ETD

Archivio digitale delle tesi discusse presso l'Università di Pisa

Tesi etd-06082011-181702


Tipo di tesi
Tesi di laurea specialistica
Autore
ROMA, MICHELE
URN
etd-06082011-181702
Titolo
Simulazioni di fluidodinamica con OpenFoam: un'alternativa libera per analisi CFD in campo navale e aeronautico
Dipartimento
INGEGNERIA
Corso di studi
INGEGNERIA AEROSPAZIALE
Relatori
relatore Prof. Lombardi, Giovanni
Parole chiave
  • CFD
  • simulazione
  • OpenFoam
Data inizio appello
12/07/2011
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
12/07/2051
Riassunto
Una delle difficoltà maggiori in campi dell'ingegneria come quello navale e aeronautico sono i costi e le complessità della sperimentazione, necessaria prima della produzione e della certificazione di un prodotto. Detto questo, nonostante le prove sperimentali (ad esempio in canali o gallerie del vento) siano senza dubbio una parte indispensabile del lavoro dell'ingegnere, nel corso degli ultimi anni i metodi numerici stanno poco a poco diventando una consuetudine in questo mondo, e nuove figure professionali nate in questo settore sono sempre più presenti nelle aziende.
Lo sviluppo delle nuove tecnologie, soprattutto a livello computazionale, è talmente veloce che in pochi anni le tecniche e i software CFD (Computational Fluid Dynamic) sono diventati abbastanza raffinati e affidabili da poter guidare il progetto verso configurazioni ottimali, sostituendo in parte le prove sperimentali e permettendo in alcuni casi un guadagno considerevole dal punto di vista economico e di tempo.
L'interesse da parte delle aziende e delle università è sempre maggiore, ma a discapito di queste nuove tecnologie vanno citati i costi delle licenze, che spesso si aggirano comunque intorno alle migliaia di euro annui per postazione.
Per questo OpenFOAM è una rivoluzione: è il primo tentativo davvero serio di software CFD totalmente libero.
In questo lavoro di tesi sono riportati i risultati di test effettuati utilizzando questo software, che si propone sia come un ottimo riferimento dal punto di vista didattico, come dimostrato nelle prove sulla Lid Driven Cavity e sul Serie60, sia come una possibile realtà a livello industriale, visti i risultati ottenuti sul rimorchiatore di Union Naval Valencia (gruppo Boluda).
Union Naval Valencia è un'azienda che sta facendo le sue prime esperienze nel mondo della CFD, perciò i risultati ottenuti sono da considerarsi come un punto di partenza per verificare l'affidabilità del software e per ottimizzare la procedura in funzione di lavori futuri.
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