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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-06082023-165919


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale LM5
Autore
CAIAZZO, ASYA
URN
etd-06082023-165919
Titolo
Mutismo selettivo: il volume emotivo del silenzio
Dipartimento
CIVILTA' E FORME DEL SAPERE
Corso di studi
SCIENZE DELLA FORMAZIONE PRIMARIA
Relatori
relatore Prof. Muratori, Pietro
Parole chiave
  • Disturbo
  • Terapia
  • Unità didattica
  • Scuola.
  • Mutismo Selettivo
Data inizio appello
06/07/2023
Consultabilità
Completa
Riassunto
Il seguente elaborato nasce dalla necessità di estendere la conoscenza di una condizione clinica, facente parte dei Disturbi d’ansia, la cui diagnosi viene sottovalutata molto frequentemente: il Mutismo Selettivo. Quest’ultimo, difatti, comporta evidenti deficit comunicativi ed espressivi in situazioni note, come l’ambiente familiare, ma soprattutto nel contesto scolastico. Lo scopo principale della tesi è quello di diffondere nozioni e interpretazioni riguardo il disturbo, favorendo una maggiore consapevolezza all’interno dei sistemi scolastici, i quali, spesso non riescono a cogliere tempestivamente i primi sintomi, confondendoli con semplice timidezza. La discussione di tale tematica si suddivide in tre capitoli: il primo, nello specifico, tratta con un approccio psico-pedagogico il Mutismo Selettivo nella sua interezza, analizzando le cause, i fattori predisponenti e i principali contesti in cui si manifesta. Viene percorso l’intero iter storico del disturbo, dalle prime considerazioni, all’attuale definizione che ne sottolinea la selettività dei contesti in cui si manifesta l’incapacità di comunicar. A conclusione di questa sezione sono indicati gli interventi e le terapie di maggiore efficacia, con particolare riferimento a quella cognitivo-comportamentale, il cui scopo è quello di modificare il pensiero disfunzionale sottostante il disturbo emotivo.
A seguire, nel secondo capitolo, vengono prese in esame alcune ricerche scientifiche internazionali, le quali, approfondiscono l’importanza di una presa di coscienza da parte degli insegnanti riguardo al disturbo e l’annessa tempestività degli interventi scolastici. Negli articoli analizzati si susseguono terapie familiari, da promuovere in continuità con l’ambiente scolastico, attraverso metodologie didattiche inclusive, basate sugli approcci cognitivo-comportamentali. Al fine di comprendere le opinioni e i punti di vista degli insegnanti, sono analizzate alcune interviste, somministrate a piccoli gruppi di docenti della scuola dell’infanzia e della primaria, che permettono di confrontare i reali fattori che incidono sul disturbo, approfondendo anche tutti i misconcetti che ruotano attorno al concetto di Mutismo Selettivo.
Infine, nel terzo capitolo viene proposta un’unità didattica alla scuola dell’infanzia; attività che deriva dalla necessità di promuovere interventi inclusivi durante il tirocinio diretto: tale esperienza viene stipulata ogni anno attraverso una convenzione tra l’Università e gli Istituti Comprensivi della provincia. La scelta, in particolare, si propone con lo scopo di prevenire i Disturbi d’ansia, attuando attività mirate che coinvolgono tre sezioni specifiche: il linguaggio, le emozioni e l’assertività. Ognuno di questi ambiti prevede la strutturazione progetti, sulla base delle competenze chiave di cittadinanza, dei campi di esperienza e degli obiettivi da raggiungere. Pertanto, ogni ambito di intervento include delle proposte didattiche personalizzate, fondate su necessità specifiche della classe e che sono accomunate con alcuni aspetti inerenti al Mutismo Selettivo. A chiusura dell’elaborato vengono discusse le note ed evidenze osservate, sia per quanto concerne l’analisi del disturbo nella sua interezza, ma anche riguardo al progetto didattico messo in atto alla scuola dell’infanzia. L’oggetto a cui ruota attorno l’intera tesi è trasmettere l’importanza di una diagnosi precoce, sia a casa che a scuola, che dia avvio a strategie di intervento attuabili da un gruppo di cooperazione che comprende tutte le figure a contatto con il bambino: a partire dai genitori, parenti, insegnanti, compagni di classe e il team terapeutico di riferimento.

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