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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-06072017-152947


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
NIEDDU, NICOLA
URN
etd-06072017-152947
Titolo
Charles Dickens: uno sguardo critico sulla società vittoriana
Dipartimento
SCIENZE POLITICHE
Corso di studi
COMUNICAZIONE D'IMPRESA E POLITICA DELLE RISORSE UMANE
Relatori
relatore Prof. Palazzolo, Claudio
Parole chiave
  • Dickens
  • epoca vittoriana
  • Hard Times
  • Our Mutual Friends
  • rivoluzione industriale
Data inizio appello
26/06/2017
Consultabilità
Completa
Riassunto
Oggetto di questa tesi è una riflessione sull'attività di romanziere e saggista di Charles Dickens, sullo sfondo degli eventi economici, sociali e culturali causati dalla rivoluzione industriale nell'Inghilterra del ‘800. La fortissima espansione produttiva e commerciale dell’Impero Britannico tra la fine del XVIII secolo e la metà del XIX secolo causò trasformazioni talmente profonde nell'apparato produttivo, nella struttura statale e nel tessuto sociale, da rivoluzionare in meno di un secolo non solo la storia dell’Inghilterra, ma la stessa percezione delle funzioni e dei fini dell’intero genere umano.
In un contesto attraversato da molteplici tensioni, la rapidissima urbanizzazione, la nascita della classe operaia, lo sfruttamento e la povertà di una popolazione in continua crescita, furono solo i fenomeni più evidenti su cui Dickens concentrò la sua indagine. La critica sociale che è possibile estrapolare dalla sua letteratura assume così la rilevanza di una vera e propria testimonianza storica. Il forte realismo descrittivo dei contesti dove si muovono i protagonisti dei suoi romanzi diventano una denuncia delle condizioni di miseria e degrado in cui viveva la gran parte della nazione inglese dell’epoca vittoriana. Mescolando l’impegno descrittivo di forte realismo, la satira e l’esplorazione introspettiva dell’indole umana, Dickens riuscì a mettere a nudo le contraddizioni della realtà contemporanea, non solo dando voce alla moltitudine anonima vittima della rivoluzione industriale, ma anche mettendo in evidenza i caratteri, sia negativi che positivi, della personalità umana.
A partire dallo studio specifico incentrato sull'esame di due racconti è stata approfondita l’evoluzione del pensiero critico del celebre scrittore, anche tramite il collegamento fatto con alcuni suoi romanzi e articoli giornalistici.
La tesi è organizzata in quattro capitoli. Il primo capitolo contiene un’esposizione dei principali avvenimenti della vita di Dickens, a cui si lega la sua esperienze e la sua crescita come scrittore.
Nel secondo capitolo la riflessione sulle cause e sulle caratteristiche della rivoluzione industriale, l’impatto devastante di quest’ultima sulle condizioni di vita delle classi più disagiate, introduce il più tipico dei romanzi industriali, quell’Hard Times concepito da Dickens come un atto di accusa contro le trasformazioni causate dall'introduzione della macchina. L’accusa era diretta a mettere a nudo la cruda realtà generata del sistema di fabbrica, di cui erano esempio, da un lato, lo sfruttamento brutale di operai, sempre più alienati da un lavoro degradante e avviliti da una vita di miseria; dall'altro, la distruzione dell’ambiente causata dall'assoggettamento della Natura ai fini dello sviluppo produttivo; e per risultato ultimo la perdita da parte degli individui della libertà di immaginazione, l’unico fattore in grado, secondo Dickens, di contrastare il degradante dominio morale della dottrina utilitarista e della razionalità scientifica.
Il terzo capitolo si incentra principalmente sull'analisi di Our Mutual Friends, romanzo in cui è contenuta una vera e propria fotografia del tessuto sociale della Londra vittoriana, ormai diventata una metropoli, il centro finanziario, politico e amministrativo dell’Impero. Il confronto con alcune opere precedenti (tra cui Dombey and Son e Bleak House) ha permesso di mettere in luce il cambiamento psicologico del romanziere rispetto alle trasformazioni della City, che, proprio durante la metà del 800, subì un profondo processo di riorganizzazione urbana sulla base delle esigenze del capitalismo. Le descrizioni e le vicende narrate esprimono la denuncia dell’autore nei confronti di quella parte della società abbagliata dal culto del denaro e del profitto, totalmente in preda alla fame di successo e colpevolmente indifferente delle sofferenze che essa stessa causava.
Nel quarto capitolo viene sviluppata una valutazione dei contenuti critici di Dickens, a partire dagli studi svolti da due illustri autori: Gissing e Orwell.
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