Tesi etd-06072023-111219 |
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Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
GAMBINI, CECILIA
URN
etd-06072023-111219
Titolo
La persona con disabilità: dalla stigmatizzazione alla costruzione di una rete di intervento integrata
Dipartimento
SCIENZE POLITICHE
Corso di studi
SOCIOLOGIA E MANAGEMENT DEI SERVIZI SOCIALI
Relatori
relatore Prof. Borghini, Andrea
Parole chiave
- disabilità
- équipe
- inclusione
- integrazione socio sanitaria
- legislazione
- presa in carico
Data inizio appello
03/07/2023
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
03/07/2093
Riassunto
Il tema centrale che pongo all’ attenzione nel presente elaborato di tesi è la disabilità.
Ho ritenuto opportuno dedicare il primo capitolo del mio elaborato ad una raccolta di fonti storiche, mirando a ricostruire un percorso in grado di condurre il lettore attraverso le epoche a partire dalle radici classiche della nostra civiltà fino all’età della Germania nazista (con un focus particolare sull’esperienza del progetto Aktion T4 ), di modo da focalizzare le tappe che hanno condotto alla progressiva e tortuosa evoluzione del concetto di disabilità. Quanto accaduto a livello storico ha condizionato nel tempo il pensiero delle persone in modo pregiudizievole.
Il processo di integrazione sociale dei cittadini disabili è stato accompagnato, a partire dal secondo dopoguerra, dall'evoluzione legislativa a livello nazionale, europeo e mondiale che ha delineato un quadro sempre più ampio e completo dei diritti del cittadino disabile con l'emanazione di disposizioni per la salvaguardia dei diritti umani e per la tutela e promozione dei diritti delle persone con disabilità. Le disposizioni legislative costituiscono i pilastri di un percorso che mira all'inclusione nella logica dei diritti. Tale scenario normativo ha lo scopo di promuovere, proteggere e garantire la dignità dell’essere umano, garantire il rispetto, l'autodeterminazione e la partecipazione del singolo che sono elementi imprescindibili della condizione di ogni individuo.
Nel mio progetto di tesi metto in luce il percorso di presa in carico delle persone disabili all’ interno del modello regionale toscano in cui i servizi socio-sanitari integrati perseguono l'obiettivo di migliorare la qualità, quantità, omogeneità e appropriatezza delle risposte assistenziali. Il processo di presa in carico globale dei servizi socio sanitari opera attraverso interventi coordinati ponendo al centro il singolo individuo e garantendo il raggiungimento della migliore qualità di vita possibile. L’ approccio alla disabilità privilegia l’ottica multidisciplinare, globale ed inclusiva, per questo è stata costituita l’Unità Valutativa Multidisciplinare Disabilità che è un’articolazione operativa finalizzata a definire il profilo funzionale della persona disabile, valutare i bisogni e le risorse disponibili, definendo il Progetto di vita. Il Progetto di vita è lo strumento che a partire dal profilo funzionale e dai bisogni della persona disabile nel rispetto dell'autonomia e capacità di autodeterminazione, individua i servizi, i supporti ed i sostegni sociosanitari che concorrono a migliorare la qualità della vita; il progetto segue sempre l'evoluzione dei bisogni del singolo per l'intero ciclo di vita. Attraverso i supporti forniti da questo strumento si accrescono le potenzialità, e si sviluppa empowerment come processo di raggiungimento della consapevolezza dell'individuo rispetto alle risorse proprie e del contesto, realizzando inoltre una piena integrazione familiare e sociale.
