Tesi etd-06102008-184954 |
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Tipo di tesi
Tesi di laurea specialistica
Autore
MIGLIETTI, SARA OLIVIA
URN
etd-06102008-184954
Titolo
TRA PUBBLICO E PRIVATO. Osservazioni sul pensiero etico e politico di Jean Bodin
Dipartimento
LETTERE E FILOSOFIA
Corso di studi
FILOSOFIA E FORME DEL SAPERE
Relatori
Relatore Prof.ssa Bassi, Simonetta
Parole chiave
- Aristotele
- assolutismo
- Bodin
- corpi intermedi
- famiglia
- libertà
- partecipazione politica
- pluralismo
- privato
- pubblico
- vita attiva
- vita contemplativa
Data inizio appello
03/07/2008
Consultabilità
Parziale
Data di rilascio
03/07/2048
Riassunto
Studio del rapporto tra sfera pubblica e sfera privata nel pensiero etico e politico di Jean Bodin.
La concezione politica di Bodin non va considerata assolutistica nell'accezione secentesca del termine: l'autore non concepisce né l'accentramento amministrativo né l'uniformità legislativa come fenomeni positivi, ma auspica il concorso delle periferie e la partecipazione dei cittadini alla vita politica della nazione. Un ruolo importante è svolto in questo senso dai corpi intermedi: tra Stato e individuo si frappone in particolare la famiglia, la quale si situa all'incrocio tra pubblico e privato. Un persistente nodo problematico va ravvisato nel conflitto tra vita attiva, pubblica, politicamente superiore; e vita contemplativa, privata, eticamente superiore. Il chiaro primato assegnato da Bodin alla seconda sembra mal conciliarsi con la necessità di un'attiva partecipazione alla vita pubblica, postulata soprattutto nella dedica della seconda edizione della République. Bodin tenta di superare questo contrasto nel Colloquium Heptaplomeres, assegnando un ruolo sociale ben preciso ai contemplatori; inoltre, grazie alla dottrina del determinismo climatico (in base alla quale si assegnano caratteri differenti ai popoli delle diverse zone geografiche), l'antinomia tra vita attiva e vita contemplativa viene risolta ponendosi nella prospettiva di un'armonia cosmica tra i popoli e formulando l'ideale di una Res Publica Universalis.
La concezione politica di Bodin non va considerata assolutistica nell'accezione secentesca del termine: l'autore non concepisce né l'accentramento amministrativo né l'uniformità legislativa come fenomeni positivi, ma auspica il concorso delle periferie e la partecipazione dei cittadini alla vita politica della nazione. Un ruolo importante è svolto in questo senso dai corpi intermedi: tra Stato e individuo si frappone in particolare la famiglia, la quale si situa all'incrocio tra pubblico e privato. Un persistente nodo problematico va ravvisato nel conflitto tra vita attiva, pubblica, politicamente superiore; e vita contemplativa, privata, eticamente superiore. Il chiaro primato assegnato da Bodin alla seconda sembra mal conciliarsi con la necessità di un'attiva partecipazione alla vita pubblica, postulata soprattutto nella dedica della seconda edizione della République. Bodin tenta di superare questo contrasto nel Colloquium Heptaplomeres, assegnando un ruolo sociale ben preciso ai contemplatori; inoltre, grazie alla dottrina del determinismo climatico (in base alla quale si assegnano caratteri differenti ai popoli delle diverse zone geografiche), l'antinomia tra vita attiva e vita contemplativa viene risolta ponendosi nella prospettiva di un'armonia cosmica tra i popoli e formulando l'ideale di una Res Publica Universalis.
File
Nome file | Dimensione |
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00_frontespizio.pdf | 2.76 Kb |
01_introduzione.pdf | 71.10 Kb |
1 file non consultabili su richiesta dell’autore. |