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Archivio digitale delle tesi discusse presso l'Università di Pisa

Tesi etd-06072016-221341


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
PERNA, MAURIZIO
URN
etd-06072016-221341
Titolo
I PIANI TRIENNALI DI PREVENZIONE DELLA CORRUZIONE. ANALISI DI CASI APPLICATIVI.
Dipartimento
SCIENZE POLITICHE
Corso di studi
SCIENZE DELLE PUBBLICHE AMMINISTRAZIONI
Relatori
relatore Prof. Vannucci, Alberto
Parole chiave
  • CORRUZIONE
  • TRIENNALI
  • PIANI
  • CASI
Data inizio appello
28/06/2016
Consultabilità
Completa
Riassunto
La Tesi prende in esame i Piani triennali per la prevenzione della corruzione, sia dal punto di vista del contesto normativo e delle linee guida date dall’Autorità nazionale anticorruzione (ANAC), sia andando ad analizzare due esperienze di adozione di tali Piani nell’ambito delle Amministrazioni pubbliche, nella fattispecie due Enti locali.
Il lavoro parte da un’analisi delle basi normative dei Piani. In primo luogo quindi la legge 190 del 2012, definita “legge anticorruzione”, e i successivi interventi del legislatore. La legge 190 ha previsto l’obbligo per ogni amministrazione pubblica di dotarsi di un piano per la prevenzione della corruzione, che deve innanzitutto far analizzare alle amministrazioni i rischi corruttivi esistenti nelle proprie attività e mettere in campo misure per affrontare tali rischi, e di nominare un responsabile per la prevenzione della corruzione.
Nel secondo capitolo si descrive invece come dovrebbero essere redatti i Piani sulla base delle linee operative contenute nel Piano Nazionale Anticorruzione del 2013, approvato dall'allora CIVIT (oggi ANAC).
Successivamente l'ANAC ha effettuato un'analisi dei PTPC realmente esistenti non dando un giudizio positivo in generale del lavoro svolto dalle pubbliche amministrazioni. A seguito di questo ha adottato la determinazione n. 12 del 2015 con cui dà nuove indicazioni per la redazione dei Piani. L'analisi di questo aspetto è effettuata nel terzo capitolo.
Nei due capitoli successivi si analizzano invece due casi concreti di PTPC, adottati dopo la suddetta determinazione n. 12: il PTPC 2016-2018 del Comune di Livorno nel capitolo quarto e il PTPC 2016-2018 di un Comune di minori dimensioni, Ceglie Messapica, circa 20.000 abitanti in provincia di Brindisi. Vengono esaminati in particolare i processi di adozione dei Piani, l’individuazione e la ponderazione dei rischi e soprattutto le misure generali e specifiche che vengono messe in campo per neutralizzare i rischi evidenziati.
Nel quinto capitolo infine si effettua una valutazione complessiva e un confronto dei due Piani e degli approcci utilizzati nei due Enti per la politica di prevenzione della corruzione e dei fenomeni di cattiva gestione, la cosiddetta maladministration.
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