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Archivio digitale delle tesi discusse presso l'Università di Pisa

Tesi etd-06082015-151913


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
MENCHELLI, GIOVANNI
URN
etd-06082015-151913
Titolo
Le zone grigie dell'affidamento sine die: problematiche e soluzioni per un buon affido.
Dipartimento
SCIENZE POLITICHE
Corso di studi
SOCIOLOGIA E POLITICHE SOCIALI
Relatori
relatore Prof. Mazza, Roberto
Parole chiave
  • confini familiari
  • attaccamento
  • affidamento
  • sine die
  • tutela
  • minore
  • doppia appartenenza
Data inizio appello
30/06/2015
Consultabilità
Completa
Riassunto
Il sine die è un affidamento che non è previsto dalla legge e, nonostante ciò, i dati a nostra disposizione sottolineano che quasi il 60% degli affidamenti in Italia dura più dei due anni previsti dalla legge.
L'affido sine die può essere la conseguenza di un fallimento valutativo e prognostico di recuperabilità delle competenze familiari: i servizi possono vedere delle risorse nel nucleo d'origine che in realtà non esistono oppure valutare il rischio familiare in maniera non sufficientemente negativa.
La paura ed il timore nel prendere decisioni drastiche può spingere un servizio a mettere in atto interventi preventivi poco utili ed adeguati, nella speranza che la situazione evolva da sola ritardando, in questo modo, decisioni sicuramente più efficaci.
L'urgenza in certe situazioni può spingere all'allontanamento del minore senza una reale e condivisa progettazione sul recupero genitoriale e sul rientro del minore.
Inoltre, le famiglie conflittuali che ricorrono alla giustizia o le famiglie non collaboranti che si oppongono a qualsiasi progetto dei servizi (visti come ingiusti e cattivi) complicano il rientro del minore, cosi come le famiglie disimpegnate e multiproblematiche rassegnate, dopo anni, all'idea di un cambiamento.
L'affido sine die pone il minore in una condizione di doppia appartenenza, al confine tra due ambienti familiari senza una reale identità ed una reale appartenenza.
La teoria dell'attaccamento può essere utilizzata per sostenere la necessità di un'appartenenza familiare ben definita che possa trasmettere al minore l'attaccamento sicuro di cui ha bisogno per uno sviluppo sano ed equilibrato della personalità. Da qui si evince l'importanza della temporaneità dell'affidamento familiare e di come i servizi debbano sempre lavorare per il rientro del minore presso la propria famiglia che ha fatto un lavoro positivo su di sé.
Nei casi di affidamento sine die, invece, i servizi devono favorire l'attaccamento del minore verso la famiglia affidataria, scelta in seguito ad un abbinamento mirato e ad un progetto ben definito, per poter cosi godere di cure e protezione in maniera continua e costante. La possibilità di poter vivere a lungo esperienze diverse basate su un attaccamento sicuro contribuiscono a modificare i modelli operativi interni acquisiti nella famiglia disfunzionale e favoriscono una crescita sana ed equilibrata del minore.
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