Thesis etd-06072017-162349 |
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Thesis type
Tesi di specializzazione (5 anni)
Author
VITOLO, EDOARDO
URN
etd-06072017-162349
Thesis title
Effetti acuti di Dapagliflozin sulla funzione endoteliale e sul sistema vascolare nel paziente con diabete tipo 2.
Department
MEDICINA CLINICA E SPERIMENTALE
Course of study
MEDICINA INTERNA
Supervisors
relatore Prof.ssa Solini, Anna
Keywords
- Diabete tipo 2
- funzione endoteliale
- SGLT2 inibitori
Graduation session start date
05/07/2017
Availability
Full
Summary
Gli inibitori di SGLT2 riducono sia la pressione arteriosa (PA) che il profilo di rischio cardiovascolare nei pazienti con diabete di tipo 2 (DT2) attraverso meccanismi non completamente chiariti. L'obiettivo di questa tesi è indagare se dapagliflozin sia in grado di modificare acutamente la funzione vascolare sistemica e renale.
Metodi: in 16 soggetti con DT2 sono state misurati parametri ematochimici, neuro-ormonali ed urinari prima e dopo un trattamento di 2 giorni con Dapaglifozin 10 mg. È stata eseguita una valutazione vascolare non invasiva completa, comprensiva di flow-mediated dilation (FMD) basale e dinamica, renal resistive index basale (RI) e stimolato (DRIN), pulse wave velocity carotideo-femorale (PWV) ed Augmentation Index (AIx).
Risultati: Dapagliflozin ha ridotto la PA sistolica (da 131±13 a 125±11 mmHg, p=0.02) e ha indotto un aumento della diuresi delle 24h e della glicosuria. La riduzione della glicemia a digiuno non ha raggiunto la significatività statistica. La magnesiemia è risultata aumentata (da 1.92±0.19 a 2.04±0.17 mg/dl, p<0.0005), mentre non sono stati osservati cambiamenti nella escrezione degli elettroliti urinari, compreso il sodio. Lo stress ossidativo è risultato ridotto, come indicato dalla diminuzione degli isoprostani urinari (da 1659±1029 a 1157±663 pg/ml, p=0.04).
Tra le variabili vascolari, la FMD è risultata significativamente aumentata (da 2.8±2.2 a 4.0±2.1%, p<0.05) e la PWV si è ridotta (da 10.1±1.6 a 8.9±1.6 m/s, p<0.05). Il RI è risultato ridotto (da 0.62±0.04 a 0.59±0.05, p<0.05), come anche la sua risposta ai nitrati. Queste osservazioni erano confermati anche dopo aggiustamento per la PA.
Conclusioni: Un trattamento di 2 giorni con Dapagliflozin migliora significativamente la funzione endoteliale sistemica, la rigidità arteriosa e l'indice di resistenza renale; questo effetto è indipendente dai cambiamenti della PA ed è indice di un beneficio diretto e rapido sul sistema vascolare, che potrebbe essere mediato dalla riduzione dello stress ossidativo e che potrebbe contribuire alla protezione cardiovascolare esercitata da questi farmaci.
Metodi: in 16 soggetti con DT2 sono state misurati parametri ematochimici, neuro-ormonali ed urinari prima e dopo un trattamento di 2 giorni con Dapaglifozin 10 mg. È stata eseguita una valutazione vascolare non invasiva completa, comprensiva di flow-mediated dilation (FMD) basale e dinamica, renal resistive index basale (RI) e stimolato (DRIN), pulse wave velocity carotideo-femorale (PWV) ed Augmentation Index (AIx).
Risultati: Dapagliflozin ha ridotto la PA sistolica (da 131±13 a 125±11 mmHg, p=0.02) e ha indotto un aumento della diuresi delle 24h e della glicosuria. La riduzione della glicemia a digiuno non ha raggiunto la significatività statistica. La magnesiemia è risultata aumentata (da 1.92±0.19 a 2.04±0.17 mg/dl, p<0.0005), mentre non sono stati osservati cambiamenti nella escrezione degli elettroliti urinari, compreso il sodio. Lo stress ossidativo è risultato ridotto, come indicato dalla diminuzione degli isoprostani urinari (da 1659±1029 a 1157±663 pg/ml, p=0.04).
Tra le variabili vascolari, la FMD è risultata significativamente aumentata (da 2.8±2.2 a 4.0±2.1%, p<0.05) e la PWV si è ridotta (da 10.1±1.6 a 8.9±1.6 m/s, p<0.05). Il RI è risultato ridotto (da 0.62±0.04 a 0.59±0.05, p<0.05), come anche la sua risposta ai nitrati. Queste osservazioni erano confermati anche dopo aggiustamento per la PA.
Conclusioni: Un trattamento di 2 giorni con Dapagliflozin migliora significativamente la funzione endoteliale sistemica, la rigidità arteriosa e l'indice di resistenza renale; questo effetto è indipendente dai cambiamenti della PA ed è indice di un beneficio diretto e rapido sul sistema vascolare, che potrebbe essere mediato dalla riduzione dello stress ossidativo e che potrebbe contribuire alla protezione cardiovascolare esercitata da questi farmaci.
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