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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-06082016-175459


Tipo di tesi
Tesi di specializzazione (5 anni)
Autore
PUCCINI, GIULIA
URN
etd-06082016-175459
Titolo
FDG PET nella diagnosi differenziale dei parkinsonismi atipici
Dipartimento
RICERCA TRASLAZIONALE E DELLE NUOVE TECNOLOGIE IN MEDICINA E CHIRURGIA
Corso di studi
MEDICINA NUCLEARE
Relatori
relatore Prof. Volterrani, Duccio
Parole chiave
  • diagnosi differenziale
  • FDG
  • parkinsonismi degenerativi
  • PET
Data inizio appello
06/07/2016
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
06/07/2086
Riassunto
I parkinsonismi sono un gruppo eterogeneo di patologie neurodegenerative che appartengono ai disordini del movimento. Le manifestazioni cliniche, che ne permettono la diagnosi, sono rappresentate da bradicinesia, tremore, rigidità e instabilità posturale. La Malattia di Parkinson (MP), rappresenta la forma più frequente, le altre forme cosiddette atipiche, per la presenza di sintomi e segni aggiuntivi, comprendono l’Atrofia Multi Sistemica (AMS), la Paralisi Sopranucleare Progressiva (PSP), la Degenerazione Cortico-Basale (DCB) e la Demenza a Corpi di Lewy (DCL). I parkinsonismi atipici si differenziano dalla MP per una differente epidemiologia, un decorso ed una prognosi nettamente peggiore. Un’accurata diagnosi differenziale tra queste sindromi diviene dunque rilevante ai fini della gestione complessiva del paziente soprattutto alla luce della diversa risposta al trattamento farmacologico. A questo scopo da alcuni anni è stato suggerito l’utilizzo in fase precoce della PET cerebrale con fluorodesossiglucosio (18F-FDG), metodica capace di rilevare l’attività metabolica glucidica cerebrale che è correlate al grado di attività neuronale e sinaptica. Il riscontro di una ridotta attività metabolica in specifiche aree, indica le sedi dove è iniziato il processo di neurodegenerazione; con questa metodica quindi anche nella fase clinica precoce di malattia si possono riconoscere vari pattern di distribuzione di ipometabolismo glucidico specifici delle diverse forme di parkinsonismo degenerativo, permettendo così un precoce corretto inquadramento clinico.
Scopo della tesi è stato quello di valutare l’accuratezza della PET/TC con FDG nell’inquadramento diagnostico di pazienti con sospetto parkinsonismo degenerativo atipico. Per lo studio riportato nella presente tesi sono stati reclutati 86 pazienti, afferiti all’Ambulatorio dei Disordini del Movimento della clinica Neurologica di Pisa, in cui veniva sospettato un parkinsonismo atipico. I pazienti selezionati avevano effettuato, al momento della presentazione clinica, una PET cerebrale con 18F-FDG. I pazienti sono stati suddivisi per gruppi di patologia sulla base della diagnosi clinica finale ottenuta dopo un lungo follow-up clinico.
Gli esami PET sono stati analizzati con metodica voxel-by-voxel, SPM (statistical Parametric Mapping) utilizzando il programma statistico SPM12. Con tale approccio è stato possibile effettuare un confronto statistico dei dati PET, a livello di singolo paziente e di gruppo di patologia, con un database di 123 soggetti esenti da patologie neurologiche. I risultati dell’analisi SPM su singolo paziente sono stati utilizzati per l’inquadramento del paziente sulla base dell’imaging PET e sono stati correlati alla diagnosi clinica finale ottenuta nel follow-up clinico successivo.
In accordo con i dati della letteratura, i risultati dello studio riportato nella presente tesi su un campione numeroso di pazienti, indicano che il pattern di distribuzione di attività metabolica valutato sui singoli pazienti è specifico per le diverse forme di parkinsonismo. Il diverso pattern di distribuzione metabolica cerebrale non solo consente di identificare le diverse caratteristiche specifiche della varie forme di parkinsonismo, ma può essere di aiuto nell’inquadramento diagnostico del singolo paziente, soprattutto quando la presentazione clinica non è ancora chiaramente definita.
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