Tesi etd-06072018-124243 |
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Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
CLEMENTE, PIERO
URN
etd-06072018-124243
Titolo
Le politiche del lavoro tra Job's Act ed Europa 2020
L'esperienza della Formazione Professionale in Toscana
Dipartimento
SCIENZE POLITICHE
Corso di studi
COMUNICAZIONE D'IMPRESA E POLITICA DELLE RISORSE UMANE
Relatori
relatore Prof. Giannini, Marco
Parole chiave
- europa 2020
- formazione professionale
- job's act
- politiche del lavoro
Data inizio appello
02/07/2018
Consultabilità
Completa
Riassunto
Negli ultimi anni a livello comunitario sono stati compiuti progressi significativi nello sviluppo di una concezione europea dell’istruzione e della formazione professionale. Le autorità nazionali e le parti sociali dei 28 Stati membri collaborano sinergicamente nella prospettiva della modernizzazione dei sistemi di istruzione e formazione professionale al fine di poter realizzare gli obiettivi prefissati dalla Strategia Europea 2020, elaborata con l’obiettivo di agevolare l’uscita dalla crisi economica e delineare un modello di sviluppo per rispondere in maniera adeguata alle sfide del decennio 2010-2020. Pertanto, l’Unione Europea si è adoperata ad intervenire su più livelli, rafforzando in primis il grado di congiuntura tra politiche nazionali e comunitari, attraverso un rinnovato investimento sul potenziamento della qualità del capitale umano, sull’innovazione tecnologica e sullo sviluppo di un mercato del lavoro che sia capace di affrontare la competizione globale. L’attuale fase programmatoria e attuativa della stagione politica europea, che in parte ridisegna i dettami tracciati dalla Strategia di Lisbona e ne integra di nuovi, mira a fare dell’Europa un’economia basata sulla conoscenza più competitiva e dinamica del mondo, in un’ottica di potenziamento del capitale umano e di inclusione sociale e lavorativa. Per conseguire tale obiettivo sono necessari sistemi di istruzione e formazione flessibili e di alta qualità, pensati secondo una logica di apprendimento permanente in una prospettiva di crescita personale e professionale, che siano in grado di rispondere alle sfide attuali e future del mercato del lavoro.
Obiettivo di questa tesi è quello di introdurre il complesso campo d’indagine delle politiche del lavoro, declinandole da un punto strutturale e legislativo su base nazionale e misurandone il grado d’intersezione con le politiche comunitarie. Le politiche del lavoro rivestono un ruolo di estrema importanza non solo come parte del nucleo originario dei sistemi di protezione sociale, ma anche per via della centralità che il tema della lotta alla disoccupazione sta assumendo nelle agende politiche dei vari governi nazionali. Si è deciso pertanto di porre l’accento sugli strumenti di politica attiva del lavoro che nel caso di specie ha riguardato da vicino la formazione professionale, in quanto strumento di vantaggio competitivo in un’ottica di sviluppo del capitale umano. La formazione professionale non solo aiuta le persone ad acquisire conoscenze e competenze adeguate per poter partecipare pienamente ad una società sempre più integrata e complessa ma favorisce l’incremento dell’occupabilità mediante l’acquisizione ed il consolidamento di competenze utili all’inserimento professionale.
Come caso di studio si è proceduto ad un’analisi argomentativa del Rapporto IRPET sul monitoraggio e la valutazione delle attività formative professionali finanziate dal POR FSE durante il settennio 2007-2013, e sui relativi impatti occupazionali che hanno interessato da vicino il mercato del lavoro della Regione Toscana. In tale contesto si è cercato di tracciare un quadro dei principali beneficiari dei percorsi formativi su base regionale e si è valutato in che misura la formazione professionale sia riuscita a qualificare le categorie di lavoratori più a rischio e quanto sia stata funzionale in fase di ricollocazione degli stessi nel mercato del lavoro. Inoltre, ci si è chiesto se l’attività formativa sia stata in grado di soddisfare i fabbisogni formativi espressi dalle filiere economiche presenti nel tessuto toscano e in che misura i sistemi di istruzione locali e gli attori coinvolti nel processo di riqualificazione del capitale umano fossero congruamente allineati a tali fabbisogni.
Obiettivo di questa tesi è quello di introdurre il complesso campo d’indagine delle politiche del lavoro, declinandole da un punto strutturale e legislativo su base nazionale e misurandone il grado d’intersezione con le politiche comunitarie. Le politiche del lavoro rivestono un ruolo di estrema importanza non solo come parte del nucleo originario dei sistemi di protezione sociale, ma anche per via della centralità che il tema della lotta alla disoccupazione sta assumendo nelle agende politiche dei vari governi nazionali. Si è deciso pertanto di porre l’accento sugli strumenti di politica attiva del lavoro che nel caso di specie ha riguardato da vicino la formazione professionale, in quanto strumento di vantaggio competitivo in un’ottica di sviluppo del capitale umano. La formazione professionale non solo aiuta le persone ad acquisire conoscenze e competenze adeguate per poter partecipare pienamente ad una società sempre più integrata e complessa ma favorisce l’incremento dell’occupabilità mediante l’acquisizione ed il consolidamento di competenze utili all’inserimento professionale.
Come caso di studio si è proceduto ad un’analisi argomentativa del Rapporto IRPET sul monitoraggio e la valutazione delle attività formative professionali finanziate dal POR FSE durante il settennio 2007-2013, e sui relativi impatti occupazionali che hanno interessato da vicino il mercato del lavoro della Regione Toscana. In tale contesto si è cercato di tracciare un quadro dei principali beneficiari dei percorsi formativi su base regionale e si è valutato in che misura la formazione professionale sia riuscita a qualificare le categorie di lavoratori più a rischio e quanto sia stata funzionale in fase di ricollocazione degli stessi nel mercato del lavoro. Inoltre, ci si è chiesto se l’attività formativa sia stata in grado di soddisfare i fabbisogni formativi espressi dalle filiere economiche presenti nel tessuto toscano e in che misura i sistemi di istruzione locali e gli attori coinvolti nel processo di riqualificazione del capitale umano fossero congruamente allineati a tali fabbisogni.
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