Nell’ ultimo capitolo a seguito della mia esperienza di tirocinio svolta presso l’ Azienda USL Toscana nord ovest sede dei servizi sociali non autosufficienza e disabilità della zona livornese, ho avuto l’opportunità di partecipare alla costruzione dell’ équipe multiprofessionale e multidisciplinare dedicata alla cura delle persone con disturbo dello spettro autistico che ha scelto come caso studio di ripercorrere ed analizzare la storia di una persona autistica qui denominata E.M., dal momento in cui ha effettuato il primo accesso ai servizi socio sanitari. Questo lavoro ha consentito di mettere in evidenza le criticità e le potenzialità della presa in carico globale. Attraverso questo team work è stata offerta la possibilità di riqualificare e potenziare gli interventi per garantire un'adeguata continuità per l'intero ciclo di vita della persona, promuovere l'appropriatezza ed il miglioramento della qualità nella presa in carico multidimensionale, ed offrire risposte assistenziali appropriate ai bisogni, assicurando interventi tempestivi.
In ultima analisi alla luce di quanto ho potuto osservare durante il tirocinio, ho preso visione di quanto sia fondamentale tessere una rete di professionisti che possa rispondere ai bisogni complessi dei disabili in maniera continuativa e coordinata. Nell’ elaborato affronto il tema del coordinamento tra professionisti e del clima organizzativo. Le tensioni tra professionisti, la mancanza di risorse e la burocrazia possono dare origine ad un malessere psico fisico, quindi risulta rilevante che l’organizzazione predisponga e garantisca spazi volti alla Supervisione professionale con lo scopo di prevenire l’insorgenza di sindromi da burnout.
The central theme that I bring to your attention in this thesis is disability.
I thought it appropriate to dedicate the first chapter of my paper to a collection of historical sources, aiming to reconstruct a path capable of leading the reader through the ages starting from the classical roots of our civilization up to the age of Nazi Germany (with a focus particular on the experience of the Aktion T4 project), in order to focus on the stages that led to the progressive and tortuous evolution of the concept of disability. What happened on a historical level has conditioned people's thinking in a prejudicial way over time.The process of social integration of disabled citizens has been accompanied, starting from the second post-war period, by legislative evolution at national, European and world level which has outlined an ever wider and more complete picture of the rights of disabled citizens with the issuing of provisions for the protection of human rights and for the protection and promotion of the rights of persons with disabilities. The legislative provisions constitute the pillars of a path that aims at inclusion in the logic of rights. This regulatory scenario aims to promote, protect and guarantee the dignity of the human being, guarantee the respect, self-determination and participation of the individual which are essential elements of the condition of each individual.
In my thesis project I highlight the process of taking charge of disabled people within the Tuscan regional model in which the integrated social-health services pursue the objective of improving the quality, quantity, homogeneity and appropriateness of the assistance responses. The global process of taking charge of social and health services operates through coordinated interventions placing the individual at the center and ensuring the achievement of the best possible quality of life. The approach to disability favors the multidisciplinary, global and inclusive perspective, for this reason the Disability Multidisciplinary Evaluation Unit was set up which is an operational articulation aimed at defining the functional profile of the disabled person, assessing the needs and available resources, defining the Life Project. The Life Project is the tool which, starting from the functional profile and the needs of the disabled person in respect of the autonomy and capacity for self-determination, identifies the services, supports and social-health supports which contribute to improving the quality of life; the project always follows the evolution of the individual's needs for the entire life cycle. Through the supports provided by this tool, potential is increased, and empowerment develops as a process of achieving awareness of the individual with respect to his own resources and the context, also realizing full family and social integration.In the last chapter, following my internship experience carried out at the USL Toscana northwest headquarters of the non-self-sufficiency and disability social services in the Livorno area, I had the opportunity to participate in the construction of the multiprofessional and multidisciplinary team dedicated to the care of people with autism spectrum disorder who have chosen as a case study to retrace and analyze the history of an autistic person here referred to as E.M., from the moment he first accessed social and health services. This work has made it possible to highlight the critical issues and potential of global management. Through this team work, the possibility was offered to redevelop and strengthen interventions to ensure adequate continuity for the entire life cycle of the person, promote the appropriateness and improvement of quality in multidimensional management, and offer assistance responses appropriate to needs, ensuring timely interventions.
