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Archivio digitale delle tesi discusse presso l'Università di Pisa

Tesi etd-06082022-095048


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale LM6
Autore
SESSA, GIULIA
URN
etd-06082022-095048
Titolo
Analisi fisiopatologica delle più frequenti cause di GERD refrattaria: studio di una casistica single center
Dipartimento
RICERCA TRASLAZIONALE E DELLE NUOVE TECNOLOGIE IN MEDICINA E CHIRURGIA
Corso di studi
MEDICINA E CHIRURGIA
Relatori
relatore Prof. de Bortoli, Nicola
Parole chiave
  • responder
  • non responder
  • GERD refrattaria
  • rGERD pathophysiology
  • rGERD aetiology
  • fisiopatologia rGERD
  • eziologia rGERD
  • refractory GERD
  • pH-impedenziometria
  • SI
  • reflux hypersensitivity
  • SAP
  • AET
  • TLESRs
  • rGERD
  • functional heartburn
  • PPI
  • GERD
  • NERD
Data inizio appello
12/07/2022
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
12/07/2062
Riassunto
Background: La GERD refrattaria (rGERD) può essere presa in considerazione solo quando la GERD è stata identificata in maniera oggettiva attraverso diversi esami.
Solo recentemente la rGERD è stata identificata come mancanza di un’adeguata risposta alla terapia con PPI in soggetti che hanno ricevuto una diagnosi di GERD secondo i criteri della Consensus di Lione.
Scopo della tesi: L'obiettivo primario di questo studio consisteva nel valutare la prevalenza dei disordini funzionali dell’esofago definiti dalla Consensus di Roma IV, reflux hypersensitivity (RH) e functional heartburn (FH), come potenziale causa di mancata risposta a terapia con PPI nei soggetti affetti da malattia da reflusso gastroesofageo (GERD).
Materiali e Metodi: Sono stati valutati pazienti con diagnosi di GERD confermata oggettivamente. Sono stati arruolati due gruppi: un gruppo di pazienti completamente responsivi a terapia con PPI ed un gruppo di pazienti con la stessa diagnosi ma non responsivi al trattamento con PPI. I pazienti inclusi nello studio avevano una diagnosi di GERD eseguita mediante riscontro di esofagite C o D della Los Angeles Classification, esofago di Barrett o stenosi peptica oppure presenza di esami di fisiopatologia esofagea che documentavano un’esposizione all’acido (AET) nelle 24 ore >6% in corso di terapia a dosi standard di PPI.
I questionari sintomatologici hanno definito la mancata risposta a terapia (GERD-HRQL > 26 è stato identificato come GERD non controllata). Successivamente i pazienti sono stati sottoposti a pH-impedenziometria delle 24 ore (MII-pH), sempre sotto terapia con PPI, per valutare la presenza di eventuale residua esposizione patologica all’acido. Il test è stato considerato positivo quando il valore di esposizione ad un pH < 4 in esofago (AET) era superiore al 6%. Se AET era 4%-6% (inconclusivo) sono stati utilizzati: MNBI alterato se < 2000 Ohms, e il PSPW-index, alterato se < 50%.
Risultati:
- Per quanto riguarda la refrattarietà a terapia con PPI 31 pazienti (53.4%) sono risultati non-responsivi (GERDQ >7) e 27 pazienti (46.6%) sono risultati responsivi (GERDQ ≤6).
- Per quanto riguarda la gravità dei sintomi analizzata con il GERD-HRQL la presenza di pirosi retrosternale in posizione supina e il grado complessivo di pirosi erano i sintomi più fastidiosi evidenziati fra i pazienti non responsivi a trattamento.
- Per quanto riguarda il test di monitoring mediante MII-pH, esso era anormale in 5/27 (18.5%) dei pazienti del gruppo PPI-Responder ed in 5/31 (16.1%) dei pazienti del gruppo PPI-Refrattario (P> 0.99). I valori di MNBI e di PSPW index erano simili nei due gruppi PPI-Responsivo vs PPI-Refrattario. Solamente 4 pazienti nel gruppo Responder e 5 pazienti nel gruppo Non-Responder presentavano ancora una esposizione patologica all’acido nonostante terapia con PPI.
- Per quanto riguarda la correlazione tra sintomi e episodi di reflusso (SI e SAP) nel gruppo dei pazienti Non-Responder si segnala che 19/31 (61.3%) non mostravano alcuna correlazione mentre 7/31 (22.6%) presentavano una correlazione temporale in una finestra di 2 minuti fra gli episodi di reflusso e i sintomi.
Nelle diagnosi dei pazienti Non Responder sono emersi i seguenti risultati: 61.3% functional hearburn, 22.6% reflux hypersensitivity e 16.1% GERD obiettiva persistente.
Conclusioni: Dall’analisi MIIpH non sono emerse differenze significative fra i soggetti affetti da GERD responsivi o non-responsivi a trattamento con PPI e che la maggior parte dei pazienti con GERD non-responder a PPI sembrano avere un sovrapposto disturbo esofageo funzionale (RH o FH).
Solo il 16 % dei pazienti non-responder, infatti, persistevano ad avere un’esposizione patologica all’acido in esofago nonostante la terapia.
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