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La tesi intende studiare alcuni aspetti e problemi delle due componenti del Papiro di Derveni (la Teogonia orfica frammentaria e l’interpretazione allegorica che ne viene proposta da un autore anonimo) cercando di fare interagire i due livelli dell'interpretazione.
Il tentativo ermeneutico cerca di procedere sempre dal testo al contesto, cioè da una disamina critica e filologica delle evidenze testuali alla ricostruzione del significato e delle funzioni del testo di Derveni nel quadro del fenomeno orfico.
La ricerca condotta sulla personalità e sugli interessi dell'autore di Derveni passa attraverso l'analisi di recenti letture del suo pensiero in chiave stoica e viene ad affrontare il problema della relazione tra filosofia e religione nel fenomeno orfico. Particolare attenzione viene dedicata al problema della partecipazione dell'autore a riti iniziatici e al suo ruolo di interprete di oracoli. La sua attività di esegeta oracolare può essere messa in relazione con lo spiccato interesse che egli dimostra di nutrire per l’origine e i significati nascosti del linguaggio.

Per questa e per molte altre caratteristiche l'autore di Derveni dimostra di essere senza alcun dubbio un esponente del fenomeno orfico, il che invita a tenere in debito conto le sue letture allegoriche quando si debba tentare una ricostruzione della Teogonia di Derveni. Secondo questo criterio si è proceduto allo studio dei frammenti teogonici, soffermandosi soprattuto su un riesame dei principali problemi relativi al mito di successione divina.