Ultimately, in the light of what I was able to observe during my internship, I realized how fundamental it is to weave a network of professionals who can respond to the complex needs of the disabled in an ongoing and coordinated manner. In the paper I address the issue of coordination between professionals and the organizational climate. Tensions between professionals, lack of resources and bureaucracy can give rise to a psycho-physical malaise, therefore it is important that the organization prepares and guarantees spaces aimed at professional supervision with the aim of preventing the onset of burnout syndromes.
Ho ritenuto opportuno dedicare il primo capitolo del mio elaborato ad una raccolta di fonti storiche, mirando a ricostruire un percorso in grado di condurre il lettore attraverso le epoche a partire dalle radici classiche della nostra civiltà fino all’età della Germania nazista (con un focus particolare sull’esperienza del progetto Aktion T4 ), di modo da focalizzare le tappe che hanno condotto alla progressiva e tortuosa evoluzione del concetto di disabilità. Quanto accaduto a livello storico ha condizionato nel tempo il pensiero delle persone in modo pregiudizievole.
Il processo di integrazione sociale dei cittadini disabili è stato accompagnato, a partire dal secondo dopoguerra, dall'evoluzione legislativa a livello nazionale, europeo e mondiale che ha delineato un quadro sempre più ampio e completo dei diritti del cittadino disabile con l'emanazione di disposizioni per la salvaguardia dei diritti umani e per la tutela e promozione dei diritti delle persone con disabilità. Le disposizioni legislative costituiscono i pilastri di un percorso che mira all'inclusione nella logica dei diritti. Tale scenario normativo ha lo scopo di promuovere, proteggere e garantire la dignità dell’essere umano, garantire il rispetto, l'autodeterminazione e la partecipazione del singolo che sono elementi imprescindibili della condizione di ogni individuo.
Nel mio progetto di tesi metto in luce il percorso di presa in carico delle persone disabili all’ interno del modello regionale toscano in cui i servizi socio-sanitari integrati perseguono l'obiettivo di migliorare la qualità, quantità, omogeneità e appropriatezza delle risposte assistenziali. Il processo di presa in carico globale dei servizi socio sanitari opera attraverso interventi coordinati ponendo al centro il singolo individuo e garantendo il raggiungimento della migliore qualità di vita possibile. L’ approccio alla disabilità privilegia l’ottica multidisciplinare, globale ed inclusiva, per questo è stata costituita l’Unità Valutativa Multidisciplinare Disabilità che è un’articolazione operativa finalizzata a definire il profilo funzionale della persona disabile, valutare i bisogni e le risorse disponibili, definendo il Progetto di vita. Il Progetto di vita è lo strumento che a partire dal profilo funzionale e dai bisogni della persona disabile nel rispetto dell'autonomia e capacità di autodeterminazione, individua i servizi, i supporti ed i sostegni sociosanitari che concorrono a migliorare la qualità della vita; il progetto segue sempre l'evoluzione dei bisogni del singolo per l'intero ciclo di vita. Attraverso i supporti forniti da questo strumento si accrescono le potenzialità, e si sviluppa empowerment come processo di raggiungimento della consapevolezza dell'individuo rispetto alle risorse proprie e del contesto, realizzando inoltre una piena integrazione familiare e sociale.
Nell’ ultimo capitolo a seguito della mia esperienza di tirocinio svolta presso l’ Azienda USL Toscana nord ovest sede dei servizi sociali non autosufficienza e disabilità della zona livornese, ho avuto l’opportunità di partecipare alla costruzione dell’ équipe multiprofessionale e multidisciplinare dedicata alla cura delle persone con disturbo dello spettro autistico che ha scelto come caso studio di ripercorrere ed analizzare la storia di una persona autistica qui denominata E.M., dal momento in cui ha effettuato il primo accesso ai servizi socio sanitari. Questo lavoro ha consentito di mettere in evidenza le criticità e le potenzialità della presa in carico globale. Attraverso questo team work è stata offerta la possibilità di riqualificare e potenziare gli interventi per garantire un'adeguata continuità per l'intero ciclo di vita della persona, promuovere l'appropriatezza ed il miglioramento della qualità nella presa in carico multidimensionale, ed offrire risposte assistenziali appropriate ai bisogni, assicurando interventi tempestivi.
