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Archivio digitale delle tesi discusse presso l'Università di Pisa

Tesi etd-06082022-115338


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale LM5
Autore
SOLDANI, MARIÙ
URN
etd-06082022-115338
Titolo
Il contraddittorio e l'immediatezza: regole, interferenze, prospettive.
Dipartimento
GIURISPRUDENZA
Corso di studi
GIURISPRUDENZA
Relatori
relatore Prof. Marzaduri, Enrico
Parole chiave
  • immediatezza
  • contraddittorio
Data inizio appello
11/07/2022
Consultabilità
Tesi non consultabile
Riassunto
Il seguente lavoro affronta i principi del contraddittorio nella formazione della prova e dell’immediatezza, nelle loro interrelazioni e nelle interferenze con le altre garanzie del “giusto processo” sancite nell’art. 111 della Costituzione.
Dopo un’analisi storica dell’evoluzione del processo penale italiano, come disegnato dal codice di rito, l’attenzione si concentra sul momento di formazione della prova, in particolare quella dichiarativa. Da questo punto di vista, fondamentale importanza assumono l’attuale configurazione dell’istruttoria dibattimentale e, nel dettaglio, le tecniche di conduzione dell’esame incrociato. L’obiettivo è quello di dimostrare come le regole normative possano tradursi in tattiche e strategie processuali volte ad incidere sulla ricostruzione dei fatti e, dunque, sulla persuasione del giudice incaricato della decisione finale.
Il tema centrale è rappresentato dal principio di immediatezza, indagato attraverso la ratio che lo sottende e gli istituti che lo minacciano: in particolare, la ricerca si concentra sulle caratteristiche della rinnovazione istruttoria (retius, della riescussione dei testimoni), alla luce del fenomeno del mutamento del giudice, da un lato, e rispetto alla fisionomia del secondo grado di giudizio, dall’altro. L’ambito di indagine, poi, viene allargato all’utilizzo degli strumenti informatici in sede processuale, ripercorrendo l’evoluzione dell’esame a distanza e della teleconferenza, quali deroghe e scorciatoie e rimedi alla compresenza fisica nelle aule d’udienza.
Nel corso dell’intero lavoro, si richiama un continuo confronto critico del diritto e della giurisprudenza interna rispetto all’impianto convenzionale e alle pronunce formulate dagli organi giurisdizionali europei, alla luce dell’ormai indiscutibile influenza che questi ultimi generano sul nostro ordinamento.
Riconosciuta la centralità del principio di immediatezza, che rafforza il metodo del contraddittorio nella formazione della prova, la tesi si conclude con alcuni rilievi critici in ordine all’evidente stato di difficoltà in cui vive uno dei pilastri fondamentali del sistema accusatorio, tanto più se si considera gli orientamenti giurisprudenziali e le recenti prospettive di riforma: emerge una nuova peculiare dosimetria dei principi costituzionali, volta a ricercare ed introdurre eccezioni al contatto diretto dell’organo giudicante con la fonte di prova, in nome della salvaguardia della ragionevole durata del processo, nell’accezione di efficienza dell’amministrazione della giustizia.
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