diversa tipologia delle notizie veicolate su Twitter è alla base del differente comportamento della piattaforma, ora come estensione dei mezzi tradizionali, ora come spazio comunicativo e partecipativo della popolazione virtuale.
Quando Cohen nel 1963 (cit. in Bentivegna 1994) scriveva che:

[…] La stampa può, nella maggior parte dei casi, non essere capace di suggerire alle persone cosa pensare, ma essa ha un potere sorprendente nel suggerire ai propri lettori intorno a cosa pensare[…] (p. 7).

non poteva immaginare che a distanza di sessant'anni un servizio come Twitter potesse assolvere le stesse funzioni.
Infatti, la top trend comprende un elenco di dieci argomenti che vengono presentati dal sistema come temi di tendenza, questo è il modo in cui Twitter suggerisce alle persone intorno a cosa discutere, proprio come si comporta il sistema dei media di cui parlava Cohen. È nel momento in cui tra i trend sono posizionate tematiche di ordine politico, sociale ed economico, che si può ipotizzare un'applicazione del fenomeno dell'agenda setting anche su Twitter.
Anche se la strategia utilizzata dal sistema per stilare la top trend non è nota, tuttavia, la prima cosa che le persone tendono a fare una volta che vi si trovano di fronte, è pensare che quelle sono le notizie di cui ci si deve preoccupare in un dato momento. Alla stessa stregua di un quotidiano o della televisione, Twitter indirizzerebbe l'attenzione del pubblico su determinate questioni che coinvolgono la società.
Un primo avvicinamento tra i mass media mainstream e Twitter è, dunque, che entrambi vengono adottati a scopi informativi, per essere al corrente di ciò che sta succedendo nel mondo. In questo modo la costruzione della realtà operata dai tradizionali mezzi di comunicazione si sposta su Twitter, e tramite esso entra a far parte della sfera conoscitiva delle persone. Sotto questo punto di vista possiamo pensare Twitter come una finestra digitale aperta sul mondo reale.
Ma per poter parlare di un'effettiva applicazione del fenomeno dell'agenda setting su Twitter, bisogna ricordare anche un'ulteriore definizione della teoria, quella secondo cui l'agenda del pubblico rappresenti l'immagine riflessa di quella dei media, il cosiddetto trasferimento di rilevanza e di salienza delle questioni che si sposta dai media al pubblico.
La formulazione ufficiale della teoria dell'agenda setting risale al 1972 e sottolinea come i mass media sono capaci di «influenzare significativamente l'ordine d'importanza che il pubblico attribuisce alle issues» (McCombs, Shaw 1972 cit. in Marini 2006, p. 9). Con particolare riferimento alla stampa, i due studiosi affermavano che i giornali propongono al pubblico un insieme di questioni rilevanti sulle quali le persone sono libere di pensare in modo autonomo. Allo stesso modo, Twitter offre un elenco di argomenti di tendenza e di news selezionate dalle fonti esterne della stampa e le offre al proprio pubblico di utenti, affinché essi ne usufruiscano e ne esprimano i loro giudizi. Così Twitter alimenterebbe il discorso pubblico, poiché stimola le persone a dire quello che pensano e a manifestare come si stanno approcciando ai problemi della società, definiti tali dai tradizionali mass media.
All'epoca della nascita della teoria, gli strumenti di rilevazione dell'opinione pubblica erano perlopiù caratterizzati da sondaggi e il campo di ricerca più ambito erano le elezioni, perché tramite le votazioni e la preparazione delle campagne, i ricercatori erano in grado di confrontare e poi valutare le opinioni della gente con i risultati elettorali, solo in questo modo potevano verificare il passaggio dall'agenda dei media all'agenda del pubblico.
Per condurre una simile stima di carattere elettorale su Twitter, parecchi studiosi hanno calcolato e analizzato i tweet di grossi campioni di utenti, ottenendo ottimi risultati che confermano i tweet come validi indicatori circa gli esiti elettorali. Molte ricerche hanno, infatti, affermato che il chiacchiericcio che coinvolge gli utenti su una determinata questione, riporta con chiarezza quello che le persone pensano a riguardo.
Ricorrendo all'analisi dei messaggi degli utenti, molti ricercatori sono stati in grado di rilevare anche la percezione dell'opinione pubblica riguardo notizie ed eventi di grosso spessore. Sotto questa prospettiva Twitter si rivela una risorsa preziosa per esplorare il sentimento pubblico e conoscere la direzione dell'opinione sociale e politica.