In ultima analisi alla luce di quanto ho potuto osservare durante il tirocinio, ho preso visione di quanto sia fondamentale tessere una rete di professionisti che possa rispondere ai bisogni complessi dei disabili in maniera continuativa e coordinata. Nell’ elaborato affronto il tema del coordinamento tra professionisti e del clima organizzativo. Le tensioni tra professionisti, la mancanza di risorse e la burocrazia possono dare origine ad un malessere psico fisico, quindi risulta rilevante che l’organizzazione predisponga e garantisca spazi volti alla Supervisione professionale con lo scopo di prevenire l’insorgenza di sindromi da burnout.
The central theme that I bring to your attention in this thesis is disability.
I thought it appropriate to dedicate the first chapter of my paper to a collection of historical sources, aiming to reconstruct a path capable of leading the reader through the ages starting from the classical roots of our civilization up to the age of Nazi Germany (with a focus particular on the experience of the Aktion T4 project), in order to focus on the stages that led to the progressive and tortuous evolution of the concept of disability. What happened on a historical level has conditioned people's thinking in a prejudicial way over time.The process of social integration of disabled citizens has been accompanied, starting from the second post-war period, by legislative evolution at national, European and world level which has outlined an ever wider and more complete picture of the rights of disabled citizens with the issuing of provisions for the protection of human rights and for the protection and promotion of the rights of persons with disabilities. The legislative provisions constitute the pillars of a path that aims at inclusion in the logic of rights. This regulatory scenario aims to promote, protect and guarantee the dignity of the human being, guarantee the respect, self-determination and participation of the individual which are essential elements of the condition of each individual.
In my thesis project I highlight the process of taking charge of disabled people within the Tuscan regional model in which the integrated social-health services pursue the objective of improving the quality, quantity, homogeneity and appropriateness of the assistance responses. The global process of taking charge of social and health services operates through coordinated interventions placing the individual at the center and ensuring the achievement of the best possible quality of life. The approach to disability favors the multidisciplinary, global and inclusive perspective, for this reason the Disability Multidisciplinary Evaluation Unit was set up which is an operational articulation aimed at defining the functional profile of the disabled person, assessing the needs and available resources, defining the Life Project. The Life Project is the tool which, starting from the functional profile and the needs of the disabled person in respect of the autonomy and capacity for self-determination, identifies the services, supports and social-health supports which contribute to improving the quality of life; the project always follows the evolution of the individual's needs for the entire life cycle. Through the supports provided by this tool, potential is increased, and empowerment develops as a process of achieving awareness of the individual with respect to his own resources and the context, also realizing full family and social integration.In the last chapter, following my internship experience carried out at the USL Toscana northwest headquarters of the non-self-sufficiency and disability social services in the Livorno area, I had the opportunity to participate in the construction of the multiprofessional and multidisciplinary team dedicated to the care of people with autism spectrum disorder who have chosen as a case study to retrace and analyze the history of an autistic person here referred to as E.M., from the moment he first accessed social and health services. This work has made it possible to highlight the critical issues and potential of global management. Through this team work, the possibility was offered to redevelop and strengthen interventions to ensure adequate continuity for the entire life cycle of the person, promote the appropriateness and improvement of quality in multidimensional management, and offer assistance responses appropriate to needs, ensuring timely interventions.
Ultimately, in the light of what I was able to observe during my internship, I realized how fundamental it is to weave a network of professionals who can respond to the complex needs of the disabled in an ongoing and coordinated manner. In the paper I address the issue of coordination between professionals and the organizational climate. Tensions between professionals, lack of resources and bureaucracy can give rise to a psycho-physical malaise, therefore it is important that the organization prepares and guarantees spaces aimed at professional supervision with the aim of preventing the onset of burnout syndromes.
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