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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-06082020-020634


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
LISTA, MARIA TERESA
URN
etd-06082020-020634
Titolo
L'integrazione europea e il principio dell'equilibrio di bilancio in Costituzione: la riforma dell'art. 81 Cost.
Dipartimento
SCIENZE POLITICHE
Corso di studi
SCIENZE DELLE PUBBLICHE AMMINISTRAZIONI
Relatori
relatore Prof.ssa Stradella, Elettra
Parole chiave
  • integrazione europea
  • art. 81 Cost.
  • equilibrio
  • riforma
Data inizio appello
29/06/2020
Consultabilità
Completa
Riassunto
Il lavoro focalizza l’attenzione sulle modifiche apportate dalla legge costituzionale n. 1 del 2012 e dalla legge 243/2012 in relazione all’art. 81 Cost., riguardante il principio del pareggio in bilancio. Il processo di revisione della costituzione economica, intesa come costituzione composita, è stato avviato dai Paesi membri a partire dalla firma del Trattato di Maastricht; tale processo è stato rimesso rapidamente in moto in seguito all’avvento della crisi economica-finanziaria che ha colpito le economie mondiali. In Italia, la riforma della costituzione economica, intesa in senso materiale, era, in realtà, già in corso, alimentata dalla necessità sempre più forte di rispettare i vincoli comunitari previsti all’interno dei trattati e dei regolamenti europei. L’uscita dal vortice in cui si è trovata l’Italia è stata resa possibile grazie all’introduzione di alcune riforme istituzionali che hanno interessato anche la nostra Costituzione. Nello specifico, le modifiche più rilevanti hanno riguardato proprio il testo dell’art. 81 Cost.
In particolare, il primo capitolo del presente lavoro sarà incentrato sulla Costituzione economica italiana e sul ruolo dell’Unione Europea. Il secondo capitolo, invece, analizzerà l’art. 81 della nostra Costituzione e l’iter di riforma a cui è stato sottoposto, fino ad arrivare all’introduzione della legge costituzionale 1/2012. Infine, nell’ultimo capitolo l’attenzione sarà focalizzata sulla riforma introdotta con legge 243/2012 e sulla possibilità di un’ulteriore riforma, quella proposta recentemente dal M5S riguardante l’eventuale abrogazione del pareggio in bilancio.
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