L'analisi di Twitter è, dunque, di fondamentale importanza. In primo luogo, perché funge da strumento d'informazione, offrendo quotidianamente e tempestivamente, una porzione di realtà agli individui, questa funzione è particolarmente evidente nella sua capacità di suggerire e indirizzare il pubblico verso determinati hashtag; in secondo luogo, l'impatto che Twitter ha sulle persone si risolve in un invito alla discussione e al dibattito, i quali possono essere considerati espressione diretta del consenso pubblico.
Se è vero, come hanno appurato le diverse indagini, che i dibattiti che nascono attorno alle notizie di Twitter raccolgono i pensieri e i sentimenti degli utenti, allora il trasferimento dell'agenda dei media a quella del pubblico passerebbe e si esprimerebbe attraverso Twitter e se un effetto di agenda setting realmente esiste, allora le persone esprimeranno nei loro tweet quello che hanno appreso dai giornali.
È da tale osservazione, molto vicina alla formulazione dell'agenda setting, che è scaturito l'interesse di questo lavoro a indagare sull'adozione di Twitter come news medium e sulle sue implicazioni nella sfera cognitiva delle persone.
Per raggiungere quest’obiettivo è stata condotta un’analisi, la quale è stata eseguita in due livelli: in primo luogo sono stati confrontati gli ordini del giorno di due quotidiani e la lista dei temi di tendenza proposta da Twitter; e in secondo luogo è stata valutata l’agenda del pubblico, manifestata nei messaggi inviati dagli utenti all’interno del sistema. Per verificare questa doppia convergenza, un primo sguardo è stato rivolto agli ordini del giorno di Twitter e di due quotidiani rappresentativi della stampa italiana.
La prima domanda di ricerca è dunque: esiste un parallelismo tra le notizie riportate dalla stampa tradizionale e le notizie riportate dalla top trend di Twitter? L'agenda della stampa corrisponde all'agenda di Twitter?
A questa prima domanda, che si ispira al primo livello della teoria dell'agenda setting, si è cercato di rispondere facendo una comparazione tra le notizie indicate da La Repubblica e Il Corriere della Sera e la lista degli argomenti trend di Twitter.
La seconda domanda di ricerca è invece la seguente: l'agenda del pubblico espressa dai tweet delle persone è plasmata dall'agenda dei media tradizionali? Esiste un trasferimento di rilevanza e di salienza nell'agenda dei tweet?
Per rispondere alla seconda domanda di ricerca si sono analizzati i messaggi degli utenti relativi alla notizia e si è esaminato il loro ciclo di vita, la loro tipologia, la loro struttura e le categorie di pubblico.
Per rispondere alla prima domanda di ricerca, si è scelto di fare un monitoraggio contemporaneo della top trend di Twitter e la prima pagina della versione online di due quotidiani, La Repubblica e Il Corriere della sera. Il monitoraggio è durato una settimana, durante la quale è stata presa nota della lista dei temi di tendenza e delle prime notizie presenti in prima pagina, ogni giorno dal 14 maggio al 21 maggio 2012. Sono state compiute tre annotazioni al giorno, ciascuna delle quali è stata effettuata a intervalli di 6 ore, a partire dalle 10.00 del mattino fino alle 22.00 della sera: alle 10.00 la prima, alle 16.00 la seconda e alle 22.00 l'ultima.
Dopo aver preso nota dei temi discussi sulla piattaforma e delle news presentate dai quotidiani, per ogni rilevazione sono state selezionate due questioni: la prima notizia endogena e la prima notizia esogena, quest'ultima comune a entrambi i supporti informativi.
Entrambe le parole chiave che identificano le news, sono state inserite in un software che si occupa del download di tweet. Quest'ultima scelta è stata funzionale alla seconda parte della ricerca, che prevede l'analisi dei messaggi twittati dalle persone per verificare se esiste un'analogia con quanto messo in rilievo dalla stampa.
Sono stati scaricati 36 hashtag, i quali hanno prodotto 703.755 tweet. Infine, i dati raccolti sono stati archiviati in fogli di lavoro Excel per poterli analizzare.
Tutti i casi studio presi in esame hanno dimostrato che un effetto di agenda setting esiste anche in internet: gli utenti di Twitter hanno dato prova di aver accolto le news presenti sui media tradizionali e di averle apprese e discusse all’interno del social media.
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