Tesi etd-06072017-170954 |
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Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale LM5
Autore
BEGHI, SILVIA
URN
etd-06072017-170954
Titolo
La difesa legale negli Stati Uniti e nel Regno Unito
Dipartimento
GIURISPRUDENZA
Corso di studi
GIURISPRUDENZA
Relatori
relatore Prof. Passaglia, Paolo
Parole chiave
- avvocato
- casi
- civile
- comparazione
- compenso
- corte suprema
- costituzione
- difensore
- difesa legale
- emendamenti
- felony
- infrazioni
- interrogatorio
- miranda warning
- misdemeanor
- offence specific rule
- penale
- precedenti
- reati gravi
- regno unito
- spese
- stati uniti
- storia
Data inizio appello
17/07/2017
Consultabilità
Completa
Riassunto
Il presente lavoro ha come oggetto lo studio dello sviluppo della difesa legale negli Stati Uniti e nel Regno Unito. Dall'introduzione del contesto storico, quale quello britannico, madre patria della common law, e la realtà coloniale anglo-americana, precedente e successiva all'entrata in vigore della Costituzione, si analizza lo sviluppo dell'istituto della difesa legale, non privo, comunque, di ostacoli e problematiche.
Centrale nella trattazione è l'analisi dei più importanti casi che, negli Stati Uniti, hanno contribuito all'affermazione del diritto alla difesa nel panorama giurisdizionale. Giurisprudenza che si è dimostrata essere punto di riferimento, in numerose occasioni, anche nelle corti di vari paesi del Commonwealth.
Si ripercorre l'estensione dell'applicazione di tale istituto dalla categoria dei reati gravi (felonies) a quella delle infrazioni (misdemeanors), si affronta la differenziazione tra Quinto e Sesto Emendamento e la necessità di assistenza nella fasi pre-processuali, tra le quali l'interrogatorio del sospettato alla stazione di polizia. Un'attenzione particolare è stata rivolta, inoltre, alla giurisdizione civile, tutt'oggi priva di un diritto alla difesa costituzionalmente garantito. Le importanti mancanze attuali risultano oggetto di numerosi interventi, purtroppo non risolutivi e che lasciano molti cittadini privi di una tutela efficace.
Un'analisi parallela è stata effettuata per quanto riguarda il Regno Unito; dai primi istituti medievali all'applicazione del Code of Practice C. Non si mancherà di riportare anche il recente caso scozzese con cui, solo nel 2010, si è concessa, a coloro che risultano sottoposti a custodia, la possibilità di consultare un legale ed, infine, l'applicazione dell'articolo 6 della Convenzione europea dei diritti dell'uomo nelle corti britanniche.
Il lavoro di tesi si è basato su una vasta casistica e nell'analisi di riviste giuridiche provenienti da più università statunitensi. Un contributo rilevante deriva anche da numerosi articoli di importanti testate giornalistiche tra le quali “The New York Times” e “The Atlantic”. L'analisi dei testi è stata svolta comparando e traducendo gli aspetti fondamentali dalla lingua inglese, seppur riportando, dove necessario, citazioni in lingua originale, per non perdere il tono e le sfumature che solo un testo non tradotto riesce a comunicare.
L'obiettivo di questa tesi di laurea, dunque, è quello di fornire un'analisi completa dello sviluppo e dell'applicazione del diritto alla difesa legale nei due dei più importanti paesi di common law, anche per rimarcare i limiti di tali sistemi e le mancanze odierne, che necessitano quanto prima di un intervento, non solo giurisprudenziale ma anche legislativo.
Centrale nella trattazione è l'analisi dei più importanti casi che, negli Stati Uniti, hanno contribuito all'affermazione del diritto alla difesa nel panorama giurisdizionale. Giurisprudenza che si è dimostrata essere punto di riferimento, in numerose occasioni, anche nelle corti di vari paesi del Commonwealth.
Si ripercorre l'estensione dell'applicazione di tale istituto dalla categoria dei reati gravi (felonies) a quella delle infrazioni (misdemeanors), si affronta la differenziazione tra Quinto e Sesto Emendamento e la necessità di assistenza nella fasi pre-processuali, tra le quali l'interrogatorio del sospettato alla stazione di polizia. Un'attenzione particolare è stata rivolta, inoltre, alla giurisdizione civile, tutt'oggi priva di un diritto alla difesa costituzionalmente garantito. Le importanti mancanze attuali risultano oggetto di numerosi interventi, purtroppo non risolutivi e che lasciano molti cittadini privi di una tutela efficace.
Un'analisi parallela è stata effettuata per quanto riguarda il Regno Unito; dai primi istituti medievali all'applicazione del Code of Practice C. Non si mancherà di riportare anche il recente caso scozzese con cui, solo nel 2010, si è concessa, a coloro che risultano sottoposti a custodia, la possibilità di consultare un legale ed, infine, l'applicazione dell'articolo 6 della Convenzione europea dei diritti dell'uomo nelle corti britanniche.
Il lavoro di tesi si è basato su una vasta casistica e nell'analisi di riviste giuridiche provenienti da più università statunitensi. Un contributo rilevante deriva anche da numerosi articoli di importanti testate giornalistiche tra le quali “The New York Times” e “The Atlantic”. L'analisi dei testi è stata svolta comparando e traducendo gli aspetti fondamentali dalla lingua inglese, seppur riportando, dove necessario, citazioni in lingua originale, per non perdere il tono e le sfumature che solo un testo non tradotto riesce a comunicare.
L'obiettivo di questa tesi di laurea, dunque, è quello di fornire un'analisi completa dello sviluppo e dell'applicazione del diritto alla difesa legale nei due dei più importanti paesi di common law, anche per rimarcare i limiti di tali sistemi e le mancanze odierne, che necessitano quanto prima di un intervento, non solo giurisprudenziale ma anche legislativo.
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