Tesi etd-06082017-145923 |
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Tipo di tesi
Tesi di laurea vecchio ordinamento
Autore
CALDI, PAOLA
URN
etd-06082017-145923
Titolo
Il Foro Traiano. Per una storia dei ritrovamenti e delle ipotesi ricostruttive.
Dipartimento
FILOLOGIA, LETTERATURA E LINGUISTICA
Corso di studi
LETTERE
Relatori
relatore Prof.ssa Faedo, Lucia
correlatore Prof.ssa Tedeschi, Giovanna
correlatore Prof.ssa Tedeschi, Giovanna
Parole chiave
- Fori imperiali
- Foro Traiano
- ipotesi ricostruttive
- rassegna storica
- ricostruzioni grafiche
- ritrovamenti
Data inizio appello
30/06/2017
Consultabilità
Completa
Riassunto
Il lavoro muove da una rassegna storica di tutti i principali ritrovamenti dell’antico Foro Traiano considerati in sequenza diacronica dall'epoca post-antica fino a quella più recente e passa ad una disamina delle diverse ipotesi ricostruttive dei singoli monumenti del complesso.
Dopo la fase medievale in cui l’assetto del sito muta profondamente sarà durante il Rinascimento che avverranno le prime fortuite scoperte. Il limite di questi esploratori “per caso” è di non avere accompagnato la semplice registrazione dei resti con un approfondito esame degli stessi. Tuttavia si riconosce al ‘500 il merito di aver prodotto una grande quantità di disegni dei reperti, pratica che resiste fino all'Ottocento tanto che le più interessanti proposte ricostruttive del periodo sono proprio riproduzioni grafiche. Ciononostante il XIX secolo si connota per l’evoluzione della disciplina archeologica verso una metodica più scientifica. Ma è il Novecento il periodo delle maggiori scoperte come quelle degli anni del grande Giubileo (1998-2000), che hanno permesso di rivedere alcune posizioni da tempo consolidate. Due i punti cruciali della restituzione dell’originario Foro: la posizione dell’ingresso e l’orientamento planimetrico della piazza ma soprattutto l’esistenza e l’ ubicazione del Tempio dell’imperatore. Decisivi per la risoluzione di quest’ultima quaestio i lavori del 2013 nel sottosuolo di Palazzo Valentini.
Dopo la fase medievale in cui l’assetto del sito muta profondamente sarà durante il Rinascimento che avverranno le prime fortuite scoperte. Il limite di questi esploratori “per caso” è di non avere accompagnato la semplice registrazione dei resti con un approfondito esame degli stessi. Tuttavia si riconosce al ‘500 il merito di aver prodotto una grande quantità di disegni dei reperti, pratica che resiste fino all'Ottocento tanto che le più interessanti proposte ricostruttive del periodo sono proprio riproduzioni grafiche. Ciononostante il XIX secolo si connota per l’evoluzione della disciplina archeologica verso una metodica più scientifica. Ma è il Novecento il periodo delle maggiori scoperte come quelle degli anni del grande Giubileo (1998-2000), che hanno permesso di rivedere alcune posizioni da tempo consolidate. Due i punti cruciali della restituzione dell’originario Foro: la posizione dell’ingresso e l’orientamento planimetrico della piazza ma soprattutto l’esistenza e l’ ubicazione del Tempio dell’imperatore. Decisivi per la risoluzione di quest’ultima quaestio i lavori del 2013 nel sottosuolo di Palazzo Valentini.
File
Nome file | Dimensione |
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Tesi_Caldi.pdf | 34.18 Mb |
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