Tesi etd-06072018-142757 |
Link copiato negli appunti
Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
VATTIMO, SILVIA
URN
etd-06072018-142757
Titolo
MODELLI DI VALUTAZIONE DEI RISCHI DI MERCATO
dal Value at Risk all'Expected Shortfall
Dipartimento
ECONOMIA E MANAGEMENT
Corso di studi
BANCA, FINANZA AZIENDALE E MERCATI FINANZIARI
Relatori
relatore Prof.ssa Cappiello, Antonella
Parole chiave
- Expected Shortfall
- Value at Risk
Data inizio appello
02/07/2018
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
02/07/2088
Riassunto
L’evoluzione finanziaria avvenuta negli ultimi vent’anni ha provocato un aumento della volatilità delle variabili finanziarie e complessità dei mercati causando, in alcuni casi, anche situazioni di insolvenza di istituti bancari il cui management si era mostrato incapace di adottare modelli appropriati di misurazione, gestione e controllo dei rischi.
Quelli che sono stati più criticati a seguito della crisi finanziaria del 2007-2008 sono i modelli interni poggianti sul concetto del Value at Risk, utilizzati ai fini della determinazione dei requisiti patrimoniali a fronte dei rischi di mercato.
In effetti l’utilizzo del VaR ha portato gli intermediari a sottostimare il rischio al quale erano esposti, con il conseguente accantonamento di capitale insufficiente a fronteggiare le perdite inattese.
Tutto ciò ha fatto sì che l’attenzione dei manager, e di conseguenza del Regulator, si spostasse verso un nuovo modello di risk management per l’individuazione e misurazione dei rischi a cui le banche possono esporsi: il c.d. Expected Shortfall (ES).
Il seguente lavoro ha lo scopo di evidenziare la bontà e l'impatto del modello basato sull’Expected Shortfall rispetto a quello basato sul Value at Risk.
Il primo capitolo tratterà l’evoluzione normativa riguardante i rischi di mercato illustrando, relativamente a questi ultimi, le diverse tipologie e i principali caratteri definitori.
Nel secondo capitolo verrà analizzato il modello basato sul Value at Risk presentandone le diverse metodologie di calcolo, le proprietà e le criticità che hanno spinto il Regulator a svolgere un processo di rivisitazione del trading book iniziato nel maggio 2012 e terminato nel gennaio 2016.
Il terzo capitolo esaminerà il modello basato sull’Expected Shortfall il quale si mostra come misura coerente di rischio che mira a sopperire ai limiti del VaR.
Quelli che sono stati più criticati a seguito della crisi finanziaria del 2007-2008 sono i modelli interni poggianti sul concetto del Value at Risk, utilizzati ai fini della determinazione dei requisiti patrimoniali a fronte dei rischi di mercato.
In effetti l’utilizzo del VaR ha portato gli intermediari a sottostimare il rischio al quale erano esposti, con il conseguente accantonamento di capitale insufficiente a fronteggiare le perdite inattese.
Tutto ciò ha fatto sì che l’attenzione dei manager, e di conseguenza del Regulator, si spostasse verso un nuovo modello di risk management per l’individuazione e misurazione dei rischi a cui le banche possono esporsi: il c.d. Expected Shortfall (ES).
Il seguente lavoro ha lo scopo di evidenziare la bontà e l'impatto del modello basato sull’Expected Shortfall rispetto a quello basato sul Value at Risk.
Il primo capitolo tratterà l’evoluzione normativa riguardante i rischi di mercato illustrando, relativamente a questi ultimi, le diverse tipologie e i principali caratteri definitori.
Nel secondo capitolo verrà analizzato il modello basato sul Value at Risk presentandone le diverse metodologie di calcolo, le proprietà e le criticità che hanno spinto il Regulator a svolgere un processo di rivisitazione del trading book iniziato nel maggio 2012 e terminato nel gennaio 2016.
Il terzo capitolo esaminerà il modello basato sull’Expected Shortfall il quale si mostra come misura coerente di rischio che mira a sopperire ai limiti del VaR.
File
Nome file | Dimensione |
---|---|
La tesi non è consultabile. |