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Archivio digitale delle tesi discusse presso l'Università di Pisa

Tesi etd-06082010-145536


Tipo di tesi
Tesi di laurea specialistica LC6
Autore
DI FRANCO, GREGORIO
URN
etd-06082010-145536
Titolo
La chirurgia mini-invasiva del surrene: confronto tra l'approccio laparoscopico e l'uso del sistema robotico Da Vinci
Dipartimento
MEDICINA E CHIRURGIA
Corso di studi
MEDICINA E CHIRURGIA
Relatori
relatore Prof. Mosca, Franco
Parole chiave
  • Surrene
  • chirurgia mini-invasiva
Data inizio appello
28/06/2010
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
28/06/2050
Riassunto
L’evoluzione della chirurgia generale negli ultimi decenni è stata straordinaria passando dal classico intervento di chirurgia open all’utilizzo di tecniche mini-invasive, inizialmente mediante l’uso della laparoscopia e più recentemente con l’introduzione dell’uso di sistemi robotici applicati alla chirurgia. Questo ha cambiato radicalmente il paradigma della chirurgia classica che affermava “grande chirurgo, grande taglio” ribaltandolo in “grande chirurgo, piccolo taglio”. La moderna chirurgia cerca di minimizzare i disagi dovuti all’intervento e massimizzare il successo terapeutico. Si sta evolvendo, quindi, come una disciplina sempre meno invasiva, che tende a limitare la traumaticità dell’intervento stesso. La chirurgia mini-invasiva nasce infatti come una alternativa valida alla chirurgia open, cercando non solo di garantire gli stessi risultati della chirurgia tradizionale, ma, riducendo al minimo il trauma chirurgico, di ottenere dei risultati migliori anche in termini di decorso postoperatorio. Questo concetto assume un significato ancora maggiore per quegli interventi dove il trauma chirurgico legato alla via di accesso all’organo è sproporzionato rispetto alla relativa semplicità dell’intervento da eseguire sull’organo stesso. Questo si verifica anche per la chirurgia del surrene dove la posizione retroperitoneale della ghiandola rende difficile la sua esposizione, con la necessità di ricorrere ad ampie incisioni e alla mobilizzazioni di organi circostanti. Durante la rivoluzione laparoscopica molte delle operazioni eseguite con la tradizionale chirurgia open sono state adattate alla tecnica laparoscopica, con risultati in alcuni casi nettamente a favore della chirurgia laparoscopica. Questo si è verificato anche per la chirurgia del surrene, dove la surrenectomia laparoscopica si è dimostrata superiore alla chirurgia tradizionale e oggi è diffusamente considerata il gold standard per la maggior parte degli interventi eseguiti su tale organo. La crescita della laparoscopica oggi ha raggiunto un plateau ed la contemporanea progressione nel campo della tecnologia ha portato alla nascita della chirurgia robotica. La chirurgia robotica consente di superare gran parte dei limiti della chirurgia laparoscopica, come la visione bidimensionale, la rigidità degli strumenti e di conseguenza il limitato numero di gradi di libertà di movimento degli strumenti. Presenta ancora tuttavia degli inconvenienti come la necessità di tempi maggiori per il posizionamento della strumentazione, un numero limitato di trocars utilizzabili con il sistema robotico, una curva di apprendimento più lunga, nonché costi maggiori rispetto alla chirurgia laparoscopica. La tecnica robotica è stata recentemente utilizzata anche per la chirurgia del surrene, con la descrizione in letteratura di un numero limitato di casistiche comprendenti almeno 10 pazienti. L’obbiettivo di questo studio è quello di valutare la fattibilità e la sicurezza dell’uso del sistema robotico daVinci® nella chirurgia del surrene e confrontare i risultati ottenuti con la tecnica robotica con quelli della chirurgia laparoscopica.
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