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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-06092009-121136


Tipo di tesi
Tesi di laurea specialistica
Autore
CAMPAGNA, PATRIZIA
URN
etd-06092009-121136
Titolo
Mattia Preti e l'iconografia di Sofonisba nella pittura italiana del Seicento
Dipartimento
INTERFACOLTA'
Corso di studi
STORIA DELL'ARTE
Relatori
Relatore Prof. Farinella, Vincenzo
Relatore Prof. Ambrosini, Alberto
Parole chiave
  • mattia preti
  • pittura italiana
  • seicento
  • sofonisba
Data inizio appello
01/07/2009
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
01/07/2049
Riassunto
Il progetto che sto svolgendo ormai da tempo riguarda lo studio di un artista estremamente affascinante, di un periodo artistico innovativo, il barocco. Questo artista è Mattia Preti detto il Cavalier calabrese (Taverna, Catanzaro, 1613- La Valletta, Malta, 1699); il quale non è certo qui che può aver ricevuto stimoli culturali tali da influenzare la successiva carriera artistica: il clima che vi si respirava nel piccolo paese montuoso dell’entroterra calabrese, non doveva discostarsi troppo dalla rielaborazione in chiave locale degli esempi del tardo manierismo meridionale. Infatti, sin da giovane intraprese svariati viaggi, Roma, Venezia, Modena , Napoli, Malta, dai quali apprese, grazie alle conoscenze fatte con grandi artisti dell’epoca, molte innovazioni come l’adesione al naturalismo, al chiaroscuro e a nuovi temi pittorici.
Non a caso, il tema che ho cercato di sviluppare è la figura di Sofonisba, figlia di Asdrubale, sposa di Siface, principe della Numidia alleato dei romani, la quale convince il marito a ribellarsi all’impero e a rimanere fedele ai cartaginesi. Siface però viene catturato da un altro principe numida, Massinissa, anch’egli alleato di Roma. Massinissa si innamora di Sofonisba e la sposa. Scipione, temendo di perdere nuovamente un alleato, ordina a Massinissa di consegnargli Sofonisba per condurla a Roma come prigioniera. Non osando opporre resistenza al generale romano, il principe decide di inviare alla sposa un calice contenente il veleno e un messaggio in cui spiega quanto accaduto. La regina assume senza indugi la pozione letale.
L’episodio della morte di Sofonisba è uno dei soggetti prediletti dai pittori barocchi italiani e nordeuropei; non a caso anche Mattia Preti riprese più volte questo tema. Il mio obiettivo è in primo luogo quello di analizzare dettagliatamente questa figura attraverso lo studio delle fonti, e nel primo capitolo tracciare la storia della figura di Sofonisba partendo dalle sue origini; si procederà poi, nel secondo capitolo, tracciando la fortuna critica di questo soggetto nel ‘600, tentando di cogliere i motivi del successo di questo tema, quanto e dove era diffuso e mostrando una carrellata esemplificativa di dipinti di tale soggetto. In fine, nel terzo capitolo, si intende analizzare le varie versioni di Sofonisba elaborate da Mattia Preti, proponendo interpretazioni iconologiche e iconografiche, affondi sul contesto che fece da sfondo alla loro creazione e comparazione con le opere di altri artisti.

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