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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-06092019-204220


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
LO RE, CHIARA
URN
etd-06092019-204220
Titolo
Dario Giacomelli e la "elegante Formensprache" a Livorno
Dipartimento
CIVILTA' E FORME DEL SAPERE
Corso di studi
STORIA E FORME DELLE ARTI VISIVE, DELLO SPETTACOLO E DEI NUOVI MEDIA
Relatori
relatore Prof.ssa Ulivieri, Denise
Parole chiave
  • architettura
  • arte
  • Dario Giovanni Maria Giacomelli
  • intercultura
  • Livorno
  • Nazione Olandese-Alemanna
  • ottocento
  • storia
  • Tempio Olandese-Alemanno
Data inizio appello
08/07/2019
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
08/07/2089
Riassunto
La tesi indaga i luoghi della Nazione Olandese - Alemanna a Livorno: il Tempio ed i “Giardini”, ovvero il cimitero monumentale. L’obiettivo di studio è stata l’analisi e la riscoperta dello stile elegante e dal gusto internazionale sia dei luoghi della Nazione che dei monumenti livornesi immergendoli nel contesto contemporaneo nell’ottica di una nuova fruizione dei beni. E’ stata inoltre analizzata la carriera dell’Ingegnere – Architetto che realizzò il Tempio Olandese: Dario Giovanni Maria Giacomelli, rivelatosi un professionista poliedrico che si inserì nel panorama multiculturale della Nuova Italia e lavorò principalmente a Livorno, dove eseguì opere fondamentali per la città e di rilevanza storico artistica non indifferente.
Luogo di scontri e di incontri, la città portuale vide istituzionalizzata dalla sua fondazione l’accoglienza di nazioni e culture diverse, in un’ottica di conveniente tolleranza: come porto franco mediceo, sotto le direttive di Firenze era al centro della rete commerciale del mediterraneo, garantendo approdi ed un sistema logistico di distribuzione capace di raggiungere le ghiotte mete toscane. La Nazione Olandese Alemanna nacque nel 1622 all’interno del contesto cattolico in seguito alla necessità di costituire la struttura cultuale e assistenziale di matrice nord europea e di ampliare gli interventi assistenziali, estendendoli anche ai marinai reduci da naufragi e schiavitù. Famosi inoltre sono molti dei suoi membri, tra i quali Stensen ovvero Niccolò Stenone fondatore della fisiologia moderna; la Famiglia Senn fondamentale per la costruzione della Ferrovia Leopolda; il grande pedagogista Enrico Mayer. Grazie inoltre al Barone Herma Schubart la città divenne tappa privilegiata per i giovani scultori danesi, non per ultimo il Thorvaldsen che vi scolpì nel 1817 il bassorilievo funebre della baronessa consorte Jacoba Elisabeth De Wieling, oggi al Museo di Copenhagen. Queste premesse portarono a un rilievo sempre maggiore nella Nazione e dei suoi membri nella loro volontà di dimostrarlo nel tessuto della nuova città attraverso la realizzazione di un ambizioso progetto, la costruzione del Tempio Olandese-Alemanno (1862-1864) tramite un’ambiziosa raccolta fondi a livello europeo che interessò anche personalità rilevanti come la principessa Marianna d’Olanda e i consoli di Amburgo e Hannover in segno di vera testimonianza del fitto tessuto creatosi e della volontà di creare un riferimento protestante nel Mediterraneo.
Il profondo legame con la città, considerata come una seconda patria emerse nuovamente dalla scelta del progetto in stile dichiaratamente neogotico, che dimostra una volontà di innestare il rimando ai poteri ed alle tradizioni nordiche in linea con il contesto sociale del tempo. Esemplificativo fu il fatto che venne realizzato dal livornese Dario Giacomelli, una mente locale per una Nazione ormai italianizzata che affermava con forza il fondamentale diritto della libertà di culto. La necessità di un nuovo luogo senza pomposità, spazioso e tale da rappresentare degnamente una comunità portò alla creazione di un luogo ampio, a navata unica, caratterizzato dal colore chiaro e “pastoso” tipico della pietra calcarenite, che ammorbidisce la severità delle linee cuspidate. La facciata presenta inoltre dei rapporti armonici legati a quelli musicali e simmetrie tra gli elementi decorativi quali rosoni, bifore e guglie. E’ una storia che narra di luci, di colori e di ombre disegnate, quella descritta da queste decorazioni e grande attenzione fu prestata dall’architetto Giacomelli all’acustica del luogo, riferimento diretto al valore del suono nella dottrina protestante, come dimostra la capacità che l’aula era in grado di offrire persino nel dopoguerra, quando fu utilizzata come sede per concerti dopo essere stata sfruttata dall’esercito americano per le funzioni.
La tesi indaga inoltre il modo di operare di Dario Giacomelli e i suoi rapporti con l’Accademia fiorentina e la scuola michoniana livornese, nell’ottica di ricostruire una continuità stilistica che ha ridisegnato lo skyline livornese del secondo Ottocento. Sue creazioni sono inoltre la lanterna della Chiesa di Santa Caterina, la facciata della Chiesa di San Jacopo, tutti gli ampliamenti e le strutture del Cimitero dell’Arciconfraternita della Misericordia (1861 – 1897) compresa la cappella gentilizia dei conti Bastogi; la chiesa della Sacra Famiglia a Quercianella e molte altre opere minori oltre che alla collaborazione ai lavori della Ferrovia Leopolda nel tratto Livorno-Firenze.
La rinascita della Congregazione nel 1997 ha visto un’attenzione mediatica crescente verso il luogo: risalgono alla fine del secolo scorso i primi crolli degli elementi decorativi, la lesione delle vetrate e delle murature perimetrali ed il crollo del controsoffitto interno. Nel 2012 il luogo venne vincolato come bene culturale e rientrò nella campagna “I luoghi del Cuore” del FAI, che permise una prima campagna di messa in sicurezza. Oggi il Tempio, sottoposto ad un lungo processo di restauro che necessita di molti fondi, è al centro di una visione a lungo termine che mira alla sua riapertura partecipativa alla vita cittadina, ponendoci difronte alla grossa questione sulla tutela dei beni cittadini, nazionali ed internazionali, e sulla necessità di recuperarli e preservarli in quanto beni architettonici di grande valore, testimonianza preziosa del carattere di internazionalità pro-tempore di questa città unica in Italia.
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