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La geopolitica del coltan nella Repubblica Democratica del Congo costituisce una valida chiave di lettura per una completa comprensione delle guerre che hanno segnato la storia del Paese fino ad oggi. In particolare, il coltan rappresenta contemporaneamente una risorsa e una fonte di guerra, in quanto permette ai gruppi ribelli e agli eserciti nazionali coinvolti di autofinanziarsi e, dunque, contribuisce fortemente alla prosecuzione stessa del conflitto. Sebbene il controllo e la commercializzazione di questo minerale non costituiscano la causa primaria dello scoppio delle ostilità, risulta evidente un’evoluzione negli interessi in gioco che ha portato l’agenda economica ad assumere la stessa rilevanza degli obiettivi politici e strategici. Riprendendo un dibattito riguardante i fattori che più di altri possono determinare un conflitto, possiamo affermare che il coltan rappresenta un caso in cui l’avidità (greed) ha esacerbato il rancore (grievance).